venerdì 25 ottobre 2019

'BIOWINE' GRANDE PROTAGONISTA ALLA 56° EDIZIONE DELLO 'SMAU' DI MILANO




TRA I TRE PROGETTI SELEZIONATI DALL'AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE PER LA PARTECIPAZIONE ALLA PIÙ IMPORTANTE FIERA ITALIANA DELL'INNOVAZIONE

Il responsabile scientifico Quaranta: «L'interessante lavoro in rete che coinvolge istituzioni e  parti sociali sta facendo di 'Biowine' una nuova buona pratica»

'Biowine' (Biological Wine Innovative Enviroment) protagonista alla 56° edizione dello 'Smau' (Salone Macchine e Attrezzature per l'Ufficio) che si chiude oggi a Milano. Il progetto - che coinvolge importanti realtà vitivinicole del Veneto, della Campania e della Basilicata e che rappresenta un importante esempio di trasferimento di know-how e buone pratiche sui temi dell’innovazione tecnologica in agricoltura, della tutela dell’ambiente e del marketing territoriale - è stato presentato nell'ambito della principale fiera dell’innovazione in Italia, diventata un vero e proprio punto di riferimento per le buone prassi e le nuove tecnologie e che ogni anno richiama negli spazi di 'Fiera Milano' circa cinquantamila imprenditori, manager, dirigenti e professionisti.
'Biowine' è stato presentato nell'ambito delle iniziative del Laboratorio nazionale sulle politiche di ricerca e innovazione, istituito dall'Agenzia per la coesione territoriale. Per la partecipazione all'importante evento milanese, l'Agenzia ha selezionato tre progetti tra i trenta che sono stati finanziati nell'ambito del Pon (Programma Operativo Nazionale) Governance e Capacità Istituzionale, uno degli strumenti della politica di coesione 2014 - 2020 finanziati dall’Unione europea.
«La partecipazione alla Smau - dichiara il professore Giovanni Quaranta, responsabile scientifico del progetto - rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro che si sta portando avanti. Il percorso di 'Biowine' sta vivendo la sua fase più intensa, quella che porterà le diverse amministrazioni comunali coinvolte ad approvare il Regolamento intercomunale di Polizia rurale. A questa fase si è giunti dopo diversi mesi di lavoro intenso e qualificato, con una serie di appuntamenti che ha animato tutte le realtà interessate con momenti di confronto e riflessione. 'Biowine' - spiega Quaranta - ha come filo conduttore la viticoltura e nasce dalla necessità avvertita da queste realtà delle aree interne campane e lucane di adottare un quadro normativo unitario e condiviso, atto a proteggere il territorio e le biodiversità e ad immettere sul mercato prodotti di qualità eccellente dal punto di vista organolettico e sanitario ma anche portatori di valori e di significato, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Siamo ormai giunti alle fasi finali di questo attento e studiato trasferimento nelle realtà coinvolte di buone pratiche amministrative sviluppate ed applicate con successo nell’area del Prosecco superiore Docg Conegliano Valdobbiadene. In questo processo si è agito con l'ottica di fare rete, adottando un metodo improntato al coinvolgimento delle istituzioni, dei protagonisti della filiera e delle parti sociali. Un'azione che ha trasformato lo stesso  'Biowine' - sottolinea il responsabile scientifico del progetto - in una nuova buona pratica, che l'Agenzia per la coesione territoriale ha voluto mettere in mostra nella qualificata vetrina dello Smau. Un segnale di attenzione verso il lavoro che abbiamo fin qui condotto. Siamo fiduciosi che questo approccio metodico riceverà ulteriori riconoscimenti».
BioWine, finanziato nell’ambito del Pon Governance 2014/2020 su iniziativa dell’Agenzia per la Coesione Sociale, in virtù del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale dell’Unione Europea, coinvolge, quale Ente cedente della buona pratica il Comune di San Pietro di Feletto dell’area Docg Conegliano Valdobbiadene in provincia di Treviso e quali Enti riusanti alcuni comuni che appartengono alle aree del Sannio, del Cilento e della Val d’Agri (Guardia Sanframondi - ente capofila, Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti e Solopaca in provincia di Benevento; Caggiano e Sant’Angelo a Fasanella in provincia di Salerno; Castelfranci in provincia di Avellino; Roccanova e Grumento Nova in provincia di Potenza).





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