«Il Ministero plaude alle iniziative di
Veronafiere, perché bisogna ripartire e farlo nel modo migliore
possibile», è il commento di Gian Marco Centinaio,
sottosegretario di Stato nel governo Draghi al ministero delle Politiche
agricole alimentari e forestali con delega al settore vitivinicolo, che
ha incontrato questa mattina i vertici di Veronafiere.
«Il Ministero vuole esserci. Vogliamo essere vicino alle fiere, al mondo del vino e a Veronafiere, che con Vinitaly ha creato un brand a livello nazionale e internazionale che ha trasformato Verona nella capitale del vino» ha ribadito il sottosegretario Centinaio.
Nel corso della riunione, a cui hanno partecipato il vicepresidente di Veronafiere Matteo Gelmetti e il direttore generale Giovanni Mantovani,
si è discusso della ripartenza del mondo delle fiere dal 15 giugno,
dopo il lungo periodo di chiusura legato alla pandemia. In particolare,
l’attenzione si è focalizzata sulle manifestazioni di Veronafiere in
Italia: Operawine, grand tasting di Vinitaly con Wine Spectator, in programma il 19 giugno e Vinitaly Special Edition,
con gli Stati generali del Vino, primo evento per la ripresa dei
contatti commerciali in presenza dal 17 al 19 ottobre, che ha
l’obiettivo di riunire istituzioni, associazioni di filiera e aziende,
coinvolgendole in un progetto di sistema che rappresenta il primo evento
business del 2021 dedicato al settore vitivinicolo per poi ripartire
con slancio verso il 54° Vinitaly, dal 10 al 13 aprile 2022.
Secondo Centinaio, proprio in vista di questa edizione straordinaria
della manifestazione, è necessario mettere in campo azioni coordinate a
sostegno del settore. «La priorità è aiutare innanzitutto i produttori
di vini di qualità, che a causa delle chiusure di ristoranti e bar, ne
hanno risentito più di tutti», conclude il sottosegretario al ministero
delle Politiche agricole alimentari e forestali.
L’occasione dell’incontro di questa mattina è stata anche la
partecipazione del sottosegretario Centinaio alla presentazione del
progetto per il Museo del Vino.
Il vicepresidente di Veronafiere Matteo Gelmetti ha ricordato come
Verona sia tra le dieci Great Wine Capitals mondiali, il network
internazionale creato per promuovere l’enoturismo. «Vinitaly ci vede
presenti mediamente con 40 eventi all’anno sui mercati di Nord Europa,
Asia, Russia, Nord e Sud America», sottolinea Gelmetti. «Anche in
passato, nei momenti difficili del mercato, Veronafiere si è sempre
rivelata al centro del sistema, esprimendo un ruolo determinante, e
garantendo alle aziende tutti gli strumenti di riscatto e di rinascita
derivanti dal know how espresso dal grande sistema di promozione che
Vinitaly rappresenta in Italia e sui mercati internazionali. Per questo,
guardiamo con molto interesse il progetto di realizzare, proprio
nell’area fieristica, un Museo nazionale del vino. Una iniziativa
culturale che potrà valorizzare la vocazione enoturistica della città,
con tutte le conseguenze positive in termini di indotto».
In giugno sono in programma anche Vinitaly Design international packaging competition (11 giugno), Vinitaly 5 Star Wines The book (16-18 giugno) e i corsi della Vinitaly International Academy
(20-23 giugno). A questi appuntamenti si aggiungono quelli all’estero:
dopo Vinitaly Russia a Mosca (23 marzo) e San Pietroburgo (25 marzo) e
Vinitaly Chengdu in Cina (3-6 aprile), va in scena a Shenzhen, sempre in
Cina, a giugno (8-10) la seconda edizione in presenza di Wine To Asia. A settembre, Vinitaly è a Pechino (13-17) e poi in Brasile, per Wine South America (22-24).
lunedì 3 maggio 2021
IL SOTTOSEGRETARIO CENTINAIO: «IL MIPAAF È PARTNER DI VINITALY E VINITALY DEL MIPAAF. VERONA È LA CAPITALE DEL VINO»
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