Nella Giornata Mondiale del Sonno si riflette sull’importanza di riposare bene e sul legame tra alimentazione e sonno
Roma, 6 marzo 2025 – In occasione della Giornata Mondiale del Sonno, VEGANOK lancia un tema che potrebbe rivoluzionare il modo in cui pensiamo al riposo: l’alimentazione vegetale può migliorare la qualità del sonno? Le ultime ricerche scientifiche suggeriscono di sì: una dieta a base vegetale può favorire il rilassamento e contribuire a un sonno più profondo e rigenerante, offrendo un’alternativa naturale ai tradizionali aiuti per dormire.
L’impatto economico e sociale dei disturbi del sonno
Secondo l’AIMS, Accademia Italiana di Medicina del Sonno, 13,4 milioni di italiani soffrono di insonnia. Un dato che evidenzia come 1 adulto su 4 sia affetto da disturbi del sonno, con le donne che rappresentano circa il 60% dei casi, e una preoccupante incidenza anche tra bambini e adolescenti. Inoltre, il 10%-15% degli italiani soffre di insonnia cronica, un disturbo che influenza enormemente la vita di chi ne soffre, a livello sia di salute generale sia economico e sociale.
Secondo diversi studi internazionali, la perdita di produttività e l’aumento dei costi sanitari legati all’insonnia potrebbero ridurre il PIL nazionale di una percentuale compresa tra l’1 e il 3%. Inoltre, si stima che un numero significativo di incidenti stradali e domestici sia correlato a episodi di sonnolenza diurna, evidenziando la necessità di affrontare il problema in maniera sistemica.
Il legame tra sonno e alimentazione
È chiaro, dunque, che il sonno è essenziale per la salute fisica e mentale – consolida la memoria, regola l’umore, aiuta a gestire lo stress e rafforza il sistema immunitario. La mancanza di un riposo adeguato è stata collegata anche a un maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete e obesità.
La chiave per riposare bene potrebbe essere nel piatto
Recenti studi hanno dimostrato che alcuni nutrienti presenti nei cibi di origine vegetale migliorano la qualità del sonno, riducendo il rischio di insonnia e altri disturbi del sonno. Inoltre, una dieta equilibrata, priva di eccessi di zuccheri raffinati, grassi saturi e cibi processati, contribuisce da un lato a mantenere stabili i livelli di energia evitando i picchi glicemici che possono influenzare negativamente il riposo notturno, e dall’altro a prevenire digestioni difficoltose, senso di pesantezza, acidità gastrica e reflusso.
Secondo il Dott. Michele Riefoli, Biologo Nutrizionista “Le diete vegetali naturali e integrali offrono un importante contributo alla modulazione dello stress e, di conseguenza, al miglioramento della qualità e della quantità del sonno ristoratore.
Questo risultato è promosso dalla presenza nel cibo vegetale di micronutrienti come vitamine, sali minerali, fitochimici ad azione antiossidante ed enzimi che facilitano la digestione.
Per esempio, sono note le azioni rilassanti sul sistema nervoso e sul tono muscolare di calcio, magnesio e potassio, minerali di cui il cibo vegetale integrale (a differenza di quello raffinato e ultraprocessato) è particolarmente ricco”.
I benefici della dieta vegetale
Ricca di nutrienti, antiossidanti e fibre, l’alimentazione vegetale può aiutarti a dormire meglio in diversi modi:
Triptofano e regolazione del ciclo sonno-veglia
Alimenti come legumi, arachidi, spirulina e semi di sesamo sono ricchi di triptofano, un amminoacido essenziale precursore della serotonina e della melatonina, ormoni chiave per la regolazione del ciclo sonno-veglia. Consumare cibi ricchi di triptofano nelle ore serali aiuta a favorire un rilassamento naturale e a predisporre il corpo al riposo notturno.
Melatonina naturale
Alcuni alimenti vegetali, come la frutta secca oleosa (noci, mandorle), frutta dolce (mele, ananas, banane, agrumi, amarena), cereali (riso integrale, avena, ecc.) contengono melatonina naturale ed altre sostanze fitochimiche che favoriscono il ritmo circadiano e un sonno ristoratore. Il consumo regolare di questi alimenti può contribuire a migliorare la qualità del sonno in modo naturale, senza dover ricorrere a integratori o farmaci.
Azione anti-infiammatoria
Una dieta ricca di frutta, verdura e legumi aiuta a ridurre l’infiammazione sistemica, spesso collegata a disturbi del sonno. Spezie come la curcuma e lo zenzero contribuiscono ulteriormente al benessere, riducendo l’accumulo di tossine e migliorando la circolazione sanguigna, due fattori essenziali per un sonno rigenerante.
Salute intestinale e qualità del sonno
Un microbiota equilibrato è strettamente connesso al benessere psicologico e al sonno. Cibi ricchi di fibre, come cereali integrali e verdure a foglia verde, supportano la flora intestinale e possono migliorare la qualità del sonno. L’intestino, infatti, è spesso definito il “secondo cervello” per il suo ruolo cruciale nella produzione di neurotrasmettitori che regolano l’umore e il rilassamento.
Evitare stimolanti prima di dormire
Se alcuni alimenti favoriscono il riposo, altri possono disturbare il sonno. Caffè, tè nero, bevande energetiche e cibi ricchi di zuccheri possono avere un effetto stimolante sul sistema nervoso, rendendo più difficile addormentarsi. Sostituire queste abitudini con tisane rilassanti a base di camomilla, valeriana o passiflora può aiutare a preparare il corpo al sonno.
“Nella mia esperienza clinica, è opportuno non assumere le arance e gli integratori di vitamina C alla sera perché potrebbero avere un effetto stimolante ostacolando così l’addormentamento in soggetti sensibili, mentre vanno benissimo durante il giorno.”
Dott. Michele Riefoli, Biologo Nutrizionista
L’importanza di ascoltare il proprio corpo
In occasione della Giornata Mondiale del Sonno, vogliamo invitarti a riflettere sull’importanza di dormire bene e a sperimentare i benefici di una dieta a base vegetale. Adottare un’alimentazione più consapevole non solo favorisce la salute generale, ma può anche trasformarsi in un valido alleato per notti più serene e ristoratrici. Naturalmente, ogni organismo è unico – se hai dubbi o particolari condizioni di salute, consulta sempre un professionista per personalizzare il tuo percorso.
“È importante tenere conto di eventuali intolleranze e reazioni avverse soggettive a determinati cibi, perché mangiare cibi, pur vegetali, che il nostro organismo non accetta volentieri perché non riesce a digerirli o assimilarli correttamente, specialmente durante il pasto serale, può contribuire ad alzare i livelli stress, quindi di cortisolo, quindi di insonnia”, afferma il Dott. Michele Riefoli, Biologo Nutrizionista.
Questa giornata ci ricorda l’importanza di ritagliarci momenti di riposo di qualità. Perché allora non provare a integrare nella tua routine alimentare quei cibi che possono aiutarti a dormire meglio? Un sonno di qualità è il primo passo per una vita equilibrata e piena di energia.
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