venerdì 21 febbraio 2020

Festa dell'Aringa 2020 alla Trattoria Agli Amici di Istrago (Spilimbergo)



"La nostra famiglia ha rilevato l'osteria "Agli Amici" nel 1971 ereditando dalla precedente gestione alcuni "must" che arrivavano dalla fine degli anni venti: il baccalà, la trippa, la lingua salmistrata con la giardiniera, e la festa delle Ceneri con i suoi piatti tipici. L' aringa, pesce azzurro che abita i Mari del Nord, viene pescata tutto l'anno e conservata sotto sale e affumicata. Due diversi modi di affumicarla: l'aringa argentata, affumicata a freddo; l'aringa dorata, affumicata a caldo. Quella da noi selezionata e che arriva nei vostri piatti è l'argentata, che, prima di essere cotta, viene dissalata con ripetuti cicli di acqua gelata, messa a sgocciolare e poi cotta secondo una ricetta che si tramanda da generazione in generazione da quasi un secolo. La festa dell'aringa si svolge il giorno delle ceneri ( 1° giorno di Quaresima) e molti spilimberghesi ed abitanti delle zone limitrofe, chi a piedi, chi in bicicletta, chi in carrozza, per tradizione veniva a degustare l'aringa e, chi poteva, il baccalà, pesci allora poveri che inauguravano i 40 giorni di magro della Quaresima-. Per semplicità lo chiamiamo baccalà alla vicentina, ma la nostra ricetta in realtà viene da un'antica trattoria di Trieste gestita da fiumani dove,per un certo periodo, aveva lavorato la vecchia proprietaria della Trattoria "Agli Amici"portandosela a casa. Naturalmente,pur mantenendo tutti i piatti della tradizione, il menù dell'aringa si è arricchito anno dopo anno cercando di soddisfare il più possibile i palati della nostra clientela e quindi all'aringa ed al baccalà alla vicentina, abbiamo affiancato una serie di antipasti tra cui: il baccalà insalata, quello fritto servito sulle rose di rapa (di nostra lavorazione) guarnite con crema di kren , le sarde in" saòr" come ci ha insegnato a fare, tempo fa, un amico veneziano, la lingua salmistrata con le verdure agrodolci, il crudo di Sauris con le nostre "croste" (veli di mais), l'aringa cruda all'olandese nel pane dolce bianco ed il polpo stufato con la polentina. Per poi passare ai primi con: bigoli in salsa o pomodoro, cjarsons alle erbe di primavera e primule, triangoli di baccalà con picadilly e basilico e la crema di asparagi verdi con canestrei e ciuffetti di calamaro.Il secondo l'aringa della tradizione, baccalà vicentina e mantecato, seppie e calamari in umido, tagliata di tonno ai radicchi,carpaccio di spada fil di fumo,lombetto di coniglio con zucchine e menta ,il formaggio Asìno con la polenta e una buona bistecca di scotona non mancherà . I dolci: sorbetto al limone,"colàs tocja e met in bocja" che è un biscotto a ciambella che dalle nostre parti si usava per fare il giorno di S. Biagio (3 Febbraio) servito con un vino liquoroso panna cotta all'arancio. 
Da qualche anno la festa si protrae dal Mercoledì alla Domenica, giovedì escluso."


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