giovedì 13 febbraio 2020

Martedì 11 Febbraio 2020 dalle 19.00 Presso Serendepico, Via Luca Beltrami - Milano Il Buttafuoco Storico al Castello Sforzesco di Milano L’Oltrepò Pavese territorio di vigne e di identità: testimoni i 16 produttori di Buttafuoco Storico, vino icona di qualità





Martedì 11 Febbraio i festeggiamenti di uno dei vini più storici e più rari a testimoniare la qualità del territorio: 70.000 bottiglie all’anno sempre più ricercate in Italia e all’estero
                                                                                        

13 Febbraio 2020 - 24 anni di successi e rivincite per il Buttafuoco Storico, il vino icona dell’Oltrepò Pavese che lunedì scorso 11 Febbraio ha festeggiato il compleanno insieme ad appassionati e wine lovers, giornalisti, istituzioni e i suoi 16 produttori. Con l’occasione Armando Colombi, Direttore del Buttafuoco Storico, ha presentato al pubblico la nuova cantina membro del Club: Piccolo Bacco dei Quaroni, di Tommaso Cavalli. Il Presidente del Club Marco Maggi lo accoglie con queste parole: “Tommaso è da sempre un amico e un collega, oggi lo festeggiamo con gioia perché è il simbolo che l’Oltrepò funziona e ha voglia di crescere con qualità. Noi crediamo nelle vigne, e crediamo in un vino che racconta un Oltrepò Pavese dalla forte identità. La nostra forza è l’unione tra noi produttori, la condivisione di valori e intenti che negli anni ci ha portato fin qui”.

Un progetto supportato anche dalle Istituzioni: Regione Lombardia, ERSAF, Camera di Commercio di Pavia. Presente in sala Alessandro Fede Pellone, Presidente ERSAF, che esordisce: “Noi di ERSAF e di Regione Lombardia vogliamo supportare questi progetti, il Buttafuoco Storico è un Consorzio che non solo promuove un vino, ma anche un intero territorio. Ci auguriamo che tante altre belle realtà dell’Oltrepò Pavese possano fare della qualità e dell’importanza del territorio il loro business”.
Un marchio privato, sotto la Denominazione di Origine Controllata del Buttafuoco
Il Buttafuoco Storico è parte della denominazione Buttafuoco DOC, riconosciuta indipendente dal ministero nel 2010. Il Buttafuoco Storico è un marchio privato e registrato, regolamentato da un rigido disciplinare soggetto a controlli interni su tutta la filiera: dalla vigna alla messa in bottiglia attraverso analisi tecniche e controlli a campione. Il Club del Buttafuoco Storico, nato nel 1996 da 11 vignaioli sagaci e coraggiosi, ha permesso di far conoscere il Buttafuoco al di fuori della provincia pavese e milanese, raggiungendo anche i mercati orientali e americani. Oggi sono in 16 a collaborare e fare squadra per raccontare un vino storico, grande icona dell'Oltrepò Pavese. 

Il Club del Buttafuoco Storico
I vitigni del Buttafuoco Storico sono forti, possenti e intrisi di storia quanto il vino che si produce. Oggi il Club conta 16 viticoltori: giovani produttori e aziende storiche dell’Oltrepò Pavese, animati da uno spirito di unione e di rivalsa. Nato nel 1996, il Club del Buttafuoco Storico è una libera associazione per tutelare il prodotto, vino vincente il cui prestigio è riconosciuto dalla provincia di Pavia all’estero.
Non è incoscienza, né superbia ma consapevolezza di avere tra le mani una grande possibilità: i vignaioli del Club del Buttafuoco Storico vogliono trasformare un vino della tradizione in un prodotto nuovo. Un territorio e dei vitigni capaci di competere con i grandi italiani, un gruppo di vignaioli mossi dalla caparbietà, dalla voglia di riportare in auge il nome e la storia del Buttafuoco Storico. Nel 1996 erano in 11 a voler dare una scossa a questa realtà: oggi le 16 aziende conducono insieme un attento lavoro di ricerca, dalle caratteristiche storiche alle vigne più vocate, fanno gioco di squadra nella produzione controllata e certificata, e sono attivi con una moderna e sviluppata comunicazione e promozione del vino prodotto, dando vita ogni anno a 70.000 bottiglie.

Un marchio unico, rappresentato dal Veliero del Buttafuoco
Un simbolo unico e non replicabile, intriso nel vetro per distinguerne originalità e autenticità. E’ il marchio del Veliero, un disegno elegante che si trova solo nelle bottiglie del Buttafuoco storico e che permette di riconoscerle.
Il Veliero è anche il logo del Club, contenuto in un ovale - botte tipica dell’Oltrepò Pavese, e sostenuto dalla scritta Buttafuoco. Da qui si dipartono due nastri rossi che rappresentano il Versa e lo Scuropasso, i due torrenti tra cui tradizionalmente si produce il Buttafuoco Storico: la primissima fascia collinare dell’Oltrepò Pavese denominata “Sperone di Stradella“. Una posizione geografica che obbligava i condottieri, i pellegrini ed i mercanti ad attraversarla e che nella storia ha permesso al territorio di diventare grande sbocco commerciale del vino qui prodotto e anche di arricchirsi di nuove conoscenze sul settore. Fra storia e leggenda Peter Schenk narra che nel 1859 una compagnia di marinai Austriaci impegnata a traghettare le truppe sul fiume Po, invece di andare in battaglia in terraferma si ferma a fare strage di botti e bottiglie di un vino locale chiamato Buttafuoco. Lo scrittore lega questa storia ad un fatto però realmente accaduto: la marina Austroungarica dopo alcuni anni varò una nave chiamandola “Buttafuoco“. E’ da questo racconto che il Club del Buttafuoco Storico decide di adottare il veliero come loro simbolo:  una grande nave dalle vele infuocate.

36 mesi dalla vendemmia, niente di meno
Dalle vigne alle botti di legno: l’affinamento minimo in legno è di 12 mesi, per poi passarne almeno altri 6 in bottiglia. Le bottiglie del Buttafuoco Storico non entrano in commercio prima di 36 mesi dopo la vendemmia. Ed è un vino di grande struttura, capace di invecchiare per molto tempo, donando sempre più intensità e note nuove.












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