La scelta delle opere, alcune realizzate site specific, ha l’obiettivo di far risuonare le molte sfaccettature del sacro che caratterizzano l’intera collezione della GASC.
Nella fedeltà alla propria ricerca artistica e senza il bisogno di emulare l’iconografia della tradizione religiosa cristiana, le opere dei quattro artisti si innestano nel percorso museale facendo emergere ed echeggiare i grandi temi antropologici e biblici: il corpo e l’esilio dalla bellezza, la memoria e le improvvise epifanie di una solennità domestica, la potenza della nascita che sorge dal vuoto.
Il progetto della mostra INNESTI 23 sviluppa una delle vocazioni originarie della GASC: coinvolgere più artisti, ognuno con la propria personale ricerca creativa, su un progetto condiviso. La raccolta museale di Villa Clerici si è infatti formata a partire dagli anni ’50 accogliendo, come in un cenacolo, artisti interessati a misurarsi col tema del sacro. Oggi la GASC è una delle maggiori raccolte di arte sacra del ‘900 e contemporanea e conserva più di 3mila opere di autori come Francesco Messina, Aldo Carpi, Floriano Bodini, Silvio Consadori, Lello Scorzelli, Gino Severini, Felice Casorati, Giacomo Manzù, Kengiro Azuma, Aligi Sassu, Valentino Vago, William Xerra, Agostino Arrivabene, Davide Coltro e molti altri.
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