Dal 30 novembre 2023 al 10 febbraio 2024 la galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea presenta la mostra Texas Tornados, da un’idea di Antonio Colombo e curata da Luca Beatrice, un percorso inedito con opere di Adrian Landon Brooks, Sophie Roach, Esther Pearl Watson, Bruce Lee Webb, Adam Young con l’aggiunta di un ospite d’eccezione, il musicista Tom Russell.
Dopo aver esplorato a lungo l’arte della West Coast, l’indagine della galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea si sposta nel cuore degli Stati Uniti, nello stato più esteso dopo l’Alaska e per questo soprannominato The Giant – il gigante – dal cinema classico.
Da alcuni anni il Texas è considerato come la nuova frontiera dell’arte negli States: sono sorte diverse fondazioni private, grandi architetti hanno realizzato svariate commissioni, si è ulteriormente sviluppato il fenomeno del collezionismo e la scena artistica risulta particolarmente vivace, divisa tra un gusto mainstream che si dedica soprattutto allo stile minimalista e le tante ricerche alternative che ne incarnano l’anima più veritiera e curiosa.
La cultura alternativa americana, infatti, affonda le sue radici in una tradizione che taglia fuori l’avanguardia europea del primo ‘900 e rivisita forme artistiche molto particolari su cui le nuove generazioni compiono interessanti studi e approfondimenti, a partire da una semplice domanda: come coniugare stili e linguaggi studiati solo marginalmente nei canali ufficiali con le numerose forme di cultura outsider del presente?
Sulla vitalità del Texas oggi si è scritto molto. Austin è considerata la capitale della musica live; Cormac McCarthy, tra i più importanti scrittori contemporanei, ha ambientato in Texas i suoi romanzi più importanti, tra cui Cavalli selvaggi e Non è un paese per vecchi; dalla scena letteraria texana sono emersi il pirotecnico Joe Lansdale e Philipp Meyer, autore del new western Il figlio, ed è normale incontrare alle inaugurazioni delle mostre l’attore Ethan Hawke, nato ad Austin, oppure il regista Wes Anderson, originario di Houston.
La mostra prende il titolo dal supergruppo musicale Texas Tornados, che dal 1989 ha lavorato sulla modernizzazione dello stile Tex Mex contaminando con ritmi country-rock il cosiddetto stile norteno-messicano. Sta qui, dunque, la chiave interpretativa di questo vivace rapporto con la tradizione dell’arte folk e outsider del XX secolo, incrociato con il consueto mondo di contaminazioni culturali che da anni costituiscono la cifra poetica e la ricerca della galleria.
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