| Nel percorso di avvicinamento al festival Sguardi sui territori dedicato al rapporto tra gli ecomusei e l’antropologia visuale, sabato 20 dicembre alle 17 è in calendario al LAB Terremoto in piazza Municipio 5 a Gemona la proiezione del documentario Contadini di confine/Grenzbauern del regista Michele Trentini, prodotto dal METS - Museo Etnografico Trentino San Michele. Il film è ambientato nella Val di Non e in Val di Fiemme, dove il paesaggio rurale si distingue nettamente sia dalla monocoltura intensiva sia dall’abbandono che caratterizzano altre aree montane. A modellarlo è il lavoro quotidiano di contadini e allevatori, che curano i prati, falciano, allevano il bestiame e mantengono in vita un sistema agricolo e zootecnico fondato sulla continuità delle pratiche e sulla responsabilità verso il territorio. In questa occasione si collegherà da remoto l’antropologa Roberta Tucci, responsabile scientifica del festival, che anticiperà temi e contenuti dell’edizione 2026 di Sguardi sui territori. |
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Da tempo l’Ecomuseo delle Acque collabora con Michele Trentini affidandogli la realizzazione di docufilm capaci di raccontare pratiche territoriali e saperi locali attraverso il linguaggio dell’antropologia visuale. È il caso di Latte Nostro, dedicato alle latterie turnarie come modello di cooperazione comunitaria, e di Il verde incanto, incentrato sulle uccellande storiche del Friuli. Con Contadini di confine, il lavoro di Trentini si concentra in modo ancora più esplicito sul tema del paesaggio rurale e del suo cambiamento: nei caseifici sociali della Val di Non e della Val di Fiemme il latte degli allevatori trentini e sudtirolesi viene unito per realizzare prodotti di alta qualità, dando vita a una collaborazione i cui significati sociali e culturali travalicano i confini amministrativi. Un tema centrale anche nelle attività dell’Ecomuseo, che da sempre interpreta il paesaggio come espressione viva delle comunità che lo abitano. L’ingresso è libero. |
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Michele Trentini è un documentarista che da anni sviluppa una ricerca visuale sui mondi rurali e montani, ponendo al centro della narrazione il lavoro umano e il legame con il territorio. Laureato in sociologia all’Università di Dresda, ha maturato esperienze nell’ambito dell’antropologia visuale collaborando con musei, archivi e istituzioni di ricerca, tra cui il Museo Etnografico Trentino San Michele. Tra i suoi lavori più significativi si segnalano: Paesaggio fragile, dedicato alle trasformazioni ambientali e sociali innescate dalla tempesta Vaia; Paesaggi del cibo, che esplora pratiche agroalimentari sostenibili legate alla cura del territorio e alla biodiversità alpina; Cheyenne, ritratto di una giovane pastora che in Val di Rabbi pratica la transumanza come forma di cura del paesaggio. |
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