Ikonos Art Gallery, Lumen-Museum of Mountain Photography e Fabbrica del Vapore ospitano nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026 la mostra del fotografo ampezzano
dicembre 2025 – aprile 2026 |
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Stefano Zardini, The Pioneers n. 39, Scuola sci - Spazzaneve |
In occasione dei Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026, Ikonos Art Gallery, Lumen-Museum of Mountain Photography e Fabbrica del Vapore aprono le porte alla mostra del fotografo ampezzano Stefano Zardini. “A Visionary at Altitude – N vijionar sö alalt” è un’esperienza immersiva nel mondo della fotografia contemporanea e dell’arte a servizio della montagna. Il progetto è una trilogia di collezioni del fotografo molto diverse tra loro per atmosfera e approccio visivo, il cui unico filo conduttore è il pensiero profondo e visionario di Stefano Zardini, che accompagna i visitatori lungo un percorso fatto di luoghi, di rumori e silenzi, ma soprattutto di uomini e donne di montagna. L’esposizione è visitabile da dicembre 2025 ad aprile 2026 a Cortina, Plan de Corones e Milano creando un ponte ideale tra la città e le vette dolomitiche che hanno alimentato l’immaginario del fotografo fin dall’infanzia.
L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Bolzano, si avvale del patrocinio del Comune di Milano e del Comune di Cortina d’Ampezzo. La curatela è di Margherita Palli, Thina Adams e Valentina Vidali. |
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Stefano Zardini, The Pioneers n.26, La pattinatrice |
A Cortina l’esordio è presso la Ikonos Art Gallery, che dal 27 dicembre alle ore 17.30 apre il triplice appuntamento con l’esposizione della prima collezione della trilogia. The Pioneers’ Passion, uno dei progetti più visionari del fotografo ampezzano, che nasce dal monumentale archivio di foto d’epoca di famiglia, trasformato dall’autore in un racconto contemporaneo attraverso interventi cromatici e grafici in chiave pop, che ridanno vita alle immagini storiche dei primi pionieri della montagna. Gli scatti utilizzati come punto di partenza raccontano la nascita del turismo invernale in montagna, una completa novità per l’epoca. Stefano Zardini non cancella e non sovrascrive nulla: amplifica, con un’innovativa operazione concettuale ed espressiva. E cambia la storia. Le immagini monocromatiche di inizio Novecento, rigenerate dai suoi interventi, acquistano nuova luce, e anticipano ciò che sarà, o che potrebbe essere. Trasmettono una nuova energia, una fiducia necessaria per guardare alle sfide del futuro.
L’esposizione è un inno allo spirito indomabile delle comunità delle Alpi, che all’inizio del secolo scorso “inventarono” il turismo in montagna e lo sci. Più che una generica fiducia nel futuro, possedevano la capacità e il desiderio di crearlo da sé, a partire dalle proprie risorse: uno slancio pionieristico che – è il messaggio di Zardini. Quei rudimentali sci di legno allacciati con cinghie di cuoio misero in moto una rivoluzione colorata, entusiasta, capace di sognare in grande. La collezione, nata nel 2014, era uno sprone a ritrovare quel coraggio e pensare al futuro: oggi, con le Olimpiadi alle porte, l’invito risuona forte e chiaro. |
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Stefano Zardini, Snowland n. 19 |
Secondo appuntamento a Plan de Corones. Il Lumen-Museum of Mountain Photography, inaugura la collezione di fotografie di Stefano Zardini il 27 gennaio 2026 alle 10.30, giorno del passaggio della torcia olimpica in Alto Adige. In questa occasione trovano spazio anche le immagini della collezione Snowland, una chiave di lettura insolita delle celebrate cime dolomitiche, trasformate in un gigantesco fun-park grazie a un sofisticato gioco stilistico e intellettuale di provocazioni. Un lavoro che indaga e ripropone l’ambiente naturale, visto e interpretato in rapporto con le sue genti. Le Dolomiti, patrimonio Unesco, le sue cattedrali di montagna, le sue sculture lignee tra le più importanti in Europa. “È la montagna ad essere cambiata o è il turismo?” La provocazione che Zardini lancia per far riflettere sulla necessità di un diverso equilibrio non strettamente ambientale, ma soprattutto mentale.
Terzo appuntamento a Milano. Fabbrica del Vapore apre al pubblico il 12 febbraio alle 17.00 in sala Bianca. Qui, nei grandi spazi messi a disposizione della mostra dal Comune di Milano, viene esposta la trilogia completa, inclusa la collezione Tracce – Lasciare che l’occhio squarti il paesaggio, il progetto più intimo dell’autore in cui la protagonista assoluta è la montagna e la neve definita dal fotografo “una tela d’artista pronta per essere utilizzata. La neve che si lascia segnare, disegnare. Sciatori come volontari o inconsapevoli autori. Tracce sormontano altre tracce formando una trama in continua mutazione”. Ad arricchire ulteriormente la mostra una rassegna di fotografie d’epoca delle Olimpiadi del 1956, tratta dall’archivio storico della famiglia Zardini. Gli allestimenti di Fabbrica del Vapore sono stati realizzati da Margherita Palli e Alessandro Pedretti. |
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Stefano Zardini, Tracce-lasciare che l'occhio squarti il paesaggio n.132 |
Con l’iniziativa “A Visionary at Altitude - N vijionar sö alalt”, tradotto in ladino, alla cui cultura Zardini appartiene ed era molto legato, si celebra non solo un fotografo innovativo ed eclettico, ma il coraggio e la creatività delle comunità montane rappresentate dallo spirito olimpico. |
STEFANO ZARDINI Nasce a Cortina d’Ampezzo, studia fotografia a Milano e Londra, dove si specializza nell'arte del ritratto e del reportage. Inizia la carriera di fotografo free-lance pubblicando su riviste di moda come Vogue e Harpers Bazar e su diverse riviste geografiche e sportive tra cui Airone, Bell'Italia, Bell'Europa, Atlante, Berge, Alp, Condè Nast Traveller, AD-Architectural Digest. La sua passione si rivela presto il fotogiornalismo. Negli anni ’80 al seguito della Croce Rossa Internazionale entra in nazioni ancora chiuse come il Vietnam del Nord, e inizia i suoi reportage in Oman, Yemen del Sud, Arabia Saudita e Albania. I suoi scatti da allora documentano guerre e crisi umanitarie in oltre 60 paesi del mondo. Fotografo in continua evoluzione, negli ultimi anni esplora nuove tecniche e forme di comunicazione. La sua innata passione per l'arte fotografica lo porta negli ultimi anni a mettere da parte lo stile documentaristico per dedicarsi con sempre maggior impegno ed entusiasmo alla Fine Art, il cui lavoro è molto apprezzato per lo stile personale e rarefatto della sua ricerca, l'uso originale della macchina fotografica e l'interpretazione creativa della realtà. Nel 2004 apre a Cortina d’Ampezzo la Ikonos Art Gallery, dove espone le sue collezioni e ospita le opere di rinomati fotografi italiani e internazionali, in collaborazione con altre gallerie d’arte fotografica. Ha esposto in 35 mostre fotografiche personali e le sue opere sono presenti in diverse collezioni private di arte contemporanea. In oltre 25 anni di lavoro, ha realizzato 40 filmati tra corti, filmati d’avventura, sport e spot pubblicitari e pubblicato 31 libri fotografici. |
INFORMAZIONI “A Visionary at Altitude – N vijionar sö alalt” Fotografie di Stefano Zardini Iniziativa inserita nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026
Sedi: Ikonos Art Gallery Dal 27 dicembre 2025 al 13 aprile 2026 Via del Mercato, 1, 32043 Cortina d'Ampezzo BL Info su: www.ikonosartgallery.com
Lumen-Museum of Mountain Photography Dal 27 gennaio al 13 aprile 2026 Kronplatz 11, 39031 Riscone BZ Info su: www.lumenmuseum.it
Fabbrica del Vapore Dal 12 febbraio al 13 aprile 2026 Via Giulio Cesare Procaccini, 4, 20154 Milano Info su: www.fabbricadelvapore.org |




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