Svelata a Le Calandre la veste artistica delle 300 bottiglie uniche e numerate realizzata da In.Perfetto. Il ricavato sosterrà il Progetto L.u.c.y. contro la degenerazione maculare della retina
Mercoledì 10 dicembre, al ristorante Le Calandre*** dei fratelli Alajmo a Sarmeola di Rubano (Padova), l'azienda agricola Maculan e Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ETS hanno presentato con una cena benefica Santalucia 2024, il vino che fa bene alla vista. Nel 2025 gli organizzatori puntano a superare quota 400 mila euro di fondi raccolti in 16 anni di sodalizio a sostegno della ricerca contro le malattie oculari. Ciò sarà possibile tramite l’assegnazione delle 300 bottiglie uniche e numerate provenienti dalla migliore barrique dell’azienda Maculan di Breganze (Vicenza) selezionata in occasione del panel di degustazione tenutosi a ottobre.
“Santalucia 2024 è un Cabernet Sauvignon da singolo vigneto posto in località Branza a Breganze – spiega Fausto Maculan, titolare dell’azienda –. Bouquet elegante, sorso corposo, tannino vellutato e persistenza. Si tratta di un vino importante, sotto il profilo enologico e valoriale, grazie anche all’abilità e alla creatività degli artigiani che hanno elaborato una veste diversa per ogni esemplare. A ispirarli, quest’anno, il sole, la stella per eccellenza, la cui luce permette a noi esseri umani di vedere e alla vite di crescere e far maturare i suoi frutti”.
Ciascuna delle trecento etichette è un’opera inedita e originale, realizzata con colori iridescenti e foglia d’oro. Le bottiglie sono racchiuse in una confezione con raffigurata un’opera a più mani, contraddistinta da un sole stilizzato, materico e moderno, la cui luce svetta sul fondo nero. Il progetto creativo è stato sviluppato all’interno dell’atelier In.Perfetto della Cooperativa Vite Vere Down DADI di Padova, in cui lavorano e vengono formate persone con disabilità intellettiva con l’obiettivo di valorizzare le loro capacità e competenze professionali.
"Quest’anno Santalucia sostiene un’iniziativa particolarmente ambiziosa che abbiamo chiamato, non a caso, Progetto L.u.c.y. – afferma Diego Ponzin, Presidente di Fondazione Banca degli Occhi –. Tutti noi conosciamo le conseguenze della degenerazione maculare della retina, una patologia che impatta fortemente sulla nostra società. Mina soprattutto l’autonomia e la qualità della vita dei cittadini in tarda età, rappresentando in occidente la prima causa di cecità. Il ricavato della 16a edizione di Santalucia supporterà lo studio di Fondazione Banca degli Occhi e del National Eye Institute di Bethesda, uno dei più avanzati centri di ricerca degli Stati Uniti, sulla degenerazione maculare della retina. Una sfida che possiamo e dobbiamo affrontare".
Le bottiglie di Santalucia 2024 sono disponibili su ordinazione, a fronte di una donazione minima di 100 euro, contattando la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ETS (info@fbov.it – 041 9656440/442).
“Santalucia 2024 è un Cabernet Sauvignon da singolo vigneto posto in località Branza a Breganze – spiega Fausto Maculan, titolare dell’azienda –. Bouquet elegante, sorso corposo, tannino vellutato e persistenza. Si tratta di un vino importante, sotto il profilo enologico e valoriale, grazie anche all’abilità e alla creatività degli artigiani che hanno elaborato una veste diversa per ogni esemplare. A ispirarli, quest’anno, il sole, la stella per eccellenza, la cui luce permette a noi esseri umani di vedere e alla vite di crescere e far maturare i suoi frutti”.
Ciascuna delle trecento etichette è un’opera inedita e originale, realizzata con colori iridescenti e foglia d’oro. Le bottiglie sono racchiuse in una confezione con raffigurata un’opera a più mani, contraddistinta da un sole stilizzato, materico e moderno, la cui luce svetta sul fondo nero. Il progetto creativo è stato sviluppato all’interno dell’atelier In.Perfetto della Cooperativa Vite Vere Down DADI di Padova, in cui lavorano e vengono formate persone con disabilità intellettiva con l’obiettivo di valorizzare le loro capacità e competenze professionali.
"Quest’anno Santalucia sostiene un’iniziativa particolarmente ambiziosa che abbiamo chiamato, non a caso, Progetto L.u.c.y. – afferma Diego Ponzin, Presidente di Fondazione Banca degli Occhi –. Tutti noi conosciamo le conseguenze della degenerazione maculare della retina, una patologia che impatta fortemente sulla nostra società. Mina soprattutto l’autonomia e la qualità della vita dei cittadini in tarda età, rappresentando in occidente la prima causa di cecità. Il ricavato della 16a edizione di Santalucia supporterà lo studio di Fondazione Banca degli Occhi e del National Eye Institute di Bethesda, uno dei più avanzati centri di ricerca degli Stati Uniti, sulla degenerazione maculare della retina. Una sfida che possiamo e dobbiamo affrontare".
Le bottiglie di Santalucia 2024 sono disponibili su ordinazione, a fronte di una donazione minima di 100 euro, contattando la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ETS (info@fbov.it – 041 9656440/442).

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