lunedì 7 marzo 2016

Martedì 8 marzo : Mese della Mobilità Dolce – Uno stage alla Macelleria Bistrot Pegoraro a Ponte di Barbarano


Co.Mo.Do.( Confederazione per la Mobilità Dolce) promuove un mese intero dedicato alla mobilità dolce su sedimi dismessi e al lancio del turismo storico-ferroviario: da domenica 6 marzo al 6 di aprile vari gli appuntamenti e i tour che potranno dare ancora più forza e risalto alla missione di Co.Mo.Do.
Quest'anno la Giornata delle ferrovie non dimenticate si è aperta domenica 6 marzo con un viaggio in treno sulla tratta Sulmona-Carpinone, organizzato dalla Fondazione FS e Ass. Le Rotaie Molise, poi continua in una serie di iniziative articolate durante l'intero mese di marzo, tra le quali un importante convegno a tema nella Capitale, previsto per il 10 marzo, nonché il nuovo appuntamento con gli Stati Generali del Turismo MIBACT presso il Museo Ferroviario di Pietrarsa (NA) per i giorni 7/8/9 aprile.
La rete dei borghi europei del gusto partecipa alle iniziative proponendo il progetto ' I borghi del gusto lungo le ferrovie non dimenticate' : storie e percorsi di oltre trenta comunità locali, di 5 regioni italiane e 5 paesi europei.
Martedì 8 marzo i giornalisti e i comunicatori della trasmissione multimediale L'Italia del Gusto
realizzano uno stage di informazione a Ponte di Barbarano, lungo l'antico percorso della tranvia Vicenza.- Noventa-Montagnana.
La pista Ciclabile della Riviera Berica è stata costruita su ciò che una volta fu la Ferrotramvia Vicenza-Noventa-Montagnana.
Lo stage si svolge presso la Macelleria Bistrot Pegoraro a Ponte di Barbarano, con una degustazione di eccellenze della Riviera Berica.
Agli inizi del Cinquecento la frazione di Ponte di Barbarano era un piccolo borgo e costituiva il punto di collegamento tra Vicenza, Padova e Venezia. In età romana la nascita del centro abitato contribuì alla costruzione della "strada della Riviera Berica" che da Este conduceva a Vicenza. Un'ulteriore tipologia di collegamento era quella fluviale lungo il canale Bisatto. L'origine del nome si deve all'antica abbondanza di anguille (“bisatte” in veneto) nelle sue acque. Il canale fu costruito dai monaci Benedettini e collegato al fiume Bacchiglione nel 1050 per renderlo navigabile. Le barche partivano dal porticciolo di Ponte di Barbarano.

Il nome della frazione trae origine dal ponte che fu costruito per collegare Ponte di Barbarano con l'adiacente frazione di Monticello. Il ponte risale agli anni intorno al 1520-1530 ed era caratterizzato da una stele affissa sul parapetto. La stele è conosciuta come "Stele dei Vicari" perché ci sono scolpiti, oltre allo stemma di Vicenza, gli stemmi di alcune famiglie i cui membri hanno ricoperto la carica di vicario del paese. Una nota importante da ricordare è la decisione del Senato Veneto di porre il paese sotto la protezione della Serenissima in seguito agli attacchi del 1509-11 delle truppe francesi, spagnole e tedesche che erano transitate per l'intero territorio di Barbarano. Alla fine del Settecento si conclude il governo veneziano e il paese viene inglobato dapprima nell'impero austro-ungarico ed in seguito, dopo la dominazione napoleonica, annesso al Regno d'Italia.

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