È uscito il libro di Vincenzo Donatiello, Maître e sommelier di Piazza Duomo: Io Servo. Dizionario moderno per camerieri.
Vincenzo Donatiello, pluripremiato Sommelier e Maître del Ristorante tristellato Piazza Duomo ad Alba, ha dedicato il suo libro alla sala - focus, mestiere e passione di una vita - Io Servo. Dizionario moderno per camerieri. Un inno al servizio, dove servire prende un’accezione ampia, inteso come orgoglio di far parte di un servizio, dedizione di un mestiere al servizio di e infine servire nel senso di essere necessario nella ristorazione.
Vi siete mai chiesti cosa succede dietro le quinte di un ristorante? Quanto lavoro, fatica, sudore, sacrificio si celano dietro un piatto, una carta dei vini, un sorriso? E’ la fortuna di fare il lavoro più bello del mondo ma spesso ciò che si nasconde alle spalle di tutto ciò resta sommerso. Il Cameriere 3.0 è molto di più di quanto possiate immaginare, è un lavoro, o meglio una professione, alla quale sono richieste innumerevoli competenze, talvolta non facilmente immaginabili. Quali possono essere? La passione, la disponibilità al sacrificio, la conoscenza di una o più lingue straniere. Abbastanza facili da immaginare direte voi, ma così facile non è: al cameriere moderno sono richieste doti da psicologo, ambasciatore, storyteller, baby sitter, dog sitter e ce ne sarebbero a centinaia.
Quello di Vincenzo Donatiello è un libro scritto per tutti, non solo per l’olimpo dell’alta ristorazione, ma un libro per chiunque lavori a contatto con il pubblico e per tutti coloro che, pur non bazzicando nel mestiere, sono interessati al dietro le quinte di un ristorante.
Pillole trasversali ed utilissime, dunque, di grande respiro democratico con l’intento di nobilitare la professione del cameriere che, troppo spesso, rischia di passare in secondo piano.
“Non ho mai pensato di scrivere un libro sulle tecniche di sala, sulle tipologie di servizio, sul galateo o sulla giusta posata da usare per questo o quel piatto. Ho cercato di dare forma a ciò che non potreste mai toccare, di provare a svelare quali siano le motivazioni che portano un uomo di sala a dedicarsi completamente all’ospite, di mettersi al suo servizio e di dedicargli il suo migliore sorriso”
Vincenzo Donatiello
Vincenzo Donatiello, classe 1985 e originario di Vulture, è il direttore del ristorante Piazza Duomo. Uomo di sala con la passione per sommellerie, che, non ha mai smesso di essere cameriere.
È stato Miglior Sommelier Junior d'Italia nel 2004 e Miglior Sommelier di Romagna nel 2010. Italia a Tavola lo ha nominato Personaggio dell’Anno, nel 2013, nel 2016 viene nominato Miglior Direttore di sala dalla Guida del Touring e nel 2018, Maître dell'anno, dalla Guida ai Ristoranti d'Italia de L'Espresso.
Acclamato anche dall’Associazione Le Soste, che nel 2020 lo ha voluto premiare conferendogli il Premio Ospitalità Le Soste.
Dopo svariate esperienze in Ristoranti stellati, è approdato nel 2013, in veste di sommelier, in Piazza Duomo ad Alba, pochi mesi dopo l’acquisizione della terza stella Michelin. Nel 2015 diventa maître di sala.
Firma del suo servizio: purezza dell’abbinamento e semplicità dell’accoglienza, moderna e senza formalismi.
Vincenzo Donatiello è inoltre consulente per la sala e scrittore e racconta di vino sul web (www.poolwine.it) e ha inaugurato una sua personale etichetta di gin.
Piazza Duomo
Nocciola Tonda Gentile, carne di Fassona, Patata dell’Alta Langa, Tartufo Bianco d’Alba: questi ingredienti parlano di Piemonte e di tradizioni compatte con un linguaggio inequivocabile. È sempre un’ardua sfida trasformare materie prime note in creazioni gourmet irripetibili e inaspettate, ma l’energia di Enrico Crippa non si è mai fermata di fronte a questa provocazione. Tanto da coltivare direttamente vegetali e fiori nel suo orto biodinamico.
Quella dello chef è una mente in continua fibrillazione, che parte dai filari di Nebbiolo per arrivare alle terre più lontane del suo vissuto, Francia e Giappone, di cui è evidente il perfetto equilibrio zen dei sapori. In tutti i piatti c’è un ingrediente che fa da denominatore comune: il fattore umano, che si declina in una tradizione toccata con mano permeata dalla personalità di Crippa.
La sua gastronomia contemporanea, leggera ed esteticamente appetibile si integra con la sconfinata selezione di vini, regionali e non, consigliata dal pluripremiato sommelier Vincenzo Donatiello, ora anche Direttore. Un plauso alla famiglia Ceretto per aver ideato questa Wunderkammer del gusto.
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