Nel cuore delle Colline del Prosecco, patrimonio UNESCO
10 giorni di cinema, arte, musica e ambiente
In presenza a Revine Lago (TV)
e online su lagofest.org fino al 10 agosto
Info e programma su lagofest.org
ph Marco Pietracupa
Torna dal 23 luglio al 1 agosto 2021 nel suggestivo borgo storico di Revine Lago – e anche online, fino al 10 agosto – Lago Film Fest, il festival di cinema indipendente e creatività espansa che, nel cuore della neo area UNESCO Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, riunisce in un’unica manifestazione cinema, arte, musica e ambiente.
Una proposta culturale e cinematografica unica nel suo genere e modello di riferimento in Italia e in Europa che – in diciassette anni – grazie alla combinazione di contenuti di altissimo profilo artistico con un’esperienza di fruizione unica, è stata in grado di trasformare un piccolo borgo medievale in una vera e propria cittadella del cinema indipendente, in grado di attrarre oltre 15.000 spettatori ogni anno.
L’edizione 2021, seguendo l’esempio del simbolo di Lago Film Fest – la rana, animale che riesce a vivere su più terreni – sarà ibrida, o per meglio dire, vista la location lacustre, anfibia: il festival si terrà infatti sia in presenza che online, dando la possibilità di vivere l’esperienza ad un pubblico più vasto, anche dal divano di casa. Il festival non si apre però unicamente al web ma si concentra anche su nuove modalità e forme di fruizione del cinema in persona: per questo sono stati ideati e perfezionati nuovi progetti, come il Festival Espanso, dove le immagini in movimento incontrano la musica, la danza, l’arte contemporanea e soprattutto il borgo di Lago. Sin dalla prima edizione del festival, uno dei principali obiettivi è stato infatti quello di reinventare il paesaggio trasformandolo in luogo di fruizione artistica. Lago Film Fest è cresciuto abituandosi ad abitare gli spazi più diversi, sviluppandosi e definendosi sempre più come una proposta site specific che prende forma attraverso il territorio e le sue modificazioni. Tra le opere del Festival Espanso di quest’anno otto proiezioni contemporanee – sette installate nel paese e una in mezzo al lago, raggiungibile solamente in barca o in gondola – una performance di danza e sei momenti musicali accompagnati da visual creati ad hoc per le piazze del borgo.
Cuore del programma saranno come sempre le proiezioni: selezionati tra oltre duemila proposte da 86 paesi del mondo, saranno 127 i film in concorso in 9 sezioni provenienti da 44 paesi di cui 8 anteprime mondiali, 6 internazionali e 79 anteprime nazionali.
Fra i numerosi registi in competizione – di cui il 45% donne – Virgil Vernier, celebre documentarista francese; Marie Losier, figura di spicco del cinema sperimentale internazionale; Mark Jenkin, astro nascente del cinema indipendente britannico; Eva Giolo, videoartista belga; Burak Cevik, giovanissimo regista-produttore turco e Michael Heindl, videoartista austriaco. Inoltre in programma anche l’ultima produzione del collettivo argentino El Pampero Cine; “Hidden”, anteprima italiana del nuovo cortometraggio di Jafar Panahi, Orso d’oro per Taxi Teheran e “Feeling through” di Doug Roland, nella cinquina finale agli Oscar 2021 per la categoria Cortometraggio di Finzione.
Alle sezioni consolidate del concorso – Internazionale, Nazionale, Nuovi Segni, Unicef Kids e Teen, Veneto – si aggiungono Moving Bodies, dedicata alla danza contemporanea in video e Princìpî Award, per 7 cineasti del futuro per la prima volta in Italia.
I film italiani in concorso sono 17 – di cui 5 anteprime mondiali, 2 anteprime internazionali e 3 anteprime italiane – tra i quali l’anteprima italiana di “Flowers Blooming In Our Throats” di Eva Giolo (IFFR, Cinéma du Réel) e l’anteprima mondiale di “Pneuma” di Alberto Diana, sviluppato con Massimo D’Anolfi e Martina Parenti. A cui si aggiungono i cinque film della sezione dedicata agli autori veneti, di cui 3 in anteprima italiana, tra i quali spicca “L’Artificio”, l’ultimo lavoro della regista Francesca Bertin.
Ai 7 concorsi per adulti si aggiungono 2 concorsi del progetto Girini, dedicato ai bambini e agli adolescenti: il concorso Unicef Kids con 26 cortometraggi d’animazione – realizzati da 18 donne e 8 uomini provenienti da tutto – interamente dedicati ai più piccoli e il concorso Unicef Teens – con 9 fiction, 8 animazioni e per la prima volta un documentario in concorso – che affronta tematiche socialmente rilevanti con un linguaggio consono ad un pubblico di teenager.
Oltre a tutti i concorsi, una giuria di esperti assegna dal 2016 il premio L.O.S.T al film con il miglior sound design e colonna sonora originale presente nelle sezioni Nazionale e – a partire da quest’anno – Regione Del Veneto.
Tornano anche quest’anno i focus cinematografici non competitivi, programmazioni di cinema indipendente di approfondimento su temi di attualità affrontati da giovani curatrici. In questa edizione i temi individuati esplorano il concetto di inclusività: Changing Flows è dedicato al tema tabù delle mestruazioni in una prospettiva globale, Prisma vuole essere la prima battuta di un dialogo sui temi chiave del mondo LGBTQIA+, mentre Chile Despierta è un invito a testimoniare e connettersi con gli ultimi eventi sociali e politici cileni attraverso il cinema e la sua sperimentazione.
Sempre con l’intento di essere il più inclusivo possibile, Lago Film Fest dal 2020 ha avviato Signplicity, un progetto dedicato al cinema – difficile e spesso marginalizzato – in lingua dei segni, per sensibilizzare e far riflettere sulle difficoltà legate alla produzione e fruibilità di questo genere di cinema.
Con il desiderio di confrontarsi con sfide sempre nuove, il festival ha dedicato uno spazio ancor maggiore rispetto al passato al cinema d’animazione. Tra le 55 animazioni in concorso – provenienti da tutto il mondo – quelle di Magda Guidi e Mara Cerri, Ismael Joffroy Chandoutis, Nicolas Keppens, Shiva Sadegh Asadi e del celebre animatore dominicano Tomas Pichardo.
Altra novità 2021 è la nuova direzione artistica, che gli storici direttori del “Lago Film Fest” Viviana Carlet e Carlo Migotto – continuando a seguirne la direzione ma volendo investire sul futuro – hanno affidato a tre giovani talenti: Alessandro Del Re (classe 1992), Morena Faverin (classe 1988) e Mirta Ursula Gariboldi (classe 1995).
“La metodologia e la ricerca alla base del nostro lavoro si fonda sulla costruzione di continuità e sulla rigenerazione culturale, è per questo fondamentale investire sulle nuove generazioni” hanno affermato Viviana Carlet e Carlo Migotto.
“Abbiamo voluto considerare il momento storico come un'opportunità per ripensare il festival partendo dai contenuti e la loro fruizione. Nel farlo siamo ripartiti dal cuore del festival, il cinema, e ci siamo concentratǝ sugli autori del futuro e del presente, realizzando un festival anfibio e ideando nuovi concorsi e format, con l’obiettivo di restituire al pubblico un cinema in continua evoluzione, proprio come Lago Film Fest." hanno commentato i nuovi direttori artistici.
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