giovedì 31 marzo 2022

miart 2022. Ph. Marco Beck Peccoz miart 2022 1 – 3 aprile fieramilanocity_MiCo Milano miart 2022: primo movimento

 Dal 1 al 3 aprile 2022 torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano. Sarà la prima fiera di settore del 2022 in Italia e tra le prime in Europa.

 

Con gallerie operanti in 20 Paesi da tutto il mondo, la ventiseiesima edizione della fiera – la seconda diretta da Nicola Ricciardi – rafforza la portata internazionale e consolida il legame con Milano e le sue istituzioni.

 

miart 2022 si fa capofila dell’avvio simbolico di una nuova fase, il primo movimento di una nuova possibile sinfonia, in un aprile denso di importanti appuntamenti per il mondo dell’arte.

 


Milano, 31 marzo 2022 Dal 1° al 3 aprile 2022 (anteprima VIP il 31 marzo) torna miart la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano. Giunta alla sua ventiseiesima edizione e diretta per la seconda volta da Nicola Ricciardi, miart è la prima fiera d’arte del 2022 in Italia e tra le prime in Europa e si conferma come un appuntamento imprescindibile per il pubblico e i collezionisti italiani e internazionali alla ricerca di grandi capolavori del Novecento, delle ultime generazioni di artisti contemporanei e del design d'autore.

 

miart 2022 torna a ospitare le principali gallerie italiane e al tempo stesso rafforza in modo significativo la sua portata internazionale, grazie al ritorno di un solido gruppo di gallerie affezionate e a nuovi straordinari ingressi. I progetti, scrupolosamente selezionati dal Comitato, hanno l'obiettivo di comporre una fiera coerente e accurata, di promuovere il dialogo tra lavori iconici e nuovi talenti, e di esaltare la tradizione con un occhio sempre rivolto al futuro. Tra gli artisti in mostra si segnala inoltre la presenza di alcuni dei protagonisti della 59. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, come ad esempio Carla Accardi, Tomaso Binga, Miriam Cahn, Giulia Cenci, Gabriel Chaile, Louise Nevelson, Joanna Piotrowska, Grazia Varisco, solo per citarne alcuni.

 

Allo scopo di presentare una distribuzione degli spazi chiara e leggibile, per la prima volta le sezioni della fiera sono state ricondotte a tre: Established, la sezione principale che ospita in modo inedito gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo, non tralasciando quelle attive nel settore del design da collezione e d’autore; Decades, a cura di Alberto Salvadori, che esplora la storia del secolo scorso attraverso progetti monografici dagli anni '10 del Novecento agli anni '10 del Duemila; ed Emergent, la sezione a cura di Attilia Fattori Franchini dedicata alle giovani gallerie e che eccezionalmente verrà posta all’ingresso del percorso espositivo, così da dare risalto alla ricerca delle più recenti generazioni di galleristi e artisti.

 

Se miart 2021 mirava a risintonizzare gli strumenti del mercato dell'arte dopo una lunga pausa, il principale obiettivo della ventiseiesima edizione è dare il via a una nuova fase: al primo movimento di una nuova possibile sinfonia. Questo termine, mutuato dalla musica classica ma fonte di innumerevoli suggestioni, rappresenta non solo il desiderio di un settore pronto ad allungare il passo e a fare un salto in avanti, ma è anche un riferimento alla storia dell'arte e al susseguirsi nel tempo di movimenti che si intrecciano e si influenzano l’uno con l’altro.

 

L’idea di movimento ha giocato un ruolo centrale anche nello sviluppo della nuova identità grafica e dell'originale campagna fotografica di miart, affidata per la prima volta a Cabinet Milano, studio multidisciplinare fondato da Rossana Passalacqua e Francesco Valtolina. Per l’edizione 2022 Cabinet ha collaborato con la fotografa e coreografa tedesca Isabelle Wenzel, che ha fotografato se stessa in una serie di azioni e posizioni aerobiche focalizzando l’attenzione sulle qualità scultoree del corpo.

 

Lo stesso concetto è quindi al centro di una serie di iniziative e collaborazioni attivate da miart conpartner e istituzioni appartenenti al mondo della musica, della danza e del teatro. Tra questi l'inedito progetto OutPut a cura di Davide Giannella: un originale ciclo dedicato alla performance nello spazio pubblico realizzato grazie al fondamentale sostegno della Fondazione Marcelo Burlon con i protagonisti Riccardo Benassi – artista visivo di stanza a Berlino – e Michele Rizzo – coreografo di origine italiana basato ad Amsterdam – per espande lo spazio di confronto normalmente rappresentato da musei, gallerie e fiere, portando i contenuti al di fuori delle loro mura e mettendo al centro la relazione tra le istanze dell'arte e il tessuto sociale. Venerdì 1 aprile in Piazza Sempione a Milano (con accesso libero) per OutPut vanno in scena: REST di Michele Rizzo (ore 18.00-19.00), un'opera che indaga quel momento di recupero delle energie fondamentale per la reiterazione del rito estatico della festa; Dancefloorensick di Riccardo Benassi (ore 19.00-20.00) – crasi di Dancefloor, Forensic e Sick – che con una sequenza di video-essays che compongono un unico flusso di testi, immagini e suoni, restituisce una collezione di appunti che ambisce alla poesia sapendola irraggiungibile; HIGHER xt. di Michele Rizzo (ore 20.00-21.00) – adattamento di HIGHER (2015) – una performance che analizza la danza nei locali notturni visti come spazi di condivisione in cui esplorare le proprie identità, offrendo ai ballerini-performer uno spazio per l'espressione personale e lo scambio con l'altro.

In caso di pioggia OutPut si svolge presso Triennale Milano (Viale Emilio Alemagna 6, Milano dalle 18.00 alle 21.00).

 

E ancora FOG Triennale Milano Performig Art: il festival di arti performative di Triennale Milano che presenta la suggestiva lecture-performance Dying On stage del cipriota Christodoulos Panayiotou(sabato 2 aprile) e l’attesa prima assoluta di Milano, il nuovo lavoro di Romeo Castellucci filmato da Yuri Ancarani (domenica 3 aprile).

A queste iniziative si aggiungono le molte previste nel contesto della nuova edizione della Milano Art Week (28 marzo – 3 aprile), il popolare appuntamento – sviluppato in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano – che celebra le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città. In occasione della fiera inaugurano infatti tutte le mostre principali della stagione, tra cui Useless Bodies? di Elmgreen & Dragset alla Fondazione Prada, Quando La Paura Mangia L’anima di Artur Zmijewski al PAC – Padiglione d'Arte Contemporanea, Yuli Yamagata da Ordet e Sunshine State di Steve McQueen da Pirelli HangarBicocca. L’Archivio Scanavino inaugura il suo nuovo spazio espositivo in piazza Aspromonte; nella sala delle cremazioni del Tempio Crematorio inaugura il progetto NinnaNanna di Maurizio Cattelan frutto della collaborazione tra Museo del Novecento, Maurizio Cattelan's Archive e il Cimitero Monumentale; l’ArtLine si anima con opere di Mario Airò, Alfredo Jaar e Kiki Smith mentre è possibile visitare le mostre già aperte in città, come la grande collettiva Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano a Palazzo Reale, Anicka Yi Metaspore da Pirelli HangarBicocca, Role Play da Fondazione Prada – Osservatorio, Marcello Maloberti. Martellate alla Triennale Milano, Miriam Cahn presso Fondazione ICA e Stato di flusso di Pamela Diamante alla Fondazione Arnaldo Pomodoro.

 

Il legame tra Milano e la fiera è rafforzato anche da una installazione fotografica realizzata appositamente per miart da Giovanna Silva, che conduce la città all’interno del quartiere fieristico. Pensato come una naturale continuazione di City, I listen to your heart, intervento espositivo realizzato da Silva alla Triennale Milano nel 2021, il nuovo progetto propone una selezione di circa 500 fotografie scattate in città e proiettate per mezzo di una serie di schermi all’interno di miart. Gli edifici più iconici del capoluogo lombardo, catturati dall’obbiettivo dell’artista, ne raccontano l’anima meno conosciuta e scontata.

 

Altra importante novità è l’adesione di miart al capitolo italiano della Gallery Climate Coalition (GCC),organizzazione internazionale no-profit nata in nel Regno Unito al fine di facilitare la decarbonizzazione del settore dell’arte e la promozione di pratiche zero-waste. Prima fiera in Italia a prendere parte all’iniziativa in modo attivo, miart – che insieme a galleristi, direttori di musei, artisti e giornalisti è socio fondatore di GCC Italia – dedica uno stand apposito alla promozione del cambiamento collettivo e sistemico nel quale viene esposta e messa in vendita l’opera The developed seed (organizing a system that can continuously construct itself), copperversion-sequence 497, 2022, di Loris Cecchini – donata dall’artista – il cui ricavato andrà a sostenere il lavoro di GCC. Ogni giorno nello stand si susseguono tavole rotonde informali su questioni climatiche.

Sottolinea la coerenza dello sforzo intrapreso da miart con la GCC anche il piano industriale di Fiera Milano che vede nella sostenibilità uno strumento di creazione di valore, con obiettivi legati a tematiche sociali e ambientali che rientrano in 6 dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

 

Continua la collaborazione con Intesa Sanpaolo, che supporta miart in qualità di main partner:Internazionalità, eccellenza e attenzione allo sviluppo culturale del territorio sono i valori che legano miart al gruppo bancario, con l'obiettivo di consolidare la centralità di Milano nel panorama nazionale e internazionale e di offrire alla città un ulteriore volano di crescita e sviluppo economico, culturale e civile.

 

Si conferma poi per la ventiseiesima edizione di miart il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano. Ripristinato nel 2022 al valore di 100.000 euro è destinato a opere d'arte che andranno a implementare la collezione di Fondazione Fiera Milano, oggi ospitata all’interno della Palazzina degli Orafi, sede di Fondazione, e che attualmente si compone di oltre 100 lavori in rappresentanza di linguaggi artistici differenti.

 

Sono inoltre confermati il Premio Herno, giunto alla sua settima edizione, che assegna un riconoscimento di 10.000 euro allo stand con il miglior progetto espositivo; e il Premio LCA per Emergent, del valore di 4.000 euro, nato nel 2015 dalla collaborazione con LCA Studio Legale e destinato alla galleria con la migliore presentazione all'interno della sezione Emergent.

 

A questi riconoscimenti si aggiunge un nuovo importante partner grazie all’inedito Premio Acquisizione Covivio, dedicato alla sezione Emergent e che selezionerà un artista a cui commissionare un'opera site specific con un investimento fino a 20.000 euro. L’opera prodotta o selezionata, in linea con la filosofia di Covivio di promozione di artisti talentuosi ed emergenti, verrà installata in un immobile del business district Symbiosis.

 

Si rinnova anche quest'anno la partnership con Maison Ruinart, che conferma il suo impegno nel mondo dell'arte presentando, all'interno della VIP Lounge Ruinart, un inedito progetto artistico di Gioele Amaro: una limited edition di magnum in second skin ispirate al tema della sostenibilità.

 

miart dà il benvenuto tra i suoi sponsor a Svizzera Turismo che in occasione della manifestazione presenterà l'innovativo concept Swiss Water Bar. Un progetto in cui l'arte, l'architettura e il benessere dialogano tra di loro per accogliere gli ospiti presenti e fare loro scoprire le molteplici anime del territorio svizzero.

 

Inoltre, grazie alla rinnovata partnership con Elle Decor, la VIP Lounge di miart è valorizzata dagli arredi di Kartell, Davide Groppi e Saba.

 

Riconfermata anche per questa edizione la partnership con Sky Arte, il canale televisivo dedicato all’arte in tutte le sue forme che racconta miart attraverso la creazione di contenuti ad hoc.

Radio partner ufficiali di miart 2022 sono i tre network del gruppo GEDI: Radio Deejay, M2O e Radio Capital.

 

Attraverso tutto questo, miart vuole essere un invito a muoversi insieme — galleristi, artisti, collezionisti, cittadini e visitatori — nella consapevolezza che l’esecuzione di una sinfonia è possibile solo attraverso la collaborazione e la coesione tra bacchetta, avambracci, mani, dita, sguardi, gesti e, non ultimo, pubblico in sala.

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