“Incalmo”, il nuovo vino firmato dalla seconda generazione della famiglia Ruggeri, racchiude sin dal nome evocativo e dalla sua immagine in etichetta, la piacevole scommessa dell’azienda Le Colture verso la strada di una nuova interpretazione delle tante sfumature che l’uva glera sa offrire. Storica azienda agricola situata a Santo Stefano di Valdobbiadene, incastonata tra le colline del Prosecco Superiore dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità per il loro inestimabile valore paesaggistico, Le Colture è un nome noto e apprezzato a livello nazionale e internazionale che ha saputo nei suoi quasi 40 anni di storia raggiungere livelli qualitativi altissimi in tutte le denominazioni: Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG, Conegliano Valdobbiadene DOCG e Prosecco DOC. “Con Incalmo – racconta Alberto Ruggeri – le mie sorelle Veronica e Silvia ed io sentivamo il desiderio di realizzare un vino che andasse oltre le denominazioni, un vino di famiglia, capace di recuperare l’arte antica di produzione dei vini frizzanti esaltata e valorizzata dal patrimonio conoscitivo, culturale e tecnologico di oggi. Da qui il nome Incalmo, termine che evoca l’innesto cioè l’unione che dà il frutto così come tra la nostra storia e il nostro presente.” Incalmo è un vino prodotto con metodo ancestrale, un procedimento antico e naturale per ottenere vini frizzanti rifermentati spontaneamente in bottiglia, caratterizzati da un perlage delicato e persistente e da un basso livello di solforosa. 100 % uva glera. Un vino che sa di un déjà-vu verso il passato ma con uno sguardo moderno e accattivante sul presente. “Incalmo rappresenta per noi una nuova interpretazione per dare espressione alle tante sfumature che l’uva glera ci dona. – racconta Veronica Ruggeri – Da una selezione di uve che provengono dai vigneti presenti nelle diverse denominazioni nasce questo vino, espressione trasversale della nostra qualità vinicola.” L’etichetta è già di per sé un’opera unica che segna un’evoluzione nella brand image dell’azienda, il disegno, realizzato da Aldo Rebuli, artista di Valdobbiadene e amico storico della famiglia Ruggeri, raffigura l’abbraccio simbolico tra pianta e lavoro dell’uomo. Un’immagine che ben simboleggia la filosofia produttiva della seconda generazione che pur se saldamente ancorata all’alta tradizione vinicola del Prosecco Superiore, dà prova di uno spirito innovativo e di un desiderio di sperimentazione di cui Incalmo è primo e diretto ambasciatore.
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