Roma, 13 marzo 2024. Fino al 30 giugno 2024 FOROF – spazio dedicato al dialogo tra archeologia e arte contemporanea voluto e fondato da Giovanna Caruso Fendi – ospita BALTIC ADVENTURE, mostra dell’artista lituano Augustas Serapinas a cura di Ilaria Gianni e realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata lituana, che offre un’acuta e poetica riflessione sul presente, e in particolare sugli effetti provocati dall’instabilità climatica, sollecitando tutti a essere cittadini sempre più consapevoli.
Come di consueto, FOROF accompagna le mostre con un programma culturale: una Stagione di Episodi, che costituiscono dei momenti di attivazione dei progetti espositivi, capaci di sottolinearne e approfondirne i temi.
Per la mostra BALTIC ADVENTURE, il programma a cura di Ilaria Gianni si ispira direttamente al lavoro dell’artista e, dopo un workshop con Augustas Serapinas e un concerto con il Vilnius University Folk Ensemble "Ratilio”, per il Terzo Episodio presenta lunedì 25 marzo dalle ore 19.00 alle ore 21.00, Dopo il diluvio, una performance della compagnia teatrale Muta Imago pensata in dialogo con la mostra e con gli spazi archeologici di FOROF. Dopo il diluvio è una cerimonia augurale ambientata nel piano ipogeo della Basilica Ulpia, dove rituali passati, urgenze presenti e previsioni future si incontrano e, in un’armonizzazione di voci, suoni, luci e gesti che si susseguono con un ritmo narrativo e percettivo immersivo, danno vita a un corto circuito temporale.
Con questa performance il Foro di Traiano torna sede di una rinnovata liturgia degli Auspici, forma di divinazione con cui gli auguri (augures), sacerdoti della Roma antica, si facevano interpreti del volere degli dèi, ricavando presagi dall'osservazione del volo degli uccelli o da altri fenomeni naturali. Gli Auspici erano cruciali in molte decisioni politiche e private: lo sguardo degli uccelli, che ha accesso all’estremità della terra e alla volta del cielo, ritorna anche nella Genesi quando, al termine del diluvio universale, Noè riceve da una colomba il ramoscello di ulivo, segno che la terra stava riemergendo.
In quanto messaggeri per eccellenza del volere divino, in Dopo il diluvio gli esseri volanti sono presenze sonore in uno spartito pensato come scambio epistolare tra voci che raccontano aneddoti e ricordi, in una combinazione di vibrazioni ed effetti luminosi.
Nella zona absidale della Basilica Ulpia si avvicenderanno frammenti di conoscenza, armonie oramai estinte provenienti da antichi strumenti a fiato e frequenze elettroniche sintetiche, per evocare un passato dimenticato e un futuro distopico, imprevedibile, seducente.
Il pubblico, muovendosi liberamente in uno scenario apparentemente in rovina, viene attratto dal fluire della partitura di voci e luci, che compongono sistemi evocativi all’interno di un Tempio riemerso dalle sue stesse rovine.
L’opera pensata dai Muta Imago mette al centro un dialogo che induce lo spettatore a esplorare un’archeologia che racconta una storia da ascoltare, che dal passato conduce al futuro. Il cambiamento di prospettiva offerto da Dopo il diluvio, con il suo corpo sonoro ospitato in uno spazio abitato da rovine, storie e dai Mudmen di Serapinas, crea un paesaggio risonante in cui si ritrovano tracce ancestrali immaginifiche, riflesso del ciclo della vita che è stata e che verrà.
L’Episodio è accompagnato da un percorso enogastronomico a cura di Rimessa Roscioli.
Il Programma di Episodi di FOROF prevede altri due appuntamenti tra aprile e giugno che attiveranno lo spazio con interventi musicali, coreografici e performance che declineranno il tema della mostra in nuove forme. Il 16 maggio, in occasione del Quarto Episodio, l’artista Jacopo Belloni porterà in scena Festa con Piccola Tragedia.
Seguirà a giugno il Quinto Episodio e un’altra sessione laboratoriale guidata da Augustas Serapinas, questa volta dedicata a un pubblico di bambini.
Nessun commento:
Posta un commento