martedì 16 aprile 2024

IL CONSORZIO GARDA DOC A VINITALY 2024 PRESENTA GARDA WINE STORIES: UN PUBBLICO INTERNAZIONALE ALLA SCOPERTA DELLA DENOMINAZIONE

 


Un'anteprima dello studio portato avanti con Cirve e Università di Padova: i vini Garda DOC in linea con le tendenze del consumatore contemporaneo
 
 
 
16 aprile, Sommacampagna - Scolpire nell’immaginario collettivo l’identità dei vini della denominazione, dai varietali alle bollicine: è questo l’intento del Consorzio Garda DOC, che in occasione di Vinitaly, ha presentato alla stampa Garda Wine Stories.

Un’attività in programma dal 5 all’8 giugno dedicata alla stampa americana, inglese, svizzera, tedesca, austriaca e italiana, che potrà degustare i vini della Denominazione ma anche le esperienze ad esso interconnesse.

Nel corso della Conferenza Stampa “Garda Wine Stories”, è stato illustrato il viaggio stampa previsto per giugno, rivolto ai giornalisti italiani ed esteri: dal Convegno "Garda DOC, la forza di un sistema d'area integrato e innovativo" al Walk around tasting con i produttori Garda Doc a Villa San Vigilio, dall’aperitivo vista Lago a Garda DOC Boat Experience. Nel corso della Conferenza Stampa sono intervenuti il Presidente del Consorzio Garda DOC Paolo Fiorini, che ha dichiarato: “Garda Wine Stories rappresenta senz’altro un osservatorio privilegiato per conoscere meglio il territorio del Garda, sempre più apprezzato per la sua luce, per il suo clima, per le molteplici opportunità di enoturismo ed esperienze di scoperta del territorio”.

“Ogni anno 24 milioni di persone transitano sul territorio del grande lago – ha aggiunto Carlo Alberto Panont, Direttore del Consorzio Garda DOC – e, fra questi, più di 13 milioni vi soggiorna. Sono numeri importanti e, come Consorzio d’area, crediamo molto nella capacità che ha la nostra Denominazione di creare un forte connubio di eccellenza economica per un lifestyle Garda tra turismo e vino".

Nel corso della conferenza Eugenio Pomarici di Cirve (Centro Intedipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia) dell’Università di Padova ha dato qualche anticipazione sullo studio “Situazione competitiva, opportunità e minacce e proposta di elementi strategici per l’evoluzione dell’offerta Garda DOC”, che verrà presentato nel corso del convegno del 6 giugno, finalizzato a delineare un quadro conoscitivo completo del sistema produttivo della Denominazione di Origine Controllata Garda.

“Nel 2023 - ha sottolineato Eugenio Pomarici - circa 2.124 ettari sono stati rivendicati per la produzione di Garda DOC. Sebbene tale valore sia ancora piuttosto contenuto, si registra una tendenza in crescita, con un numero di ettari che è triplicato rispetto al 2016. Nel 2023 la varietà prodotta in maggiori quantità è stata la Garganega, seguita da Pinot Grigio e Chardonnay; insieme hanno rappresentato quasi l’80% delle uve atte a Garda DOC”.


Questa tendenza è dunque in linea con le esigenze dei consumatori moderni, i cui consumi si sono spostati verso vini bianchi caratterizzati da maggiore freschezza e leggerezza. Lo studio, che verrà presentato nella sua interezza nel corso di "Garda Wine Stories", ha l’obiettivo di documentare l’organizzazione della produzione e le relazioni con il mercato, nonché restituire un’analisi approfondita della posizione competitiva del sistema produttivo Garda DOC.
 
IL CONSORZIO GARDA DOC
Un territorio collinare dalle caratteristiche paesaggistiche uniche, tra Lombardia e Veneto, protetto dalle montagne e affacciato sul bacino più grande d’Italia: qui, tra le province di Brescia, Mantova e Verona, sorge la DOC Garda, un’area di produzione vitivinicola in cui le speciali condizioni climatiche hanno plasmato nel tempo le qualità delle diverse specie di uva che vi crescono e, tuttora, ne determinano le peculiarità. Riconosciuta per la prima volta nel 1996 con lo scopo di valorizzare i vini varietali prodotti nelle 10 storiche zone di produzione dell’area gardesana, la DOC Garda è una denominazione guidata da un forte spirito di innovazione, in grado, negli anni, di evolversi in base alle esigenze dei consumatori, pur rispettando un prodotto che qui ha origini antichissime. Ottenuto il riconoscimento ministeriale nel 2015 e operante erga omnes dal 2016, oggi il Consorzio Garda Doc rappresenta 250 utilizzatori della denominazione, dando voce e promuovendo una fra le più preziose eccellenze enogastronomiche d’Italia.

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