Essenzialmente ciò
che caratterizza il colore è il suo alto grado di variabilità non solo fenomenica, ma anche semantica; esso cioè
appare sempre diverso in rapporto agli altri colori a cui viene accostato, al
contesto culturale di cui fa parte il soggetto vedente e, sul piano pittorico,
alle proprietà ottico materiche del pigmento e alla tecnica con cui è stato
applicato sul supporto. Il colore, pertanto, costituisce l’interfaccia tra il
mondo fenomenico e quello simbolico attraverso la quale l’occhio vede molto di
più di quanto il numero della lunghezza d’onda possa comunicare; percepisce,
cioè, contenuti non solo visivi ma anche sinestetici e polisemantici rievocanti
altri ordini sensoriali, nonché le concezioni e le passioni che ineluttabilmente ogni colore accende nella sensibilità
del vedente. Questo spiega perché il colore rappresenta l’elemento di maggiore
libertà e potenzialità espressiva per un pittore.
L’attività del
pittore si basa su tre essenziali procedimenti, le mescolanze, le sovrapposizioni
e le giustapposizioni dei pigmenti,
che variamente modulati e combinati tra di loro predispongono la base materiale
di tutti i possibili modi di stesura delle sostanze cromatiche su di un
supporto. La campitura, il tratteggio, lo sfumato, la velatura, il tocco, il polimaterico, la macchia, a-corpo e il
tratto unico sono i modi di stesura dei pigmenti che ricorrono con
frequenza in epoche diverse perché possiedono le caratteristiche proprie delle invarianti pittoriche.
Il colore dipinto analizza i modi in cui
l’uomo vede, teorizza e riproduce pittoricamente il colore e cerca di dipanare
alcuni nodi di quella complessa rete di conoscenze provenienti dalle discipline
che tramano il modo di vedere il colore di un pittore e da cui prende forma il
suo personale modo di dipingere, il ductus
della sua pennellata, che incarna tanto i tratti più reconditi della sua
personalità, quanto la cifra stilistica dell’epoca a cui egli appartiene.
Note biografiche
Diplomato
in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, ha esposto in
numerose mostre personali e collettive in gallerie nazionali ed europee.
Insegna Metodologia progettuale della
comunicazione visiva; Teoria e pratica del disegno prospettico
all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano; Teoria della percezione e psicologia della forma all’Istituto
Europeo del Design di Milano. Ha pubblicato:
Nell’occhio del pittore. La visione svelata
dall’arte,
Einaudi, Torino 2016;
I principi della forma. Natura, percezione e
arte;
Einaudi, Torino 2011;
Il colore dipinto. Teorie, percezione e tecniche; Einaudi, Torino, 2006;
Disegnare e conoscere. La mano, l’occhio e il segno. Einaudi, Torino, 2004;
(coautore)
Segno Forma Spazio Colore, Zanichelli, Bologna 1999;
È
stato invitato a parlare del colore in numerose conferenze ed è intervenuto in
tre puntate della trasmissione televisiva Dodicesimo
round, di RAI 2. Ha inoltre scritto vari saggi su diverse riviste e
cataloghi d’arte.
12 marzo, ore 18 |
Museo della Permanente
Ingresso libero
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