L'OBBIETTIVO
Sensibilizzare sul tema dell’inquinamento dei mari, dialogando ma anche divertendosi, e soprattutto far maturare alla cittadinanza alcune fondamentali considerazioni, come sottolinea Dante Caserta, vicepresidente di WWF Italia: «Abbiamo una grandissima responsabilità nei confronti della salute dei nostri mari. Le politiche consumistiche messe in atto dai governi, la sfrenata ricerca di profitto da parte delle aziende e i comportamenti irresponsabili di noi cittadini stanno portando ad una drastica conseguenza: si prevede infatti che nel 2050 ci sarà più plastica che pesce negli oceani. Dobbiamo tutti lavorare per invertire questa tendenza e aumentare la consapevolezza dei pericoli che corriamo». A raccontare l’importante progetto pilota BlueMed Fedra Francocci, BlueMed CSA e ricercatrice per CNR-IAS (Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per lo Studio degli Impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino): «Il nostro progetto, vede coinvolti 12 Paesi del Mediterraneo per condividere e adottare, in modo coordinato e collaborativo, le buone pratiche ed azioni di successo per il monitoraggio, prevenzione e gestione del marine litter. All'interno dell'azione Pilot, i principali stakeholder di ogni Paese promuovono progetti d’innovazione di eccellenza in un contesto che favorisce processi virtuosi e trasversali per la tutela e valorizzazione del Mediterraneo». Altro importante progetto, co-finanziato dall’Unione Europea, è quello di Clean Sea Life: «Il progetto – spiega Simona Clò, coordinatrice del progetto - ha mobilitato la flotta più numerosa mai schierata in attività di pesca dei rifiuti, dando un fondamentale contributo nell'analisi, identificazione e gestione del marine litter». Un’altra voce autorevole sarà quella di Marevivo Onlus: «Il mare dona all’uomo risorse indispensabili per la sua sopravvivenza sulla Terra – sostiene Alfonso Perri, coordinatore nazionale divisione sub di Marevivo Onlus –. Per questo oggi più che mai diviene essenziale fare ogni sforzo possibile per la sua salvaguardia. Amare il mare significa amare noi stessi». A chiudere il cerchio, coloro che si battono in prima linea per la tutela del litorale romano: «Siamo tutti ragazzi nati e cresciuti ad Ostia – conclude Giordano Margaglio, presidente di Ostia Clean-Up – con la passione del mare e della cura dell’ambiente. Soprattutto durante i mesi invernali, purtroppo, le spiagge del nostro quartiere vengono ricoperte da bottiglie di plastica, cotton fioc e mozziconi. Abbiamo quindi deciso di rimboccarci le maniche e cambiare questa situazione. Abbiamo deciso di lottare per il nostro mare». Infine, interverrà anche Mercato Circolare, startup innovativa a vocazione sociale nata per mettere in collegamento imprese, prodotti circolari e cittadini. «Siamo molto contenti di partecipare a PLASTICA d'A-MARE – dichiara Nadia Lambiase, Ceo di Mercato Circolare –. Quello dell'inquinamento da plastica nei mari è un tema su cui lavoriamo e facciamo formazione da anni. Da poco inoltre abbiamo creato una nuova app gratuita, la prima in Italia che mette in relazione utenti e realtà dell'economia circolare». |
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