L’azienda vitivinicola di Corno di Rosazzo, conosciuta per i suoi vini bianchi autoctoni, punta sulla Ribolla Nera per ampliare il racconto classico e contemporaneo del Friuli
Autoctono e fragrante, originariamente contemporaneo: è il nuovo vino da uve Ribolla Nera de I Clivi, cantina tradizionalmente bianchista a cavallo del Collio e dei Colli Orientali del Friuli che nei giorni della vendemmia ha stappato la prima bottiglia del suo “Schioppettino”.
Come accade già per tutti i vini bianchi dell’azienda vitivinicola guidata da Mario Zanusso, che nei vigneti collinari di Corno di Rosazzo e Brazzano di Cormons coltiva Ribolla gialla, Friulano, Malvasia e Verduzzo, anche per la produzione del nuovo vino rosso la scelta è caduta su un vitigno fortemente legato al territorio e capace di raccontare nel calice i tratti salienti e identitari dell’enologia friulana.
“Lo Schioppettino, il cui nome originario è Ribolla nera, – racconta Mario Zanusso – rappresenta un pezzo di storia importante del vino friulano, di cui oggi possiamo godere grazie al prezioso lavoro di alcuni vignaioli che ne hanno evitato la scomparsa. La scelta di questo vitigno deriva dalla volontà di produrre vini capaci di rispecchiare il terroir friulano, valorizzando quel connubio tra uva, terreno e microclima non riproducibile altrove e in grado di dar vita a bottiglie dense di storia e contemporanee nel gusto”.
Presente in Friuli Venezia Giulia fin dal Medioevo, lo Schioppettino (chiamato anche Ribolla Nera o Sclopetin) fu quasi completamente distrutto dalla fillossera, il parassita che dalla seconda metà del diciannovesimo secolo decimo le varietà vinifere d’Europa, e poi sostituito con vitigni più produttivi nel corso del Novecento, tanto da venire addirittura escluso dall’elenco delle varietà d’uva di cui era consentita la coltivazione in regione. Solo a partire dagli anni Settanta è cominciato il suo recupero, a cui è seguito un apprezzamento sempre più forte delle sue caratteristiche da parte degli amanti del vino di tutto il mondo.
Il nuovo vino – La fermentazione e l’affinamento in acciaio, la gradazione alcolica moderata (12,5%) e la spiccata fragranza resa ancora più vibrante da una marcata mineralità rendono il Venezia Giulia Igp Schioppettino 2019 de I Clivi il fratello gemello della Ribolla gialla, di cui oltre a esserne un biotipo ne condivide la finezza aromatica e la sapidità. Al naso spiccano note di frutti rossi e spezie con richiami balsamici, mentre il sorso è croccante e fruttato, giocato su una rinfrescante piacevolezza.
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