22 settembre – 18 ottobre 2020
Opening: martedì 22 settembre ore 19
Casa dei Tre Oci, sale De Maria
Giudecca, Venezia
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Dal 22 settembre 2020 la Fondazione Alberto Peruzzo è lieta di presentare presso la Casa dei Tre Oci a Venezia, Strati di tempo nella Chiesa di Sant’Agnese, il nuovo progetto fotografico di Marco Maria Zanin.
Marco Maria Zanin
(Padova, 1983) è un artista e ricercatore che usa la fotografia come
principale, ma non unico, mezzo espressivo: i suoi lavori sono
un’immersione dentro a ciò che il tempo ha trasformato, la ricerca di un
equilibrio e di una nuova strada verso il futuro che valorizzi il
passaggio del tempo e le sue tracce; c’è l’attenzione per la tradizione,
i segni dell’uomo e per gli strumenti con cui modifica l’ambiente e il
territorio, dall’architettura agli utensili di ieri e di oggi.
Con la fotografia cerca di ridare senso e contesto a queste
stratificazioni nella società contemporanea: nelle sue opere passato e
presente si sovrappongono, segni lievi e altamente poetici tracciano un
nuovo percorso interpretativo fatto di spazi vuoti e silenzi, nel
tentativo di allacciare e riallacciare legami che mettano sempre al
centro l’uomo e il suo rapporto armonico con l’ambiente.
Per questi motivi la Fondazione Alberto Peruzzo
ha deciso di affidare a Marco Maria Zanin un progetto fotografico che
interpreti la presenza fisica e scenografica degli spazi vuoti della
Chiesa di Sant’Agnese, da anni oggetto di complessi restauri e presto
pronta all’apertura, diventando sede della Fondazione stessa e luogo per
progetti di arte e cultura.
La Chiesa di Sant’Agnese a Padova, eretta in età anteriore al 1202, ex luogo sacro oggi
sconsacrato, è una sorta di spazio scenico che, in più fasi della
propria vita, ha visto avvicendarsi identità diverse: luogo di culto nel
corso del Medioevo, nel Settecento la sua struttura è stata modificata
per poi essere bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale – la
canonica venne parzialmente distrutta e mai più restaurata –, e
sconsacrata nel 1947, fino a essere venduta a privati che, dalla fine
degli anni Quaranta, l’hanno trasformata in un’autofficina la cui
attività cessò alla fine degli anni Ottanta, per essere poi
definitivamente abbandonata.
Zanin è intervenuto all’interno
dell’edificio nel corso del restauro, cercando di immortalare quei segni
e frammenti da cui scaturiscono le storie e le vicende di Sant’ Agnese.
La mostra alla Casa dei Tre Oci espone 13 scatti di grande e medio formato ed è accompagnata da un testo critico di Enrico Gusella, che sottolinea come “…
la fotografia, quale sistema narrativo, diventa per Zanin la dimensione
visiva in cui i segni presenti – travi, frammenti, campanelli, rilievi,
capitelli, mattoni, lunette, squarci – sono gli elementi cardine come
esempio su cui ricostruire e ri-comporre il tutto… E i frammenti
immortalati da Zanin diventano i capitoli di un’opera aperta, che si
snoda attraverso rinvii e rimandi, forme e segni o di una battaglia sul
campo – Sant’Agnese del resto di guerre ne ha viste molte, e da ultima
si è ritrovata a essere deposito, officina, ricovero per oggetti mobili e
in movimento: le auto da riparare. E leggere le fotografie di Zanin,
lungo questa selezionata raccolta, è allora il modo per dare corpo a una
storia, per individuare le fonti di un’archeologia contemporanea in
discussione, in un’opera traversale dalla continua mutazione.”
E
proprio sul frammento, o meglio sui frammenti, come sistema di segni –
modo antico e archeologico di percepire e rappresentare le cose e gli
oggetti, ma anche forme e configurazioni – si sviluppa l’indagine
fotografica di Marco Maria Zanin sulla storia e le stratificazioni della
Chiesa di Sant’Agnese a Padova.
Si ringraziano San Lorenzo Yacht per l'allestimento della rassegna e Distilleria Nardini 1779 per la partecipazione all'inaugurazione.
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