Il premio più ambito dai
vignaioli italiani torna a Staffolo dopo 15 anni, a conquistare il massimo
riconoscimento della Guida ai Vini d’Italia 2021 è il Castelli di Jesi Verdicchio
Riserva Docg Classico Rincrocca 2017
Brilla
come l’oro il Verdicchio di Staffolo,
che a distanza di quindici anni torna a essere premiato con i prestigiosi Tre Bicchieri della Guida ai Vini d’Italia 2021 del Gambero Rosso. A conquistare il
riconoscimento più ambito dai vignaioli dello Stivale è stato il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico “Rincrocca” 2017 de La Staffa, vino di punta dell’azienda
vitivinicola guidata da Riccardo Baldi.
L’ultimo vino di Staffolo ad essere premiato con i Tre Bicchieri era stato il
“Gaiospino” di Fattoria Coroncino nelle edizioni 1999 e 2006 della guida.
“Sono doppiamente felice per questo premio
– commenta raggiante Riccardo Baldi
– perché riaccende i riflettori su
Staffolo, un terroir magnifico per il Verdicchio, e perché Lucio Canestrari,
titolare di Fattoria Coroncino, oltre a essere un amico è stato una fonte
d’ispirazione e un importante punto di riferimento fin dall’inizio del mio
percorso da vignaiolo”.
Dalla
prima vendemmia nel 2010, quando aveva appena vent’anni, a oggi Riccardo Baldi
ha trasformato una piccola cantina con una produzione poco più che amatoriale in
un’azienda vitivinicola di riferimento per il territorio, che esporta il 50%
dei suoi vini all’estero. Stati Uniti, Francia, Russia, Giappone e nord Europa
sono i mercati in cui il Verdicchio de La Staffa si è fatto sempre più
apprezzare negli ultimi anni, diventando una presenza fissa nella carta dei
vini di importanti ristoranti come il Marea a New York, il Dilia a Parigi e il
Molto Buono a San Pietroburgo.
“Rincrocca” è una delle due etichette di
punta della cantina, sulla quale nel 2015 Riccardo Baldi ha avviato un
ambizioso progetto, convinto di poter contare su un’uva e un territorio unici,
con caratteristiche pressoché irripetibili in altre aree viticole del mondo. “Vendemmia dopo vendemmia – racconta Baldi – ho imparato a conoscere sempre più a fondo il terroir e ho migliorato
il focus del vino, capendo cosa preservare in vigna e quali caratteristiche
esaltare durante la vinificazione. Il grande equilibrio e l’eleganza, la
sapidità e la freschezza che spiccano anche nelle annate più calde sono i punti
di forza della Rincrocca. Come uno scalpellino deve dare il massimo per dar
vita a un’opera d’arte partendo da un blocco di marmo della più pregiata
qualità, io sono chiamato a tirare fuori vini speciali da una vigna che di per
sé ha enormi potenzialità e chiede di essere capita e lavorata in modo sapiente
e artigianale”.
Il vino premiato nasce da una selezione di
uve Verdicchio provenienti da una singola vigna, impiantata nel 1972 in
Contrada Castellaretta, su un terreno argilloso-calcareo ricco di carbonato di
calcio. La fermentazione avviene in antiche vasche di cemento, dove il vino affina
sulle proprie fecce fini per un anno prima di completare il suo percorso in
bottiglia, dove riposa per almeno 18 mesi. Il risultato è un’ode al grande Verdicchio,
che ammalia e stupisce per eleganza e finezza.
La
premiazione dei vini che hanno ottenuto i Tre Bicchieri si terrà a Roma, a
Cinecittà, venerdì 16 ottobre.
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