lunedì 21 settembre 2020

Lagazuoi EXPO Dolomiti: K2, un racconto per immagini dai confini del mondo

 

Un filo teso lega la vetta del K2 alle Dolomiti. Per seguirlo si sale a quota 2.732 metri, tra Cortina e l’Alta Badia: la galleria espositiva Lagazuoi EXPO Dolomiti racconta, con una mostra visitabile fino al 18 ottobre, la spedizione che nel 2014 ha reso omaggio alla prima ascesa del K2, sessant’anni dopo.
 
Il vernissage del 12 settembre, evento inserito nel programma di Cortina tra le Righe, è stata l’occasione per ricordare l’ampezzano Lino Lacedelli: primo a conquistare la vetta del k2 con Achille Compagnoni, è stato celebrato dai suoi “colleghi”, gli Scoiattoli di Cortina, dalle Guide Alpine, dal presidente delle Regole d’Ampezzo e dal vice sindaco di Cortina. Ad inaugurare la mostra anche l’autore, Daniele Moretti, caporedattore di Sky TG24.
 
Nella stazione di arrivo della Funivia Lagazuoi è stato allestito un doppio reportage: da un lato il documentario intitolato “K2, un urlo dalla vetta”, prodotto da Sky TG24 con la regia di Daniele Moretti. In un’altra sala, le immagini del fotografo Matteo Zanga mostrano il viaggio dal campo base alla cima, i paesaggi e i volti dei protagonisti.

Cortina d’Ampezzo, 21 settembre 2020_ Un cerchio che si chiude: più di sessant’anni fa Cortina “scalava” il K2 camminando sulle gambe di uno dei suoi Scoiattoli, l’ampezzano Lino Lacedelli, primo al mondo a toccare la cima con Achille Compagnoni. Ora è il K2 a raggiungere Cortina, e in particolare il Lagazuoi, una delle sue vette più iconiche, tramite le immagini.
Il K2 è al centro di un doppio reportage – mostra fotografica e documentario – inaugurato alla presenza di uno degli autori, Daniele Moretti, caporedattore SkyTg24. Il vernissage della mostra è stato uno dei principali eventi collaterali di Cortina tra le Righe, la settimana di formazione giornalistica.
La mattina un gruppo di giornalisti è partita da Cortina insieme a una guida alpina, per vivere l’esperienza di raggiungere a piedi Lagazuoi EXPO Dolomiti, a 2.732 metri di altitudine, la galleria espositiva sede dell’esposizione. Giunti alla meta, si sono riuniti con gli altri partecipanti, personalità di Cortina e non solo che promuovono i valori e la bellezza della montagna.
Una “cordata” che comprendeva il vicesindaco di Cortina Luigi Alverà, il presidente del Consorzio Lagazuoi, Cinque Torri, Giau, il presidente degli Scoiattoli di Cortina Alessandro Menardi, il presidente delle Regole d’Ampezzo Flavio Lancedelli, il Presidente della soc. Lagazuoi Marcello Menardi. I professionisti dell’informazione erano ben rappresentati dal Comitato Media per i Campionati del Mondo di Sci Alpino del 2021, composto dalle migliori firme delle principali testate italiane: veri partner di visione che hanno creato un osservatorio privilegiato sul grande evento in avvicinamento.
Incontrarsi in una cornice come quella di Lagazuoi EXPO Dolomiti è stata l’occasione per rendere omaggio a Lino Lacedelli, uno dei protagonisti della prima ascesa al K2, raccontando la spedizione del 2014 "K2, Sessant'anni dopo": un evento che si pone come ideale sequel di quell’impresa.
 
Doppio reportage sul K2
L’esposizione racconta, con immagini e testimonianze, un’esperienza vissuta in condizioni estreme: la spedizione intitolata "K2, Sessant'anni dopo", con cui nel 2014 è stata celebrata la prima ascesa della vetta.
È a partire da quest’impresa che sono stati realizzati “K2, un urlo dalla vetta”, il documentario prodotto da SkyTg24 con la regia di Daniele Moretti, e un’ampia serie di fotografie scattate dal fotografo Matteo Zanga e da Daniele Moretti stesso.
Inaugurando la mostra, Daniele Moretti ha ripercorso le tappe di quest’avventura e le emozioni della spedizione, culminata con il grido di Michele Cucchi, unico italiano in vetta insieme agli alpinisti pakistani: “Siamo in cima!”. Un commosso ricordo è stato dedicato a Daniele Nardi, l’alpinista che ha realizzato le riprese negli ultimi giorni della spedizione, scomparso nel 2019 sul Nanga Parbat.
“K2, Sessant’anni dopo” non è stata una riproposizione della storica ascesa italiana, ma una sua rilettura: il team italiano è stato essenzialmente impiegato come squadra di supporto per gli otto alpinisti pachistani destinati a compiere l’impresa. Una prospettiva che rende merito a chi ha sempre giocato un ruolo indispensabile, rimanendo però lontano dai riflettori. Il progetto è stato coordinato dal comitato EvK2Cnr e dal suo presidente Agostino Da Polenza, che ha seguito dal campo base ogni progresso degli alpinisti, nel ruolo che 60 anni prima era stato di Ardito Desio.

 

K2, sessant'anni dopo 

Fotografie di Matteo Zanga 

K2, un urlo dalla vetta  

Regia di Daniele Moretti  

Una mostra a cura di  

Lagazuoi EXPO Dolomiti 

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