Transient - Impermanent Paintings è un concerto audiovisivo per due performer e algoritmi generativi, i quali eseguono, insieme, un'improvvisazione dal vivo per due pianoforti motorizzati e proiezioni video. Pennellate digitali iperrealistiche si articolano su una maxi proiezione, come su una tela. Ad ogni pennellata corrisponde una nota: si creano così paesaggi sinestetici e polifonici.
Il progetto continua la ricerca di Quayola
sulle tecniche artistiche tradizionali nel contesto della relazione
uomo-macchina, distaccandosi però dai soggetti formali per focalizzarsi
sulla sostanza computazionale: l'algoritmo. Come una vera e propria
materia pittorica, l'algoritmo diventa il soggetto reale e tangibile del
dipinto digitale. Ora il suo valore estetico prevale su quello
funzionale.
Transient
traccia una nuova direzione nella pratica di Quayola: la
sperimentazione infatti si estende adesso anche al suono, attraverso
l’utilizzo di sistemi generativi non convenzionali. Un nuovo software è
stato sviluppato ad hoc per questo progetto, consentendo
l'interconnessione continua di immagini e suoni. Gli algoritmi che
guidano le pennellate sono gli stessi che si materializzano anche nel
suono dei pianoforti. Emblema della tradizione musicale, i pianoforti
combinano caratteristiche tecnologiche e umane: riproducendo i movimenti
della mano, creano una connessione con la realtà umana, eseguendo
allo stesso tempo virtuosismi non umani.
Questo progetto vede la partecipazione di Andrea Santicchia, musicista e collaboratore dello studio Quayola. Per Transient
ha portato la sua esperienza personale all'interno dell'attività dello
studio, contribuendo in modo significativo allo sviluppo di nuove linee
di ricerca. Non più utilizzato come semplice design funzionale, il suono
ora è diventato fondamentale: il paesaggio sonoro rappresenta di fatto
la decodificazione del processo.
Transient
sublima la pratica orientata al processo di Quayola, in quanto la
performance non è pensata per produrre musiche e dipinti finiti, ma
piuttosto per mettere in scena l'impermanenza che si cela dietro al loro
potenziale algoritmico.
Lo spettacolo è presentato in anteprima assoluta nell'ambito di Romaeuropa Festival, in occasione della rassegna Digitalive.
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