BOLOGNA - Nei giorni scorsi la Bonifica
Renana si è fatta parte attiva ospitando un tavolo di lavoro preordinato
all’inserimento - in fase di progettazione degli interventi idraulici –
di accorgimenti tecnici per la conservazione di habitat idonei alla
sopravvivenza di specie autoctone di pesci a rischio.
All’iniziativa
bolognese, con i progettisti del Consorzio, hanno aderito i tecnici
della Regione Emilia-Romagna e della Città Metropolitana, nonché il
rappresentante della Polizia Locale, i delegati FIPSAS di Bologna e gli
ittiologi che supportano la Bonifica Renana nella gestione degli
interventi idraulici per la tutela della fauna ittica.
Dopo l’illustrazione del complesso autorizzativo osservato dalla Renana ogni qual volta progetta un intervento in alveo (sia in pianura che in montagna), è emersa l’esigenza di abbinare alle azioni di prevenzione del rischio idraulico, alcuni accorgimenti di mitigazione ambientale per favorire la conservazione degli habitat specifici delle specie più sensibili e a rischio.
Si tratterebbe, quindi, di riservare in sede di progettazione preliminare un’attenzione supplementare alla biodiversità in ambiente acquatico, fermo restando che ogni intervento in alveo già prevede l’applicazione delle misure regionali specifiche di tutela della fauna ittica. L’ing. Francesca Dallabetta, direttore dell’area tecnica del Consorzio, in chiusura dell’incontro, ha sottolineato che “La Bonifica Renana proporrà un progetto pilota di intervento in alveo, che possa costituire un laboratorio sperimentale nel quale verificare, insieme ai partner istituzionali, l’efficacia di misure aggiuntive di mitigazione ambientale a vantaggio degli habitat ittici da introdurre nella progettazione preliminare delle opere”.
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