Martedì 15 febbraio 2022 alle ore 19, le porte del Salone d’Onore del Museo Bagatti Valsecchi si apriranno nuovamente per ospitare una conversazione tra Alberto Saibene e lo storiografo Mauro Bersani – introdotta da Andrea Giuseppe Cerra, Cultore della materia in Storia delle Dottrine e delle Istituzioni Politiche presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania in occasione della presentazione del libro di Alberto Saibene “MILANO FINE NOVECENTO. Storie, luoghi e personaggi di una città che non c'è più”, edizioni Casagrande.
È un racconto ricco e variegato, personale ma anche perfettamente inquadrato nella sua storicità, quello di Alberto Saibene, focalizzato sulla Milano dei tre decenni successivi alla seconda guerra mondiale, un dialogo continuo con i personaggi che l’hanno rappresentata, da Bruno Munari a Rosellina Archinto, da Giovanni Einaudi a Beppe Viola, ma anche un approfondimento appassionato su alcune tematiche che stanno a cuore all’autore, come il cinema girato a Milano e l’emblematico ruolo del Piccolo Teatro.
“MILANO FINE NOVECENTO. Storie, luoghi e personaggi di una città che non c'è più” è il racconto-testimonianza di Alberto Saibene di una Milano del dopoguerra a cui tutto il Paese guarda come modello di modernità e innovazione. Una storia densa, in cui gli incontri e i ricordi famigliari dell’autore si mescolano alle prime letture "epocali”, ai luoghi cult meneghini, e soprattutto alle vite di registi, editori, scrittori, architetti, grafici e designer, imprenditori, discografici, fumettisti, comici e cantanti dell’epoca. Donne e uomini che hanno segnato la vita culturale e politica di una città che oggi non c'è più, ma di cui, dopo aver letto questo libro, si saprà riconoscere con maggiore consapevolezza l'eredità e l'influenza sul presente.
La Casa Museo Bagatti Valsecchi, situata nel cuore di Milano, rappresenta una delle prime grandi espressioni del design milanese. Cuore pulsante della vita culturale e sociale che da fine Ottocento arriva agli anni Settanta del Novecento grazie alla piena partecipazione alla vita cittadina della famiglia Bagatti Valsecchi, ancora oggi ricopre un ruolo di primo piano come simbolo della città di Milano grazie alla sua apertura al pubblico nel 1994, anni cruciali per lo sviluppo di un nuovo modo di vivere la cultura. Il luogo perfetto, dunque, per celebrare lo “spirito meneghino” attraverso il libro “MILANO FINE NOVECENTO. Storie, luoghi e personaggi di una città che non c'è più”.
A fare da controcanto alle parole di Alberto Saibene, declinate nella forma di articoli e saggi brevi, un prezioso portfolio con le fotografie di Carla Cerati, insieme protagonista e testimone di quegli anni.
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