In considerazione dei risultati soddisfacenti dei primi test, dunque, Fratelli La Bufala ha scelto di investire nel corso del prossimo 2024 nella realizzazione di alcune top location con laboratori esclusivamente dedicati al prodotto senza glutine (pizza e piccola cucina) nelle città di Rimini, Roma (per un secondo punto vendita), Firenze, Milano. “L’obiettivo del nostro progetto Gluten Free”- racconta Francesca Marotta, marketing executive del gruppo FLB- “è quello di offrire un prodotto che sia sì privo di glutine, senza rinunciare a gusto e alta qualità. Con i nuovi punti vendita dedicati desideriamo rivolgerci ad un mercato ampio, che comprende tanto le persone celiache ed intolleranti, quanto quelle che per scelte alimentari personali, e sono circa 6 milioni, decidono di non consumare prodotti contenenti glutine, ma non vogliono comunque rinunciare al piacere di mangiare una buona pizza”. Proprio per questa ragione, il progetto ha coinvolto, e continuerà a coinvolgere, grazie al partner della Farina 5 stagioni, maestri pizzaioli ed esperti del settore senza glutine in un lavoro di continua ricerca e perfezionamento di una proposta di valore. (Inserirei forse il partener 5 stagioni per la farina che ci mette a disposizione tecnici etc) Fratelli La Bufala Fondata nel 2003 da un’idea di Geppy Marotta, Fratelli La Bufala, è il progetto di ristorazione made in Italy che pone al centro della propria offerta i prodotti della tradizione campana, in particolare modo la pizza, creata con ingredienti autoctoni e di qualità. Il Gruppo conta, allo stato attuale, un fatturato che ammonta a circa 25 milioni di euro con 45 milioni di euro di volume d’affari nel 2022, 49 ristoranti, 22 dei quali a gestione diretta, e 1200 dipendenti, con una previsione di aumento, nel prossimo 2023, di circa il 30% rispetto all’anno passato sulla rete già esistente e contestualmente alle nuove aperture previste in Italia e all’estero. Il Marchio nasce a Napoli nel 2003, e, grazie all’intraprendenza del suo ideatore, diviene presto leader di mercato in Italia e nel mondo con una crescita esponenziale nell’arco di pochi anni che lo porta ad affermarsi come ambasciatore della pizza napoletana a livello internazionale, attraverso una rete di ristoranti con un’identità comune. Una crescita che non accenna ad arrestarsi grazie soprattutto alla continua ricerca e realizzazione di nuove idee per il futuro, tanto nell’ambito della sostenibilità ambientale quanto sociale, tra cui spiccano sicuramente la creazione di un forno a legna ecosostenibile, la coltivazione del Basilico Idroponico nella Terra dei fuochi e l’impegno costante nella promozione di attività benefiche a sostegno della collettività come il progetto “Finché c’è Pizza c’è Speranza” con i ragazzi del carcere minorile di Nisida. |
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