In occasione della 20^ edizione dei Decanter World Wine Awards il rosso autoctono dell’azienda friulana si è aggiudicato lo storico risultato per la denominazione
Lo Schioppettino di Prepotto 2018 di Colli di Poianis ha ottenuto la medaglia di Platino nella 20^ edizione dei Decanter World Wine Awards, la più grande e influente competizione enologica mondiale. Si tratta di un risultato storico, in primis per la denominazione: mai prima d’ora uno Schioppettino di Prepotto aveva conseguito tale traguardo. Inoltre si attesta come uno dei sei friulani ad aver mai raggiunto i vertici della classifica, tra i quali solo due vini rossi.
“Lo Schioppettino di Prepotto rappresenta la nostra essenza, le nostre radici, la nostra storia, il nostro terroir – spiega Gabriele Marinig, referente dell’azienda agricola –. È un vero e proprio cru che a metà del ‘900 rischiava l’estinzione ma fu salvato, insieme ad altri vitigni friulani, grazie al lavoro degli agricoltori locali, incluso mio padre Paolino Marinig, che nel 1982 vinse il premio Nonino Risit d'Aur per il suo contributo”.
Nel 1977, grazie alla richiesta del Consiglio Comunale di Prepotto, la varietà venne inclusa nell'elenco dei vitigni autorizzati. Nel 1987 vide il riconoscimento della DOC e nel 2008 della sottozona Schioppettino di Prepotto. Dei 132 ettari totali di Schioppettino in Friuli 40 si trovano nel comune di Prepotto e solo nel cru il vitigno a bacca rossa più prestigioso del Friuli rivela la migliore versione di sé.
“Un trionfo di lamponi dolci, fragole selvatiche e frutti di bosco disidratati, con un nota d’incenso in sottofondo. Esaltato e sostenuto da tannini morbidi e leggiadri, da una vivace acidità e da un lussuoso tocco di pepe sul lungo finale”, così la giuria ha suggellato i 97 punti assegnati al cru di Colli di Poianis.
Schioppettino di Prepotto rappresenta il vertice qualitativo e identitario della produzione aziendale, che si concentra su vini fermi monovarietali single vineyards da vitigni per lo più autoctoni o tradizionali, frutto di fermentazioni controllate innescate da lieviti indigeni. A caratterizzare maggiormente il terroir, e quindi i vini che ne nascono, sono la ponca, un'alternanza di strati duri di arenaria e strati più morbidi di marna per un’ottima regolazione idrica, e il microclima delle colline di Prepotto, percorse da venti asciutti e freschi che danno vita a escursioni termiche determinanti per lo sviluppo aromatico delle uve.
Il rosso autoctono ha superato con successo le due fasi di selezione dei Decanter WWA. La prima ha registrato nel 2023 il record di esemplari in degustazione: 18.250 etichette valutate da assaggiatori esperti in produzioni regionali che hanno assegnato un giudizio iniziale, dal non classificato alle tre medaglie, Bronzo, Argento e Oro. La seconda fase si è concentrata solo sulle medaglie d’Oro, vale a dire i vini ai quali era stato assegnato il punteggio di 95. Dopo la conferma della valutazione da parte dei co-presidenti, i vini sono stati riassaggiati. Coloro che hanno dimostrato una personalità senza eguali e una qualità eccellente sono stati infine premiati con il metallo più prezioso.
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