L’evento
al Teatro Regio di Parma ha premiato i MAM legati alla enogastronomia e
all’ospitalità italiana. Nello splendido scenario del Teatro Regio di Parma,
nel cuore della Food Valley, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana,
aperta nel 2004 a Colorno, ha anche festeggiato i 20 anni di attività, da cui
sono usciti oltre 14.000 allievi.
Parma,
11 novembre 2024 – Sono
stati celebrati al Teatro Regio di Parma i 23 nuovi Maestri d’Arte e
Mestieri delle Arti Agrarie, del Gusto e dell’Ospitalità, in un evento
organizzato appositamente da ALMA-La Scuola Internazionale di Cucina
Italiana in concomitanza con il ventennale dalla sua fondazione. Sintesi tra
italianità ed eccellenza formativa a livello internazionale.
Da una
parte quindi c’è stato il MAM, ideato in collaborazione con la
Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, che a cadenza biennale celebra il mondo
artigiano dal 2016. La V edizione ha avuto una doppia premiazione: il 29
settembre a Venezia con l’investitura di 40 Maestri per le Arti Decorative, e
oggi a Parma con i 23 del mondo della gastronomia, selezionati e premiati
proprio da ALMA. I Maestri sono stati suddivisi in tre aree: produzione,
trasformazione e ristorazione. La prima ha visto 8 premiati: Filippo Drago
(grani e cereali, Sicilia), Alberto e Giuseppe Rosso (frutticoltura, Piemonte);
Bruno Sodano (ortaggi e legumi, Campania); Eleonora Noris Cunaccia (botanica ed
erbe officinali, Trentino); Francesco Pellegrino (olivicoltura, Sicilia); Mario
Pojer (viticoltura, Trentino); la famiglia Paternoster (apicoltura, Trentino) e
Pino Spanu (allevamento, Sardegna). Passando alla trasformazione: Dino
Ligorio (pastificio, Puglia); Massimo Cifarelli (arte bianca, Basilicata);
Luigi Biasetto (pasticceria, Veneto); Enzo Coccia (pizzeria, Campania); Luigi
Caccamo (norcineria, Calabria); Sergio Motta (macelleria, Lombardia); Vittorio
Beltrami (arte casearia, Marche); Stefano Guizzetti (gelateria, Emilia-Romagna);
Cristina Quattrone (cioccolateria, Calabria) e Gianni Capovilla (distilleria,
Veneto). Infine la ristorazione: Valeria Piccini (cucina, Toscana);
Peppe Guida (ospitalità, Campania); Gabriele Gorelli (sommellier, Toscana);
Massimo Raugi (sala, Piemonte) e Luca Gargano (miscelazione, Liguria). Durante
la cerimonia, condotta dal noto volto tv Gerry Scotti, sono stati conferiti
anche due premi speciali. La giornalista e scrittrice americana Faith
Willinger si è aggiudicato quello alla carriera, per la «promozione
della cultura enogastronomica italiana»; Ilaria Cappuccini (influencer e
sommelier) con l’ex ciclista professionista Nicola Bagioli e Arianna
Dell’Agostino (ideatori dell’utilizzo in cucina del Lavéc, la pentola in
pietra ollare) hanno invece conquistato il premio Allievo d’Arte e Mestiere
dedicato ai giovani talenti che si sono distinti anche per il valore della
comunicazione. Un evento d’eccezione, quello andato in scena al Regio, organizzato
con il prezioso supporto di Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy,
l’ente che racchiudere le 6 filiere della Parma Food Valley: Parmigiano
Reggiano, Prosciutto di Parma, pasta (Barilla), latte (Parmalat), pomodoro
(Mutti e Rodolfi) e alici (Delicius, Rizzoli e Zarotti). Oltre allo sponsor
tecnico RISO, la media partnership di Eccellenza Italiana e al supporto
creativo dello studio Rampello & Partners. Al termine non poteva mancare
una degustazione delle eccellenze del territorio, firmata da alcuni dei più prestigiosi
Maestri d’Arte e Mestiere delle precedenti edizioni, con il contributo dei
Consorzi di Tutela di tre Dop conosciute in tutto il mondo: Parmigiano
Reggiano, Prosciutto di Parma e Culatello di Zibello.
Ma la
cerimonia è stata anche l’occasione per celebrare i 20 anni di ALMA.
L’illustratore Gianluca Biscalchin ha realizzato un’opera esclusiva dedicata al
ventennale, grazie alla collaborazione con Adecco che ha condiviso i valori
fondanti della Scuola tra inclusione, impegno e passione nella creazione di
questo progetto. Per l’occasione sono stati ribaditi i numeri della Scuola.
Una storia iniziata il 12 gennaio 2004 nella splendida sede della Reggia di
Colorno con 17 allievi e arrivata lo scorso anno a totalizzare 889
studenti (di cui 186 internazionali) spalmati su un’offerta didattica di
oltre 20 corsi. Più in generale sono stati 14.484 di 80 nazionalità
diverse i ragazzi usciti da ALMA in questi vent’anni, sfruttando uno
spazio da 5.200 metri quadrati e una biblioteca di oltre 15mila volumi.
Un prestigio che ha poi trovato riscontro nel
mondo del lavoro (circa il 95% di occupati entro 6 mesi dal diploma),
anche grazie alle 700 strutture partner legate all’ospitalità. E nel periodo
post Covid, la caccia al personale è letteralmente esplosa. Se infatti
nel 2019 il 30,5% degli allievi era già occupato prima della fine del corso,
nel 2023 si è registrato un vero e proprio boom arrivando addirittura
all’81%. Più in generale, le richieste arrivano dall’Italia (84%) con una
predominanza dell’alta ristorazione (36%), seguita da laboratori di pasticceria
(18%) ed hôtellerie
(14%).
Alberto
Figna, presidente di ALMA: «Il ventesimo
anniversario di ALMA celebra una realtà che ha formato migliaia di ambasciatori
del Made in Italy gastronomico nel mondo poggiando sui valori della
convivialità e dell’ospitalità italiana, globalmente riconosciuta. ALMA è nata
per preservare e innovare la nostra tradizione culinaria, grazie a docenti ed
esperti che hanno reso questa scuola un centro d’eccellenza non solo formativo
ma un vero e proprio hub culturale. Il progetto Maestro d’Arte e Mestiere è una
naturale estensione della nostra missione, riconoscendo il talento di chi opera
nella filiera enogastronomica e nelle arti agrarie. Con il MAM rendiamo omaggio
a questi maestri che, grazie al loro prezioso sapere e al legame con la terra e
la cultura gastronomica rappresentano un patrimonio valoriale unico. Essere
nella Food Valley, è una vocazione speciale per ALMA, un luogo dove la cultura
del cibo diventa educazione e futuro. Celebriamo il passato e guardiamo al
futuro, pronti a formare nuove generazioni di professionisti della nostra
cucina, affinché ALMA continui a rappresentare il meglio dell’Italia nel mondo.”
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