Dov'è realmente la Mongolia?
Per quanto banale possa sembrare questa domanda, la risposta non è semplice.
Già oggi la definizione presenta ambiguità: occorre distinguere tra la Mongolia come stato sovrano (fondato nel 1924) e la cosiddetta "Mongolia Interna", oggi parte della Repubblica Popolare Cinese. Storicamente la complessità è ancora maggiore: si susseguirono imperi che si univano e si dividevano, confederazioni, guerre e migrazioni. Soldati e artigiani cambiavano schieramento o venivano catturati, i pastori migravano con le mandrie e la corte reale cambiava sede. Questa mobilità favoriva lo scambio di idee, merci, opere d’arte, culture, religioni e lingue. La mostra racconta questa storia affascinante in quattro capitoli.
Oggi: Megacity Ulaanbaatar
Con la megacity Ulaanbaatar inizia il viaggio nel tempo. I visitatori sono immersi, attraverso proiezioni a tutta parete, nelle vaste steppe e nella vita urbana. Qui si svela un paese pieno di contrasti: metà della popolazione vive a Ulaanbaatar, ma molti restano profondamente legati alle tradizioni nomadi. Dopo il comunismo e l’apertura al mondo negli anni ’90, le giovani generazioni cercano le loro radici. Oggi, la vivace scena artistica urbana commenta questi cambiamenti. Opere di artisti contemporanei come Erdenebayar Monkhor, Baatarzorig Batjargal, Lkhagvadorj Enkhbat e Nomin Zezegmaa affrontano il rapporto tra urbanità e tradizione.
Prossima tappa: Karakorum nel XIII secolo
Nel XIII secolo Gengis Khan e i suoi successori crearono l’impero più grande della storia, dalla Corea all’Ungheria, dalla Siberia al Vietnam sino India del Nord. Non solo una potenza militare, ma anche un sistema amministrativo centralizzato, una rete di comunicazione efficiente e l’integrazione dei migliori talenti. Karakorum, la capitale situata nella valle dell’Orchon, era una città cosmopolita: mercanti, artigiani religioni e lingue convivevano. La mostra rievoca la vita urbana con reperti, manoscritti, beni di lusso e opere religiose.
Nessun commento:
Posta un commento