Il 21 luglio, a Milano, a Palazzo Crivelli
Il nucleo principale del catalogo dell’asta di Arte Moderna e Contemporanea in programma il prossimo 21 luglio nella sede della casa d’aste “Il Ponte”, a Palazzo Crivelli a Milano, è costituito dalla collezione del celebre cronista sportivo, imprenditore e uomo di montagna Rolly Marchi e della moglie Graziella, pittrice onirica e delicata.
Grandi amanti dell'arte e assidui frequentatori di gallerie quali Il Milione, L'Ariete, Marconi e Il Naviglio, scelsero le opere guidati da uno straordinario gusto estetico. Grazie al rapporto privilegiato con artisti quali Dino Buzzati, Renato Guttuso, Lucio Del Pezzo, Valerio Adami, Giosetta Fioroni, Jean-Michel Folon, Carlo Guarienti, Ennio Morlotti, Mario Rossello, Roger Selden, che erano stretti amici di famiglia, acquistarono e scambiarono con essi molti lavori.
Queste i le parole del figlio Paolo Marchi, giornalista e ideatore di Identità Golose: “Mi ha sempre impressionato in mio padre Rolly la capacità di privilegiare i rapporti umani, di amicizia senza mai troppo pesare i pro e i contro di una scelta. Se un artista sciava bene o amava far baldoria era in pole position, uno arido di sentimenti difficilmente finiva sulle pareti di casa. La sua collezione è la testimonianza di mille e mille momenti allegri”.
Milano come punto di comunione per Rolly e Graziella Marchi, Brizzi prima di sposarsi nel 1954, due figli, Paolo e Jacopo. Lui trentino di Lavis, classe 1921; lei di 11 anni più giovane, di una famiglia meneghina che avrebbe vissuto dividendosi tra Cantù e Como. Hanno conosciuto la seconda guerra mondiale, ma anche l’Italia della rinascita. Assieme hanno aperto le porte a una teoria quasi senza fine di persone che per loro erano gli amici ma che per i più erano personaggi incredibili in ogni campo di attività.
“Due caratteri opposti, sovente la formula migliore perché un matrimonio regga anche più di mezzo secolo, nel loro caso fino alla scomparsa di nostro padre il 14 ottobre 2013” - racconta Paolo, uno dei due figli – “Tanto papà amava lo spirito goliardico, avere un pubblico a cui raccontare barzellette e storie di vita e di sport, il bicchiere sempre almeno mezzo pieno, tanto mamma selezionava le parole e le persone, restia a chiedere favori e posti in prima fila. E il bicchiere eternamente mezzo vuoto”.
“Due caratteri opposti, sovente la formula migliore perché un matrimonio regga anche più di mezzo secolo, nel loro caso fino alla scomparsa di nostro padre il 14 ottobre 2013” - racconta Paolo, uno dei due figli – “Tanto papà amava lo spirito goliardico, avere un pubblico a cui raccontare barzellette e storie di vita e di sport, il bicchiere sempre almeno mezzo pieno, tanto mamma selezionava le parole e le persone, restia a chiedere favori e posti in prima fila. E il bicchiere eternamente mezzo vuoto”.
Amanti entrambi dell’arte, ottimo fiuto, Rolly si definiva un decatleta della vita, bravo in tantissime professioni, sciatore (19° nella discesa di Kitzbuhel), alpinista, scrittore, giornalista, fotografo, cantante, assicuratore, creatore di eventi… ma non al punto da decidere di applicarsi a una sola. Graziella invece coltivava il suo talento artistico, la prima personale nel 1969 a Gand in Belgio, presentata da Dino Buzzati. Leccalecca, montagne, barche a vela e navi a motore, animali i soggetti preferiti. Se volessimo condensare le loro vite in un unico momento, questo sarebbe senza dubbio l’avere dato vita al Trofeo Topolino di sci nel 1957, lo sci come trampolino per vivere il mondo dopo avere conosciuto Walt Disney in America. Lo hanno vinto i più grandi sciatori al mondo quando ancora erano ragazzi. Amavano infatti dare opportunità ai giovani talenti di esprimersi, troppo facile applaudire chi è stato già riconosciuto da tutti come bravo in questo o quel campo. Al suo funerale, Rolly ha voluto fosse eseguita Yesterday dei Beatles perché solo la morte gli aveva impedito di creare nuovi momenti futuri.
52 le opere in vendita appartenenti a questa straordinaria collezione privata tra le quali spiccano capolavori di Mario Sironi, Pietro Consagra, Lucio del Pezzo, Mario Radice, Valerio Adami, Aldo Galli, Dino Buzzati e molti altri (Da questo link è possibile vedere tutte le opere in vendita: https://www.ponteonline.com/en/auctions/lot-list/481).
L'asta di Arte Moderna e Contemporanea sarà online grazie all'attivazione della nuova piattaforma IlPonteLive ed alla promozione del catalogo sui canali di vendita internazionali e darà la possibilità al vastissimo pubblico di operatori e collezionisti di partecipare a distanza.
L'asta di Arte Moderna e Contemporanea sarà online grazie all'attivazione della nuova piattaforma IlPonteLive ed alla promozione del catalogo sui canali di vendita internazionali e darà la possibilità al vastissimo pubblico di operatori e collezionisti di partecipare a distanza.
In catalogo, sulla scia del crescente interesse per le opere su carta, anche una sezione dedicata ad importanti grafiche e multipli di artisti internazionali tra i quali: Christo, Sol LeWitt, Andy Warhol, Joseph Beuys con "Capri-Batterie" 1985 (stima d'asta € 7.000–9.000), Pablo Picasso, Lucio Fontana, due opere di Tancredi, Joan Mirò, Hans Hartung, Sonia Delaunay, Man Ray, Marino Marini, Alberto Burri, Henry Moore, Hans Arp e Lynn Chadwick.
Il Novecento è ben rappresentato da uno storico olio su tavola di Enrico Prampolini, disegni di Mario Sironi ed opere di Piero Marussig, Giorgio de Chirico, Ottone Rosai, un rarissimo bronzo di Mino Rosso del 1932 (stima d'asta € 12.000-18.000) e un'opera storica di Armando Pizzinato del 1947.
Tra i principali autori dell'astrattismo si ritrovano Mario Radice con un'opera del 1940, Mauro Reggiani,Carla Badiali e Atanasio Soldati accanto ai maestri della Pop Art quali Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa, Giosetta Fioroni e Franco Angeli con un'opera di oltre tre metri.
In evidenza, inoltre, un nucleo di opere di artisti cinesi: Hsiao Chin, Hsia Yan, Li Yuan Chia, Ho Kan,Kuniyoshi Kaneko, Yayoi Kusama, e nomi di grande richiamo per il mercato latino americano quali Roberto Matta con "Senza titolo" un olio su tela del 1960 circa (stima d'asta € 35.000–45.000), Rodolfo Nieto, Augustin Cardenas.
Immancabili Mimmo Rotella con il décollage su tela "Cosmico" 1955 (stima d'asta € 18.000–25.000), Alighiero Boetti con "Inaspettatamente", un ricamo del 1987 (stima d'asta € 15.000– 25.000), due opere di Tancredi, Mario Merz, Ennio Morlotti, Valerio Adami con "La tenda", un olio su tela del 1965 (stima d'asta € 10.000-12.000), Irma Blank con "Radical Writings" 1990 (stima d'asta € 8.000-12.000), Emilio Scanavino con una tela di grandi dimensioni, Gianni Dova con un grande olio del 1961 (stima d'asta € 7.000–9.000), Lucio Del Pezzo con un pezzo storico, "Grande Casellario" del 1965 (stima d'asta € 7000–9.000), Giorgio Cavallon, Pierre Alechinsky, una tecnica mista su carta di Wols (stima d'asta € 8.000–12.000) e una carta di Hans Hartung del 1961 (stima d'asta € 15.000-20.000) e infine Schumacher con un'opera del 1959.
La scultura si riconferma protagonista con opere di Pietro Consagra, Umberto Mastroianni, Gio’ Pomodoro, Lothar Fischer, Igor Mitoraj, Fausto Melotti, Max Ernst e Matteo Pugliese.
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