Con opere di
Alessandra Baldoni, Marianne Bjørnmyr, Joan Fontcuberta,
Dacia Manto, Paola Mattioli, Occhiomagico,
Edoardo Romagnoli, Pio Tarantini e Yorgos Yatromanolakis
CASA MUSEO BOSCHI DI STEFANO
Via Giorgio Jan 15, Milano
18 settembre – 31 ottobre 2020
Ingresso libero
Opening: giovedì 17 settembre dalle 18.30
Orari di apertura
da martedì a domenica 10.00-18.00
Informazioni al pubblico | info@redlabgallery.com
Nove autori, sei italiani e tre stranieri, per trenta opere fra fotografie, video e installazioni
che svelano differenti modi di riflettere sulle figurazioni magiche e
poetiche attraverso cui l’uomo, lui stesso prodotto dell’universo, si
rivolge e interpreta le stelle.
Il Comune di Milano accoglie e sostiene con entusiasmo dal 18 settembre al 31 ottobre 2020 alla Casa Museo Boschi Di Stefano di via Giorgio Jan 15 il progetto espositivo “Orientarsi con le stelle”, nato da un’idea di Red Lab Gallery e Alessia Locatelli e curato da Gigliola Foschi e Lucia Pezzulla.
La mostra, che vuole essere un segnale forte da parte del Comune di Milano della volontà di far ripartire la cultura in città dopo l’emergenza Covid-19, presenta i lavori di nove fotografi: Alessandra
Baldoni, Marianne Bjørnmyr, Joan Fontcuberta, Dacia Manto, Paola
Mattioli, Occhiomagico (Giancarlo Maiocchi), Edoardo Romagnoli, Pio
Tarantini e Yorgos Yatromanolakis. .
L’esposizione è anche l’occasione per presentare il primo catalogo d’autore di Red Lab Editore, arricchito da una copertina illustrata con un’opera inedita di Dacia Manto e da alcuni testi di Antonio Prete, narratore e poeta, autore della recente raccolta di poesie “Tutto è sempre ora” (Einaudi, Torino 2019).
LA MOSTRA
“Orientarsi con le stelle” è il naturale proseguimento dell’omonima rubrica online di fotografia, arte e cultura ideata da Red Lab Gallery e condotta da Alessia Locatelli,
direttore artistico dell’Archivio Cattaneo e della Biennale di
Fotografia Femminile di Mantova, che durante tutto il periodo di lockdown
ha dialogato virtualmente con fotografi e figure significative del
mondo della cultura e della fotografia, per scoprire il loro rapporto
segreto con lo spazio stellare e la natura.
Gigliola Foschi: “La
mostra vuole anche offrire uno spunto di riflessione affinché la
pandemia che ci ha coinvolto sia occasione per ripensare il nostro
rapporto con la natura. Una natura sempre più tradita e di conseguenza
costretta a rivoltarsi contro l’essere umano, incapace di proporre uno
sviluppo rispettoso dei suoi ritmi.”
Osservare
le stelle significa guardare al cielo per avere una guida nei momenti
di difficoltà, ma anche per imparare ad avere un maggior rispetto della
Natura che determina la vita di tutti noi sulla terra.
I nove autori coinvolti inducono l’uomo, con visioni differenti ma tutte intensamente poetiche, a comprendere meglio il mondo che lo circonda, il visibile e l’insondabile:
- Alessandra Baldoni propone un dittico e un trittico della serie Atlas. Cartografie del silenzio (2019),
immagini essenziali ed evocative che s’impongono allo sguardo per la
loro forza magica e perturbante: inviti a ritrovare percorsi interiori,
corrispondenze tra Uomo, Arte e Natura;
- La norvegese Marianne Bjørnmyr con First Indicative Object
(2020) presenta due mappamondi privi di informazioni geografiche
illuminati da raggi luminosi orientati in modo diverso: immagini senza
tempo, quasi metafisiche;
- Il catalano Joan Fontcuberta con il video Milagros & Co. (Miracoli
& Co., 2002) mette in gioco con humor la veridicità della
fotografia sfidando la fiducia dello spettatore fino a provocare in lui
un dubbio critico;
- Dacia Manto con Humus Siderale
(2020) propone una serie di opere realizzate appositamente per la
mostra, dove immagina e fa rivivere il verde che si apriva di fronte
alla Casa Boschi Di Stefano quando venne costruita tra 1929 e il 1931.
In una sua istallazione i disegni della natura si trasformano in mappe
ramificate illuminate da piccole luci simili alle stelle che compongono
una costellazione;
- Paola Mattioli presenta la serie Eclissi
(1999), incontro magico fra cosmo ed essere umano durante un’eclissi di
sole a Sant’Anna di Stazzema. Il pergolato sotto il quale l’autrice si
trovava crea, moltiplica e proietta su una tovaglietta decine di piccole
eclissi: alla fotografa il compito di accoglierne la magia, per una
fotografia evocativa che ci ricorda l’imprescindibile legame tra Uomo e
Natura;
- Occhiomagico (Giancarlo Maiocchi) con il ciclo L’Ora Sospesa
(2006-2009) presenta un lavoro dove il paesaggio diventa il soggetto
principale, la natura riacquista un’intensità quasi arcaica, religiosa e
mitica, mentre i luoghi perdono le loro connotazioni geografiche e
temporali diventando spazi di silenzio e meditazione;
- Edoardo Romagnoli in La luna nel paesaggio
(2006-2020) sembra trascinare magicamente sulla terra l’astro lunare,
quasi fosse un dardo luminoso che squarcia la superficie terrestre e
ondeggia sopra i campi immersi nell’oscurità;
- Pio Tarantini con Cosgomonie (2010-2015)
riflette sul senso del nostro esistere tra le cose con teatrini
fiabeschi creati per immergere lo spettatore in spazi e tempi sospesi e
surreali;
- Il greco Yorgos Yatromanolakis con la recente serie The Splitting of the Chrysalis and the Slow Unfolding of the Wings (2014-2018)
indaga, a partire dal ciclo della vita di una farfalla, i misteri e le
metamorfosi della natura creando un intimo legame tra fotografia e
poesia, tra emozioni e paesaggio.
La mostra “Orientarsi con le stelle” - organizzata al terzo piano di Casa Museo Boschi di Stefano,
in uno spazio che il Municipio 3 gestisce in accordo con la direzione
del museo - integra una delle più belle collezioni d’arte moderna della
città con le opere di nove fotografi contemporanei.
Red Lab Gallery
è un laboratorio di sperimentazione, pensato per promuovere la cultura
delle immagini ma aperto a contaminazioni e narrazioni di diverso tipo.
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