Il festival è salvo. Le nuove misure anti Covid
adottate dal Governo monegasco hanno obbligato il festival ad apportare alcune
modifiche al fine di consentirne lo svolgimento nel pieno rispetto della
normativa vigente. L’inaugurazione è slittata da giovedì 11 a domenica 14
marzo ore 14.30 e la programmazione è concentrata nei successivi 4 weekend
con spettacoli nelle ore mattutine e pomeridiane anziché serali.
“Per chi? Per cosa? Venite ad ascoltare brani
che non avrete facilmente la possibilità di apprezzare, musiche di tutte le
epoche, eventi originali nei luoghi più vari. Il Printemps des Arts è un
festival nato per il piacere dell’ascolto, capace di arricchire di ricordi
felici che durano a lungo. Con un programma caratterizzato da grandi artisti o
ancora non pienamente affermati e orchestre di prestigio, offre una
programmazione internazionale”.
Parole di Marc Monnet, direttore del Festival
Printemps des Arts che si terrà dal 14 marzo all’11 aprile 2021.
Dopo la sofferta decisione che ha portato ad
annullare l’edizione 2020 a causa della pandemia, Marc Monnet si augura che il
prossimo festival possa svolgersi in presenza e di ritrovare gli artisti e il
pubblico per la sua ultima edizione alla guida del festival monegasco, prima di
consacrarsi pienamente alla composizione. Monnet, infatti, dopo 19 anni alla
direzione della manifestazione monegasca, lascerà l’incarico di direttore e
Bruno Mantovani, compositore e direttore d’orchestra, gli succederà come
direttore artistico a partire dall’edizione 2022.
Quest’anno al Printemps des Arts la creazione
ha un posto d’onore con quattro nuove opere commissionate dal Printemps des
Arts. La parole va ai compositori con la propria singolarità e i propri mondi
sonori. Sebastian Rivas immagina una creazione “Snow on her lips…” per una
performer, tre pupazzi e quattro musicisti, a cui si aggiungono oggetti
elettronici e proiezioni (20 marzo); Frédéric
Durieux scrive il suo secondo quartetto d’archi “Diario Ellittico” (28 marzo); Gérard Pesson – quest’anno compositore en résidence -
si lascia sedurre dalle sonorità inedite de l’accordéon a cui consacra un
concerto “Chante en morse durable” (3
aprile); Marco Stroppa propone “6 études paradoxales” per pianoforte (4 aprile).
Il doppio concerto inaugurale
del 14 marzo alle 14.30 al Museo
Oceanografico e alle 16.00 all’Auditorium Rainier III è consacrato alla “Scuola
di Vienna”. I solisti dell’Ensemble Intercontemporain,
specialista di musica moderna e contemporanea, proporranno pezzi intimi di
musica da camera di Schönberg, Berg e Webern e, per il secondo appuntamento, la
stessa formazione, questa volta al completo, con il pianista Hidéki Nagano e la direzione di Matthias Pintscher,
accosterà le musiche di Schönberg e Berg a quelle di Franz Liszt e Johann
Strauss.
Il 21 marzo all’Opéra Garnier il prodigioso
pianista francese Bertrand Chamayou ritorna a Liszt per una maratona singolare
che riunisce l’integrale dei tre volumi degli “Anni di pellegrinaggio”, diari
di viaggio delle fughe amorose in Svizzera e in Italia con la contessa Marie d’Agoult.
Tedi Papavrami è l’interprete ideale di
un’opera commovente e profonda (“Concerto per violino”) che Berg scrisse in
memoria di una giovane amica prematuramente scomparsa, cui fa eco l’emozione
straziante di “Pelléas et Mélisande” (1905) di Schönberg. Il solista è accompagnato
dall’ Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo diretta da Kazuki Yamada (27
marzo).
La musica francese tra la fine del XIX e
l’inizio del XX secolo è protagonista del concerto del 4 aprile con pagine
pianistiche liriche e poco eseguite ispirate alla natura affidate ad Aline
Piboule
L’appuntamento del 5 aprile è un omaggio alla
dimensione ludica con lo spettacolo “Bibilolo”. Marc Monnet ne firma le musiche
e Arno Fabre la messa in scena giocando con gli oggetti del mondo dell’infanzia.
Il 3 aprile torna la scuola di Vienna con Berg e Schönberg e la prima assoluta
di Gérard Pesson nell’interpretazione dell’Ensemble Les Siècles e dei solisti
Kit Armstrong (pianoforte), Renaud Capuçon (violino) e Vincent Lhermet (accordéon).
Il festival prosegue poi con tre recital
dedicati alla musica barocca per clavicembalo affidata ai grandi interpreti Pierre
Hantaï (5 aprile), Andreas Staier e Olivier Baumont (10 aprile).
L’edizione 2021 si conclude l’11 aprile con dei
pezzi per pianoforte ed orchestra di Franz Liszt raramente eseguiti e, per
l’occasione, interpretati dal pianista ceco Ivo Kahánek, che ha vinto nel 2004
il prestigioso Concorso Internazionale di musica della Primavera di Praga, e
dal giovane e talentuoso direttore ungherese Gergely Madaras alla guida dell’Orchestre
Philharmonique de Monte-Carlo.
Il Printemps des Arts cura la dimensione
didattica e divulgativa organizzando tre masterclass in pianoforte (Bertrand
Chamayou), clavicembalo (Andreas Staier) e accordeon (Vincent Lhermet) e, a
preludio dei concerti, presentazioni sui compositori e sulle opere e incontri
con gli artisti.
Sale da concerto e luoghi non convenzionali
ospiteranno gli appuntamenti dell’edizione 2021, dall’Auditorium Rainier III
all’Opera, dal Grimaldi Forum al Tunnel Riva, dal Museo Oceanografico alla
Società nautica di Monaco, dalla Salle Empire dell’ Hôtel de Paris al Théâtre
des Variétés.
La cartella stampa dell’edizione 2021 in
Flipping
book
Modalità di prenotazione e di acquisto dei
biglietti:
Il prezzo dei
biglietti è di 15 euro (ad eccezione di quello inaugurale); biglietti di 10
euro per giovani fino ai 25 anni, entrata gratuita per i bambini fino ai 12
anni. Per gruppi biglietti ridotti.
FESTIVAL PRINTEMPS DES ARTS DE MONTE-CARLO
12 avenue d’Ostende
MC 98000 Monaco, tel +377 97983290 ; info@printempsdesarts.mc;
https://www.printempsdesarts.mc/
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