MONTEFALCO (PERUGIA) - L’indicazione territoriale “Umbria” arriva in etichetta. L’assemblea dei soci del Consorzio
Tutela Vini Montefalco approva la modifica
dei disciplinari delle DOC Montefalco e DOCG Montefalco Sagrantino che
introduce la possibilità da parte dei produttori di
inserire l’indicazione geografica
regionale. L’obiettivo di questa importante novità è quello di valorizzare e comunicare il territorio
nella sua interezza, nonché di rafforzare la collaborazione tra i vari
territori soprattutto sul terreno della promozione
del settore vitivinicolo. È un chiaro
segnale di apertura e unità senza dubbio positivo e significativo,
che ha trovato l’unanimità di tutte le aziende socie del Consorzio Tutela Vini
Montefalco, che presto verrà introdotta anche nel disciplinare della DOC
Spoleto, e al quale stanno lavorando parallelamente anche altri Consorzi della
regione. Le due DOCG dell’Umbria hanno già avuto approvazione delle modifiche
al disciplinare dalle rispettive assemblee: oltre al Consorzio Tutela Vini
Montefalco, infatti, anche il Consorzio di
Tutela Vini di Torgiano ha seguito lo stesso iter.
Le
cantine avranno dunque la possibilità di inserire
in etichetta la dicitura “Umbria”, in aggiunta alle altre informazioni previste
dai disciplinari, così da promuovere il territorio regionale già a partire
dall’uscita del vino sul mercato, fornendo una importante informazione sulla provenienza geografica dei vini e
rafforzando, soprattutto nei confronti del mercato estero e dei consumatori
internazionali, l’identificazione con una
delle regioni italiane più amate dai turisti stranieri nonché dagli italiani
stessi.
"Si
tratta di una tappa importante nel processo di valorizzazione e comunicazione
del territorio umbro nella sua interezza - afferma il presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, Filippo
Antonelli -. L’inserimento in
etichetta dell'indicazione territoriale "Umbria" lega ancora di più i
vini al territorio di provenienza, rappresentando un valore aggiunto in termini
di autenticità e di identificazione con un’area di grande attrattiva da un
punto di turistico e di grande suggestione da un punto di vista storico e
culturale, con ricadute anche sotto l’aspetto commerciale. La modifica ai
disciplinari è un passo importante verso una coralità di azioni congiunte dei
Consorzi della regione, così come è importante l'unanimità espressa dai nostri
soci sulla decisione, che sottolinea una visione del percorso condivisa da
tutte le realtà produttive".
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