Al prossimo Vinitaly primi assaggi del Conegliano
Prosecco Superiore Docg “Brut Nature” Sui Lieviti che sarà in vendita a giugno
inoltrato. Un vino della tradizione che unisce i segreti tramandati dal nonno
Osvaldo con le più moderne conoscenze enoiche
San Pietro di Feletto, 3 marzo 2022_Degustazione in esclusiva,
solo per il prossimo Vinitaly (dal 10 al 13 aprile 2022), del nuovo
Prosecco “Col Fondo” della tenuta Le Manzane. Allo stand della cantina
di San Pietro di Feletto (TV), Ernesto Balbinot con la moglie Silvana e i
figli Marco e Anna proporranno in anteprima le prove di rifermentazione
della vendemmia 2020, mentre lo spumante, che si chiamerà Springo Green,
un Conegliano Prosecco Superiore Docg “Brut Nature” Sui Lieviti,
prodotto con le uve del 2021, sarà disponibile a giugno
inoltrato.
Sostenibile, con un basso residuo zuccherino, è la
prima versione delle bollicine nate tra le Colline di Conegliano Valdobbiadene,
oggi Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Il nuovo spumante racchiude
nel calice i segreti tramandati da Osvaldo Balbinot, papà di
Ernesto e nonno di Marco e Anna.
«Mi ricordo - esordisce Ernesto Balbinot,
titolare della cantina Le Manzane - quando da ragazzino, con papà Osvaldo e
con l’unico collaboratore Bruno, facevamo le prime imbottigliate di prosecco,
allora ancora Doc, un prodotto leggermente amabile che aveva fermentato
parzialmente sulle bucce assumendo un colore giallo oro. Le bottiglie erano
chiuse esclusivamente con il tappo a corona ed anonime. Venivano imbottigliate
in luna calante, in giornate assolate dopo Pasqua e riposte una ad una in un luogo
angusto, buio e basso sotto il piano di carico dove la temperatura si pensava fosse
più costante. Le prime venivano assaggiate dopo un mese per capire se e come il
vino stava rifermentando e poi, dopo tre mesi circa, le bottiglie rivedevano
finalmente la luce. Venivano confezionate con una etichetta spartana ed una
piccola capsula e messe in vendita. Il risultato era un prosecco frizzante,
fresco che andava scaraffato per preservarne la limpidezza in quanto presentava
nel fondo della bottiglia un sedimento composto dai lieviti. Questi erano i
primi passi verso le spumantizzazioni che caratterizzano oggi il Conegliano
Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore».
«Stiamo cercando di ricreare questa atmosfera con
lo Springo Green - continua Ernesto Balbinot -, un ritorno al passato, ma con
le conoscenze enoiche di oggi. Una versione sostenibile del nostro Prosecco Superiore,
la più integra possibile, ma sicuramente non la più semplice da ottenere. Al
Vinitaly porteremo alcune tesi dell’annata 2020 dove il degustatore
potrà cogliere le piccole sfumature di profumo e di sapore dovute alle diverse
temperature di rifermentazione e ai diversi tipi di chiusura. Abbiamo scelto,
per questa tipologia, la bottiglia classica color verde scuro per
preservare il più a lungo possibile il prodotto. La stessa verrà incartata con
una velina come i due fratelli maggiori Springo Bronze e Springo Blu, ma
ci sarà la novità del cartone che sarà davvero fuori dagli schemi e che
sveleremo solo al prossimo Vinitaly».
Saranno poco più di 4 mila le bottiglie
di Springo Green prodotte. Le uve provengono da un vigneto, condotto
secondo i criteri di sostenibilità SQNPI nel borgo di San Michele,
una frazione del Comune di San Pietro di Feletto dove ha sede l’azienda, un
vigneto con terreno rossastro, ricco di ferro, dalle caratteristiche uniche che
si traduce nel bicchiere con profumi floreali e delicati. Le uve sono state
raccolte a settembre inoltrato in leggera surmaturazione per dare
spessore ed intensità al prodotto stesso.
«Essendo un Prosecco Superiore molto secco -
conclude Ernesto Balbinot - si abbinerà in maniera stupenda con cruditè di pesce
e tartare di carne, ma permettetemi, vista la veste e la velatura che avrà il
prodotto versato, potrà anche essere un’apertura intrigante per i vostri
momenti più belli».
La cantina Le Manzane si trova a San Pietro di Feletto,
a metà strada tra le Dolomiti e Venezia, nella fascia collinare della
provincia di Treviso, nel cuore delle Colline del Prosecco Superiore,
proclamate il 7 luglio 2019 Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. L’azienda,
a conduzione familiare, è fortemente radicata nel territorio trevigiano come
produttrice da quasi 40 anni. La cantina, tra le più dinamiche e interessanti
nel panorama enologico del Conegliano Valdobbiadene, distribuisce sia in
Italia che all’estero raggiungendo 36 Paesi.
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