L’Ecomuseo delle Acque ha avviato una campagna di raccolta fondi a favore del Parco delle rose di Artegna. Di proprietà di Eleonora Garlant e Valentino Fabiani, il parco ospita una straordinaria collezione di rose antiche, classiche e inglesi, botaniche e rampicanti: è uno dei più importanti roseti amatoriali a livello europeo, visitato negli anni da migliaia di comitive provenienti da tutta Italia e dall’estero. L’impianto riprende in chiave spontanea e originale l’assetto dei piccoli cottage garden inglesi e dei giardini monastici francesi: le rose fanno da siepe a spazi adibiti a orto, in cui prosperano, regolarmente disposti in solchi, ortaggi e piante aromatiche.
Eleonora e Valentino sono ormai avanti con gli anni, impossibilitati a svolgere le mansioni più faticose di cura e gestione del roseto, che rischia di chiudere per sempre. I fondi richiesti, tramite crowdfunding su ideaginger.it, serviranno a finanziare uno stage formativo per un giovane appassionato di botanica che affiancherà i proprietari durante i lavori più impegnativi di cura e gestione del roseto. In questo modo Eleonora e Valentino potranno trasmettere le loro conoscenze ed esperienze al giovane praticante e godersi il meritato riposo. Alla campagna hanno aderito il Comune di Artegna, la Cooperativa agricola di consumo di Artegna, la Società di produzione Videomante che affiancheranno l’Ecomuseo nella realizzazione di eventi e iniziative a favore dei tanti sostenitori che vorranno garantire un futuro al Parco delle rose.
Venticinque anni fa ad Artegna Valentino ha regalato a Eleonora trenta piante di rose di varietà antiche per festeggiare l'anniversario di matrimonio. Da 30 le piante sono diventate 1600, in uno spazio verde di circa 9.000 metri quadrati che i coniugi Garlant-Fabiani hanno sempre curato con passione, aprendolo al pubblico tra maggio e giugno. Durante il periodo di fioritura è un susseguirsi di viali straripanti di rose variopinte. Anche la scelta dei colori è molto accurata, per gruppi e tipi di rose oppure per tonalità, sottolineata ed esaltata da una fitta schiera di piante erbacee da fiore. La storia del roseto è stata raccontata in chiave romanzata nel libro "Sulle tracce di una rosa perduta" di Andrea Di Robilant e nel documentario "La rosa di Valentino" di Pier Paolo Giarolo.
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