Anche in questa edizione di Stasera al Museo le sale della Casa Museo e il cortile di Palazzo Bagatti Valsecchi risuoneranno di musica per esprimere, attraverso note e suoni, le infinite dimensioni del Tempo.
I concerti si apriranno il 3 maggio con Parole e Musica, una toccante esibizione di voce e pianoforte di Giovanni Caccamo, giovane cantautore italiano scoperto da Franco Battiato, divenuto noto per aver vinto tra le nuove proposte il Festival di Sanremo 2015 con il brano Ritornerò da te.
Il 12 maggio un grande imperdibile appuntamento che animerà il cortile di Palazzo Bagatti Valsecchi, quello con Paola Turci che attraverso la sua eleganza e raffinatezza ci condurrà nel suo mondo, fatto di canzoni che raccontano il suo punto di vista sul nostro tempo e su tematiche a lei care che coinvolgono la nostra dimensione di uomini e donne che, come ricorda in una sua celebre canzone, “siamo fiamme in mezzo al vento, fragili ma sempre in verticale”.
Il 25 settembre debutterà in Museo Matteo Ferrari con il concerto Maramao. Canzoni tra le Guerre, un tuffo nel passato tra le più belle melodie composte tra il 1915 e il 1945 che Matteo interpreterà accompagnato al pianoforte da Simone Cappello.
Il 13 novembre andrà in scena Tempo, Musica e Parole. Arioso Furioso Trio, una riflessione sull’essenza e i significati della musica attraverso brani di autori da Giacomo Leopardi a Fortunato Depero recitati da Fosca Leoni, in alternanza e sapientemente accostati a quelli suonati dall’Arioso Furioso Trio.
Il 20 novembre sarà la volta di Giuseppe Anastasi, storico autore di grandi interpreti della canzone italiana, che emozionerà il pubblico con la sua esibizione di voce e pianoforte dal titolo Il tempo che verrà.
L’11 dicembre è in programma il concerto di musica e parole Franz Schubert incontra Simone Weil, dove l’esibizione del Trio Michelangeli, composto da Riccardo Gagliardi, pianoforte, Luke Hsu, violino e Alessandra Doninelli, violoncello, accompagnerà i testi originali della filosofa Simone Weil, recitati da Marina Occhionero.
Il 31 dicembre, infine, Libiamo ne’ Lieti Calici, in collaborazione con OttavaNota, darà vita ad un concerto che celebra l'eleganza e l'emozione del canto lirico italiano, presentando le giovani promesse dell'Accademia Cantoalato. Un viaggio emozionale attraverso le più affascinanti arie di Rossini, Verdi, Puccini e Donizetti, dove la bellezza delle parole si fonde con la potenza delle voci, creando un'armonia senza tempo.
La rassegna gode del sostegno di Regione Lombardia e del patrocinio del Comune di Milano, istituzioni a fianco del Museo Bagatti Valsecchi per promuovere la cultura.
Il Museo è grato ad ALTEMASI, M&G, MIHUB e SCAVIA, sponsor che hanno creduto nel progetto sostenendolo.
Tutti i visitatori durante gli eventi verranno omaggiati dell’acqua VALVERDE, sponsor tecnico di Stasera al Museo.
Si ringrazia l’Accademia IUAD, insieme ai suoi studenti del primo anno in Comunicazione, per aver collaborato all’ideazione e alla realizzazione dell’identità grafica della terza edizione di Stasera al Museo.
Inoltre con l’avvio della nuova stagione di Stasera al Museo il pubblico sarà accolto con una grande novità: la collaborazione che il Museo Bagatti Valsecchi ha avviato con lo stilista Gianluca Saitto che, dopo aver studiato i diversi elementi presenti sulle tappezzerie che ornano le sale, ne ha tratto ispirazione per creare le nuove divise sviluppate su misura per il personale di accoglienza del Museo.
Completi uomo e donna che coniugano sartorialità e ricerca di tagli geometrici: lo scollo della giacca donna ripercorre il motivo del disegno neorinascimentale della tappezzeria, creando un effetto sagomato, mentre la versione uomo evoca lo stesso motivo, ma generando l’opposto in un gioco di pieno e vuoto, il tutto sottolineato dall’inserimento del piping color oro che percorre i bordi e fa emergere ancor di più gli innovativi scolli, e tagli. Anche i bottoni in metallo sono laserati e traggono ispirazione dalla tappezzeria del Museo.
La vera sorpresa risiede nella fodera stampata, che trae ispirazione dal grande globo delle costellazioni, un manufatto cinquecentesco di grande fascino esposto nella biblioteca antica. Il risultato è stato creare una fodera unica e suggestiva, un elemento di fascino storico legato alla modernità delle divise.
A completare la divisa, la camicia in popeline di cotone con il collo alla coreana che aggiunge un tocco raffinato alla mise complessiva.
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