Il
presidente di Veronafiere, Maurizio Danese: «Ampliamo i confronti zootecnici,
consapevoli che l’allevamento è chiamato alla sfida del miglioramento genetico,
del benessere animale e della sostenibilità economica e ambientale». Il
presidente dell’Associazione italiana allevatori, Roberto Nocentini: «Sarà un
evento di prestigio per Fieragricola e per una delle più importanti razze da
carne d’Europa e la concomitanza di Eurocarne consentirà di creare un dialogo
molto utile fra i produttori e la filiera delle carni
bovine»
Verona,
9 ottobre 2017.
«Abbiamo siglato un accordo con Veronafiere per organizzare durante la prossima
edizione di Fieragricola il concorso europeo della razza Limousine e siamo già
al lavoro per coinvolgere allevatori italiani e internazionali. Sarà un evento
di prestigio per Fieragricola e per una delle più importanti razze da carne
d’Europa e la concomitanza di Eurocarne consentirà di creare un dialogo molto
utile fra i produttori e la filiera delle carni bovine».
L’annuncio
della collaborazione lo dà direttamente Roberto Nocentini, presidente di
Anacli, l’Associazione nazionale degli allevatori di Charolaise e Limousine, e
numero uno anche dell’Associazione italiana allevatori. Aia ed il Sistema
allevatori da diversi anni partecipano come espositori istituzionali anche con
Veronafiere nei circuiti di Fieragricola, Eurocarne e Fieracavalli, con
l’obiettivo di promuovere i libri genealogici degli animali da reddito allevati
e di divulgare l’attività allevatoriale.
«Già
con la precedente edizione di Fieragricola avevamo creato le condizioni per un
rilancio della zootecnia all’interno di una manifestazione internazionale,
specializzata e convintamente trasversale in chiave di offerta – commenta il
presidente di Veronafiere, Maurizio
Danese –. Con la 113ª Fieragricola, in programma a Verona dal 31 gennaio al
3 febbraio prossimi, ampliamo la sezione dei confronti zootecnici, affiancando
ai tradizionali appuntamenti dello European Open Holstein Show e della mostra
nazionale della razza Bruna, dedicati ai capi da latte, ora anche il concorso
europeo della Limousine, consapevoli che l’allevamento è chiamato alla sfida del
miglioramento genetico, del benessere animale e della sostenibilità economica e
ambientale».
«In
pochissimi anni è diventata la seconda razza a livello nazionale – prosegue
Nocentini – e si sta espandendo sempre di più, si trova in tutto il Paese e ha
grandi doti di rusticità e di facilità al parto, che ne consentono l’adattamento
in tutti i climi, una bassa richiesta di cura, ma allo stesso tempo una grande
docilità e una qualità della carne che, accompagnata alla resa elevata della
carcassa, trova il gradimento sia dei consumatori che dei
macellai».
I
numeri.
La crescita della Limousine in Italia è stata costante. Secondo i dati del Libro
genealogico della razza, nel 2005 erano 337 gli allevamenti controllati per un
totale di 1.286 capi.
Nel
2016 si è passati a 1.685 allevamenti e oltre 64.150 capi controllati. La razza
è presente in quasi tutta Italia, con una concentrazione storica sull'Appennino
tosco emiliano, al confine fra Lombardia e Piemonte e, grazie a uno sviluppo
marcato negli anni più recenti, anche in Sardegna e in
Sicilia.
Le
prime province per allevamenti controllati sono: Palermo, Sassari, Ragusa,
Forlì, Potenza, Roma, Grosseto, Nuoro, Enna, Viterbo,
Firenze.
«L’obiettivo
futuro è quello di sostenere la linea vacca-vitello – afferma Nocentini – perché
sempre di più il consumatore cerca carne Made in Italy di qualità e non basta
che l’animale sia allevato, ma è richiesto che sia anche nato in Italia. Con
queste finalità il sistema Aia e Coldiretti stanno creando un progetto molto
importante per il Sud Italia, per favorire i ristalli
nazionali».
Servizio
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Fieragricola
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113th International Agricultural Technologies Show
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