Rimarrà
aperta una
settimana
oltre la data
prevista
l'esposizione
delle nove
grandi opere
dell'artista
tedesco,
vissuto nel
diciottesimo
secolo,
raffiguranti i
porti pugliesi
del Regno di
Napoli,
conservate
nelle
collezioni
della Reggia
di Caserta, la
residenza
reale più
grande al
mondo, diretta
da Mauro
Felicori
accolte nella
Sala
Ennagonale
dell’antico
maniero
salentino.
Sino al 12 novembre la Sala Ennagonale del Castello di Gallipoli, in provincia di Lecce, ospiterà la mostra "I porti del Re", nove grandi opere dell'artista tedesco Jacob Philipp Hackert (1737-1807),
raffiguranti altrettanti porti pugliesi (Gallipoli, Barletta,
Bisceglie, Brindisi, Manfredonia, Monopoli, Otranto, Taranto e Trani)
del Regno di Napoli. Per venire incontro alle numerose richieste e pote r
ospitare le molte scolaresche di tutta la provincia che stanno ancora
prenotando la visita, è stata prorogata di una settimana, infatti,
l'apertura della mostra a cura di Luigi Orione Amato e Raffaela Zizzari, prodotta dal Castello, gestito dal 2014 dall’Agenzia di Comunicazione Orione di Maglie, in collaborazione con la Reggia di Caserta e il Comune di Gallipoli. Un pubblico
sempre
crescente di
appassionati,
amanti
dell'arte e
curiosi
- in
considerevole
aumento
rispetto all'estate
2016 (su
ottobre il 20%
in più
rispetto a un
anno fa)
- ha potuto
apprezzare le
sale e
le terrazze
del Castello,
godendo
anche del
nuovo bar
51Nodi,
partecipando
alle numerose
attività
collaterali
organizzate (concerti,
presentazioni,
visite guidate
in costume) ma
soprattutto
ammirando le
nove grandi
opere
realizzate su
commissione di
Re
Ferdinando IV
di Borbone che
nella
primavera del
1788 incaricò
il pittore
ufficiale di
corte di
ritrarre in
dipinti e
disegni tutti
i porti
pugliesi. I
visitatori
italiani e
stranieri sono
rimasti
colpiti
soprattutto
dall'allestimento
che
ha portato le
tele
nella
Sala
ennagonale,
gioiello
rarissimo e
unico esempio
di
architettura
militare di
tale forma e
dimensione. I
visitatori,
inoltre, sino
al
12 novembre
approderanno
nel
"Porto
animato" a
cura di
Openlabcompany,
potranno
apprezzare la
mostra
fotografica
“Alle porte
del mare” a
cura
dell’associazione
Obiettivi e
fare un selfie
con i
protagonisti
del porto di
Hackert.
Grande soddisfazione
per la nuova
collaborazione
con il
Castello di
Gallipoli è
stata espressa
da
Mauro
Felicori, direttore
generale della
Reggia di
Caserta dove sono
conservate le
tele di Hackert,
ospite dell'inaugurazione
con
lo
storico
dell’arte,
docente
universitario,
autore e
conduttore
televisivo Philippe
Daverio,
che ha molto
apprezzato la
mostra,
e Claudia
Nordhoff,
storica
dell’arte
tedesca,
collaboratrice
della Casa di
Goethe di
Roma, che ha
dedicato
numerosi studi
al pittore
tedesco
Hackert e ai
suoi
contemporanei.
Il viaggio di Jakob Philipp Hackert, da Manfredonia a Taranto, dura più di tre mesi. L'artista appronta il materiale occorrente per poter poi ritrarre, una volta rientrato a Napoli, tutti i porti delle tre estreme province orientali del Regno di Napoli: Capitanata, Terra di Bari e Terra d’Otranto. Al rientro dai sopralluoghi, il pittore inizia a riprodurre su tele di grande dimensione i porti di Taranto e di Brindisi nel 1789, prosegue con i porti di Gallipoli, Manfredonia, Barletta, Bisceglie e Santo Stefano di Monopoli nel 1790, esegue nel 1791 il porto di Trani e infine chiude la serie nel 1792 con il porto di Otranto. Jakob Phillip Hackert (1737-1807) nacque in Germania a Prenzlau. Viaggiò molto in Europa e raggiunse la fama con le sue tele di scorci pittoreschi. Lavorò per Caterina di Russia e in Italia soggiornò a lungo a Roma, Firenze e Napoli. Qui, Ferdinando IV gli commissionò dodici quadri raffiguranti i porti del Regno delle Due Sicilie. L'intera commissione delle Vedute dei Porti del Regno è riconducibile alla volontà del Re di Napoli di emulare quanto il Re di Francia Luigi XV aveva realizzato, affidandone l'esecuzione al pittore Claude-Joseph Vernet nel 1753, con la serie di Vedute dei Porti di Francia. Le opere furono create sulla scorta di schizzi disegnati da lui stesso, come suggeriscono le repliche di figure ricorrenti in più tele: una raccolta di 136 cartelle di disegni preparatori conservata presso lo Staatliche Museeum di Berlino.
La Sala Ennagonale che ospita le opere ha un diametro di 20 e un’altezza di 10 metri, con copertura a padiglione, inglobata nella torre grande posta nello spigolo sud-est della fortezza, interamente circondata dal mare. Sulle pareti, spesse 9 metri, si aprono le maestose bocche di fuoco. La torre grande è frutto di vari rimaneggiamenti dell’ingegno di Francesco di Giorgio Martini da Siena che cercò di adeguare la fortezza ai nuovi criteri imposti dal perfezionamento delle artiglierie senza demolire le preesistenze. È proprio in questa torre che giacciono le origini dell’arcaico sistema difensivo gallipolino, un mastio antichissimo di dimensioni minori e forma differente rispetto alle attuali.
"Porto animato" a cura di Openlabcompany è un laboratorio di progettazione fondato nel 1991 da Laura Colombo e Luca Ruzza dove con un team di progettisti, ingegneri e artisti si sviluppano idee di paesaggi futuri trasformandoli in realtà. Il Porto di Gallipoli dipinto da Hackert rivivrà grazie alle animazioni di Gioele Stella e al sound design di Laura Colombo e Bernardo Vercelli. Alle porte del mare è una mostra fotografica a cura dell’associazione Obiettivi che propone gli scatti di Chiara Papa, Marco Morelli, Fabio Ingrosso, Giovanni Raganato, Loredana Cocola De Matteis, Mino D’agostino, Paolo Laku, Pierluigi Luceri, Carmelo Roberto, Samuele Vincenti, Valentina Morello e Tiziana Miccoli.
Il viaggio di Jakob Philipp Hackert, da Manfredonia a Taranto, dura più di tre mesi. L'artista appronta il materiale occorrente per poter poi ritrarre, una volta rientrato a Napoli, tutti i porti delle tre estreme province orientali del Regno di Napoli: Capitanata, Terra di Bari e Terra d’Otranto. Al rientro dai sopralluoghi, il pittore inizia a riprodurre su tele di grande dimensione i porti di Taranto e di Brindisi nel 1789, prosegue con i porti di Gallipoli, Manfredonia, Barletta, Bisceglie e Santo Stefano di Monopoli nel 1790, esegue nel 1791 il porto di Trani e infine chiude la serie nel 1792 con il porto di Otranto. Jakob Phillip Hackert (1737-1807) nacque in Germania a Prenzlau. Viaggiò molto in Europa e raggiunse la fama con le sue tele di scorci pittoreschi. Lavorò per Caterina di Russia e in Italia soggiornò a lungo a Roma, Firenze e Napoli. Qui, Ferdinando IV gli commissionò dodici quadri raffiguranti i porti del Regno delle Due Sicilie. L'intera commissione delle Vedute dei Porti del Regno è riconducibile alla volontà del Re di Napoli di emulare quanto il Re di Francia Luigi XV aveva realizzato, affidandone l'esecuzione al pittore Claude-Joseph Vernet nel 1753, con la serie di Vedute dei Porti di Francia. Le opere furono create sulla scorta di schizzi disegnati da lui stesso, come suggeriscono le repliche di figure ricorrenti in più tele: una raccolta di 136 cartelle di disegni preparatori conservata presso lo Staatliche Museeum di Berlino.
La Sala Ennagonale che ospita le opere ha un diametro di 20 e un’altezza di 10 metri, con copertura a padiglione, inglobata nella torre grande posta nello spigolo sud-est della fortezza, interamente circondata dal mare. Sulle pareti, spesse 9 metri, si aprono le maestose bocche di fuoco. La torre grande è frutto di vari rimaneggiamenti dell’ingegno di Francesco di Giorgio Martini da Siena che cercò di adeguare la fortezza ai nuovi criteri imposti dal perfezionamento delle artiglierie senza demolire le preesistenze. È proprio in questa torre che giacciono le origini dell’arcaico sistema difensivo gallipolino, un mastio antichissimo di dimensioni minori e forma differente rispetto alle attuali.
"Porto animato" a cura di Openlabcompany è un laboratorio di progettazione fondato nel 1991 da Laura Colombo e Luca Ruzza dove con un team di progettisti, ingegneri e artisti si sviluppano idee di paesaggi futuri trasformandoli in realtà. Il Porto di Gallipoli dipinto da Hackert rivivrà grazie alle animazioni di Gioele Stella e al sound design di Laura Colombo e Bernardo Vercelli. Alle porte del mare è una mostra fotografica a cura dell’associazione Obiettivi che propone gli scatti di Chiara Papa, Marco Morelli, Fabio Ingrosso, Giovanni Raganato, Loredana Cocola De Matteis, Mino D’agostino, Paolo Laku, Pierluigi Luceri, Carmelo Roberto, Samuele Vincenti, Valentina Morello e Tiziana Miccoli.
Biglietto
Intero 7 euro
Ridotto 6 euro (studenti, professori, forze dell’ordine, gruppi di almeno 12 visitatori e convenzioni attive)
Ridotto 4 euro (6-14 anni, oltre 65 anni, scolaresche, diversamente abili e relativi accompagnatori, gruppi superiori a 20 unità, residenti)
Gratuito per minori fino a 5 anni, guide turistiche con patentino e con gruppo, disabili, giornalisti accreditati.
La biglietteria chiude mezz’ora prima della chiusura del Castello
Info e prenotazioni
0833262775 - info@castellogallipoli.it - www.castellogallipoli.it
Intero 7 euro
Ridotto 6 euro (studenti, professori, forze dell’ordine, gruppi di almeno 12 visitatori e convenzioni attive)
Ridotto 4 euro (6-14 anni, oltre 65 anni, scolaresche, diversamente abili e relativi accompagnatori, gruppi superiori a 20 unità, residenti)
Gratuito per minori fino a 5 anni, guide turistiche con patentino e con gruppo, disabili, giornalisti accreditati.
La biglietteria chiude mezz’ora prima della chiusura del Castello
Info e prenotazioni
0833262775 - info@castellogallipoli.it - www.castellogallipoli.it
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