I
giornalisti e i comunicatori della rete internazionale Borghi
d’Europa
in
occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale,hanno deciso
di
sviluppare in Friuli Venezia Giulia I Percorsi della Fede.
A
Cordovado e San Vito al Tagliamento sono state così scelte alcune
tappe
dell’itinerario artistico-religioso, che accompagnano il
pellegrinaggio
degli
operatori del mondo dell’informazione lungo le vie della fede.
La
storia del Santuario "Madonna di Rosa e Gesù Misericordioso"
e dell'Immagine della Madonna, ci porta nel lontano 1600, e
precisamente nel 1655, ed è legata alle vicende del fiume
Tagliamento che da sempre nei periodi di forte piovosità nella
catena alpina, ingrossa a valle le sue acque, diventando "rapace
e feroce, mutevole e travolgente".
Della
sua irruenza, ne sapevano qualcosa i diversi villaggi sparsi ai bordi
del suo alveo e ne sapeva qualcosa anche il nucleo abitativo di
"Rosa" che, più volte aggredita dalle violenti piene del
Tagliamento, nel giro di circa tre secoli dovette occupare ben
quattro diverse posizioni, come testimoniano le quattro chiesette
costruite negli anni dal 1648 al 1851.
Questa
irruenza del fiume è testimoniata anche dall'origine del nome di
questo antico borgo "ROSA" che quasi certamente deriva dal
participio passato "erosa", corrosa dal Tagliamento quindi.
La
storia del Santuario si lega ad un riquadro di ciottoli di fiume, sul
quale era affrescata una dolce Madonna con il Bambino in braccio e
che si trovava sotto il portico di una casa nel borgo di Rosa.
Il 2
febbraio 1655 la Vergine apparve alla piccola figlia del
proprietario, Mariute, chiedendole di essere trasportare in una
Chiesa posta su una strada frequentata.
Fu
così che l'immagine sacra venne portata, sopra ad un carro, fino
alla Chiesetta di San Nicolò, fuori San Vito, che diventò il primo
Santuario di Rosa e che venne completamente modificato a metà '800
con le linee che ancora oggi si possono ammirare.
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