orino, 21 giugno 2018 – Mostre, concerti e cultura: questa la ricca offerta della prima stagione estiva delle OGR di Torino, guidate dal Presidente Fulvio Gianaria, dal Direttore Generale Massimo Lapucci e dal Direttore Artistico Nicola Ricciardi.
Si parte domani, venerdì 22 giugno, con “OGR is more: l’estate si snoda qui”, una giornata a porte aperte in cui vivere le OGR a 360°: apertura alle 7.00 del mattino, momento in cui i cancelli di Corso Castelfidardo 22 si aprono al pubblico e da Snodo inizia il servizio della colazione, e chiusura alle 2.00 del mattino successivo. Dalle 19.00 la serata sarà accompagnata dal live dei Materianera, invitati a intrattenere il pubblico con un dj-set.
Durante le 19 ore di apertura si avvicenderanno mostre, appuntamenti, incontri e visite guidate alla scoperta della programmazione artistica, a partire dall’opening della videoinstallazione Reverse angle di Davide Ferrario,
che mostra un punto di vista originale sull’Altro. Ferrario ha
commissionato ad alcuni migranti della comunità di Pecetto Torinese (TO)
una serie di riprese effettuate con lo smartphone, rendendoli veri e
propri autori.
Il
video finale, montato su tre schermi, restituisce un imprevedibile e
surreale affresco della nostra “quotidianità”. Durante il pomeriggio, un
talk con l’artista approfondirà storia e contenuti dell’opera.
Venerdì 22 giugno sarà anche uno degli ultimi giorni per visitare la mostra Social facts, personale di Susan Hiller a cura di Barbara Casavecchia, che terminerà domenica 24 giugno. L’artista, una delle più influenti della sua generazione, è affascinata dal modo in cui la tecnologia determina la nostra percezione del mondo e da quanto Internet sia oggi un gigantesco archivio globale di racconti, storie e confessioni. Tra le diverse videoinstallazioni esposte spicca Illuminazioni (2018, 30 minuti), opera realizzata dall’artista inglese per le OGR: un susseguirsi di voci raccontano di esperienze misteriose e inspiegabili, in forma di incontri ravvicinati con fenomeni luminosi, accompagnate, sul grande schermo, da un flusso di immagini astratte nelle sfumature dell’azzurro turchese, un colore – cioè una lunghezza d’onda con la quale viaggia la luce – ai margini dello spettro del visibile.
Infine, Transnatural Shop sarà aperto straordinariamente fino alle 24 e Snodo sarà attivo tutto il giorno nei diversi spazi (bar, social table, bistrot, lounge, ristorante premium e dehors).
L’estate delle OGR prosegue il 12 luglio con l’inaugurazione della mostra Forgive me, distant wars, for bringing flowers home, la prima personale in un’istituzione italiana del trio di artisti Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian (di origine iraniana e residenti negli Emirati Arabi), a cura di Abaseh Mirvali. La mostra, che nasce come sviluppo del Premio OGR assegnato a Rokni Haerizadeh durante l’edizione 2017 di Artissima, offrirà l’occasione di avvicinarsi alla pratica artistica collaborativa e inclusiva dei tre artisti attraverso un importante allestimento site-specific.
Venerdì 13 luglio il grande jazz internazionale torna a risuonare nella suggestiva Sala Fucine con OGR Jazz Club: tre set con altrettanti protagonisti della musica d’autore, animeranno per una notte il palco delle ex officine. John De Leo Trio, Yamanaka Female Trio e Diego Borotti NU4tet si alterneranno in session dall’atmosfera vibrante, dando vita a una serata capace di coinvolgere gli appassionati del genere e attrarre il grande pubblico.
A partire da settembre, le OGR proporranno il meglio della musica africana contemporanea grazie alla rassegna Africa Now: tre concerti eccezionali con artisti di primo piano nel panorama musicale internazionale. Si parte sabato 22 settembre con Tony Allen & Jeff Mills, due giganti della musica afro, seguiti venerdì 5 ottobre da Amadou & Mariam, la coppia che fonde elementi di musica tradizionale maliana con il funky e il jazz, per concludere, venerdì 19 ottobre, Bombino, stella del desert blues, definito il nuovo Jimi Hendrix.
Si
chiude così una prima ideale riflessione su alcuni dei temi che
caratterizzano e scandiscono il nostro presente storico, quali la
circolazione dei popoli, il principio dell’accoglienza, la percezione
dell’Altro. Dalle visioni dei giovani migranti africani di Pecetto
Torinese alle sonorità che nascono nel Sahara per poi diventare globali –
passando dai miraggi degli esulti allegorici dei fratelli Haerizadeh e
di Hesam Rahmanian – le OGR si pongono come piattaforma per affrontare questioni di attualità politica e sociale su un piano propriamente culturale
– offrendo e ibridando punti di vista eterogenei nella forma, nella
prospettiva e nel linguaggio espressivo: dal cinema alla musica passando
per le arti visive. Le OGR mirano così a consolidare la propria
missione – reiterata anche nell’apertura prolungata e gratuita di domani – di porsi come luogo votato all’inclusività e allo scambio, un porto aperto all’idee e alle persone, dove la cultura prima ancora che un contenuto è uno stimolo, una sollecitazione del pensiero.
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