L’Associazione
culturale Verticale d’Arte, in collaborazione con il Comune di
Acquaviva Picena e con il Comune di San Benedetto del Tronto, presenta Cracking Art. Arte rigenerante
un progetto di arte pubblica per la Fortezza di Acquaviva Picena e il
Giardino “Nuttate de Lune” di San Benedetto del Tronto. La mostra
diffusa, del collettivo artistico Cracking Art, nata da un’idea
dell’Associazione culturale Verticale d’Arte, promossa e organizzata da
quest’ultima in collaborazione con i due comuni marchigiani, con la
curatela di Stefano Papetti, Elisa Mori e Giorgia Berardinelli è
patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali, dall’ENIT – Agenzia
Nazionale del Turismo, dalla Regione Marche e dalla Provincia di Ascoli
Piceno.
Un’invasione pacifica e colorata di animali fuori scala occuperà gli spazi della suggestiva Fortezza del Comune di Acquaviva Picena e uno stormo di rondini sosterà nel Giardino “Nuttate de Lune” a San Benedetto del Tronto, coinvolgendo lo spettatore, sia esso adulto o bambino, in una favola contemporanea dall’estetica pop che invita a riflettere su tematiche universali come la memoria, la natura e l’ambiente.
Il collettivo artistico Cracking Art si distingue per le sue grandi installazioni esclusivamente popolate da animali interamente prodotti con plastica rigenerata, da qui la loro poetica evocata nell’uso del termine crackinginteso come rottura, separazione tra il naturale e l’artificiale e passaggio, per certi versi drammatico, dall’organico al sintetico, che assume in questo caso una connotazione positiva nella scelta dei materiali riciclati e riciclabili a testimonianza dell’impegno sociale e ambientale di questo movimento artistico.
Cracking Art festeggia quest’anno un importante traguardo: i suoi primi 25 anni che ha deciso di celebrare con una nuova opera - l’elefante
- e una serie di installazioni che fanno leva sulla memoria e che
prenderanno il via proprio dalle Marche, ovvero da Acquaviva Picena e da
San Benedetto del Tronto.
Così due elefanti blu a grandezza naturale, che simboleggiano il ricordo, presidieranno la maestosa Fortezza medievale di Acquaviva Picena: uno appoggerà il capo, sede della sua prodigiosa memoria, sulla Torre della Fortezza per acquisirne le storie in una immaginaria trasmissione di pensiero e al contempo per tutelarne l’esistenza con il suo sostegno; il secondo invece, a disposizione del pubblico, sarà il custode delle storie di tutti i visitatori che andranno a creare una nuova memoria collettiva e che, attraverso i social, comporranno immagini e testimonianze di chi, appoggiando il capo su quello dell’elefante, vorrà trasmettere un messaggio di cambiamento e rigenerazione.
Così due elefanti blu a grandezza naturale, che simboleggiano il ricordo, presidieranno la maestosa Fortezza medievale di Acquaviva Picena: uno appoggerà il capo, sede della sua prodigiosa memoria, sulla Torre della Fortezza per acquisirne le storie in una immaginaria trasmissione di pensiero e al contempo per tutelarne l’esistenza con il suo sostegno; il secondo invece, a disposizione del pubblico, sarà il custode delle storie di tutti i visitatori che andranno a creare una nuova memoria collettiva e che, attraverso i social, comporranno immagini e testimonianze di chi, appoggiando il capo su quello dell’elefante, vorrà trasmettere un messaggio di cambiamento e rigenerazione.
Su tutta la cinta muraria invece un branco di Lupi placidi, i guardiani, presidiano simbolicamente la memoria collettiva, mentre nel cortile un esercito pacifico e multicolore di Suricati, l’animale sentinella per eccellenza, vigila sul pozzo da cui fuoriesce un grande zampillo d’acqua, per ricordarci che la siccità, il surriscaldamento della crosta terrestre e i cambiamenti climatici che ne conseguono sono i temi fondamentali da cui partire per ripensare il futuro. Infine nel Giardino “Nuttate de Lune”, a San Benedetto del Tronto, uno stormo di grandi rondini si riposa sull’area verde che sorge accanto la foce del fiume Albula per riappropriarsi di un nido che vuole essere collettivo e condiviso.
La mostra Cracking Art. Arte rigenerantesi colloca quindi nell’ambito di tutte quelle azioni volte ad attuare una rigenerazione totale del singolo e della collettività attraverso installazioni site specific nei luoghi più vari, da quelli più istituzionali deputati all’arte fino alle strade e alle piazze. Fin dagli esordi Cracking Art ha sempre sostenuto che l’arte rigenera l’arte e mira alla salvaguardia, non solo dell’ambiente, ma anche del ricco patrimonio storico artistico, che soprattutto in Italia permea ogni territorio e che in dialogo con le installazioni ambientali si arricchisce di significato e prende una nuova vita. Proprio per questo è stato scelto come main sponsor della mostra Fainplast, azienda leader nella produzione di compound, per sostenere ancora più fortemente i valori insiti nella poetica di Cracking Art: la plastica è un materiale nobile, al pari di marmo, bronzo, rame, e permette innumerevoli tipi di utilizzo, soprattutto derivanti dal riciclo e dalla rigenerazione. Le stesse opere di Cracking Art hanno un ciclo di vita molto lungo, ma in realtà non muoiono mai, perché la plastica utilizzata per realizzarle viene continuamente rigenerata e quindi ri-usata per comporre altre opere.
Memoria e futuro, da sempre e soprattutto in questo momento storico, sono le parole chiave che hanno accompagnato questi territori marchigiani che oggi con la mostra Cracking Art. Arte rigenerante possono ancora una volta reinterpretarsi e rinnovarsi, pur mantenendo salda la storia e le tradizioni affascinanti di questi luoghi.
Nessun commento:
Posta un commento