Debutta
il 15 giugno la nuova rassegna di cinema estiva, organizzata dal comune
di Revine Lago in collaborazione con Lago Film Fest. Cinque film,
cinque storie: un Veneto fatto di luoghi e sguardi peculiari come filo
rosso.
L'amore
per il cinema e quello per il territorio: Revine Lago non sa
rinunciarvi e a entrambi, quest'estate, ha deciso di dedicare un evento,
ideato dal comune di Revine e curato in collaborazione con Lago Film
Fest. Cinema e territorio collidono e si intrecciano in Rassegna d'Estate: i venerdì sera alla scoperta di Revine Lago,
cineforum estivo itinerante che dal 15 giugno al 13 luglio illuminerà
angoli e frazioni di Revine con cinque proiezioni all'aperto di
altrettanti film veneti recenti.
Un volo di ricognizione sui migliori talenti visivi della regione, sulle sue storie e sui suoi personaggi: si parte il 15/06 con Finché c'è prosecco c'è speranza di Antonio Padovan, brillante detective story con Giuseppe Battiston, tra sughero e bollicine, che proprio a Revine Lago fu in parte girata nel 2016; con un tocco di realtà aumentata artigianale, la proiezione avrà luogo nella stessa Piazza San Matteo che compare nel film.
Dalla commedia si passa quindi a una storia vera: il 22 giugno, nell'area verde di Santa Maria, è il turno di Barbiana '65 – La lezione di Don Milani
di Alessandro G.A. D'Alessandro, documento esclusivo sul rivoluzionario
sacerdote e attivista e sulla sua leggendaria scuola sperimentale;
nell'occasione, l'attore trevigiano Mirko Artuso leggerà la celebre
Lettera a una professoressa, scritta a Barbiana dallo stesso Don Milani e
dai suoi studenti.
Il 29 giugno insistiamo con i documentari: Ritratti in Malga di Michele Trentini si arrampica sulle Prealpi Trevigiane e scende con un ritratto dei piccoli malgari sopravvissuti e dei loro prodotti, “contro l'omologazione del gusto e l'abbandono dei pascoli montani”; sempre con un tocco di continuità, gli spettatori si godranno la proiezione nella location suggestiva del Pian de le Femene.
Il 6 luglio, nella frazione di Sottocroda, tocca invece al film drammatico La pelle dell'orso di Marco Segato, candidato al David di Donatello 2017 come miglior regista esordiente: storia di un padre, un figlio e una caccia all'orso come scommessa e prova di coraggio, affidata all'interpretazione del Marco Paolini di Vajont.
Rassegna d'Estate si conclude il 13 luglio al Parco Archeologico Didattico del Livelet: chiude le danze Resina
di Renzo Carbonera, ispirato alla storia vera del Coro Polifonico
maschile di Ruda e di un piccolo mondo antico chiamato a confrontarsi
con i primi segni visibili del cambiamento climatico, e con la caparbietà di una giovane violoncellista (la veneziana Maria Roveran).
«Abbiamo voluto animare il paese, offrendo la possibilità di fruire di alcune proposte cinematografiche e consentendo ai partecipanti di conoscere gli autori, che dopo il film saranno a disposizione del pubblico. Il tutto nella splendida cornice dei nostri borghi storici e del nostro verde», così il sindaco Michela Coan. «Vogliamo che Revine Lago diventi un luogo dove si fa e si propone cultura. Invito i cittadini, ma anche chiunque desideri scoprire questo paese».
Revine Lago si conferma insomma luogo d'esperienze e possibilità, di reinvenzione e conservazione.
Buona visione a tutti!
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