giovedì 28 agosto 2025

Festival del Paesaggio di Anacapri - IX edizione a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio presenta Travelogue. Paesaggi con rovine Alessio de Girolamo, Katarina Löfström, Masbedo, Angelo Mosca, Luca Pancrazzi e Sislej Xhafa

 




RUINA. Ricercare un'identità nell'antico e nell'attuale.

Clarissa Baldassarri, Morena Cannizzaro, Maria Cavinato,

Carmela De Falco, Irene Macalli

 

 

7 settembre — 3 novembre 2025

INAUGURAZIONE: sabato 6 settembre 2025, ore 18.30

 

 

Villa San Michele e centro storico

Anacapri (Napoli)

 

www.festivaldelpaesaggio.com

https://www.ilrosaio.it

 

 

 

Anacapri, 20 agosto 2025. Dal 7 settembre al 3 novembre 2025 torna a Villa San Michele e nel centro storico di Anacapri il Festival del Paesaggio di Anacapri con una nuova edizione curata da Arianna Rosica e Gianluca Riccio.

 

La nona edizione del Festival rielabora il tema del Viaggio in Italia, riflettendo in particolare sul valore culturale e iconografico delle rovine. La mostra Travelogue. Paesaggi con rovine si pone come un viaggio, un Grand Tour contemporaneo, alla scoperta degli echi del passato nella ricerca artistica contemporanea e delle relazioni inedite tra arte e paesaggio.

Attraverso le opere e installazioni site-specific di Alessio de Girolamo, Katarina Löfström, Masbedo, Angelo Mosca, Luca Pancrazzi e Sislej Xhafa le ruine assumono nuovi significati e forme, allontanandosi dal richiamo a un’estetica del passato, e presentandosi, invece, come tracce vive di un paesaggio storico, artistico, sociale e personale.

 

Nel percorso espositivo Alessio de Girolamo (1980) presenta un’installazione sonora che fonde memoria musicale e linguaggio digitale, creando un ponte tra passato e presente attraverso la costruzione di un paesaggio sonoro vivo e intimo che restituisce il respiro di una Capri notturna, personale e astratta.

 

Katarina Löfström (1970) porta nel parco della Villa l’opera Open Source (4:3), una grande parete composta da migliaia di paillettes che reagiscono al vento e alla luce. L’opera riflette il paesaggio circostante, producendo un’immagine frastagliata e in continua mutazione: uno schermo vivo, cangiante, su cui si proiettano cielo, mare e tempo.

 

Angelo Mosca (1961), con l’installazione Reperti, propone una serie di dipinti che indagano la relazione tra rovina e ritrovamento, tra ciò che è stato e ciò che può ancora nascere dall’arte come atto di scavo e di visione.

 

MASBEDO, il duo di registi e filmmaker formato da Nicolò Massazza (1973) e Iacopo Bedogni (1970), presenta al Festival l’opera video Resto. Il progetto prende il nome dalla barca usata per trasportare un grande schermo a prua, sul quale viene proiettata una sonata andante di Gianandrea Fioroni. La performance si svolge nel Mare di Sicilia, tra le acque di Aci Trezza, luogo evocato da Giovanni Verga nel romanzo La casa del melograno. L'opera esplora la relazione tra uomo e paesaggio, mettendo in dialogo memoria storica e attualità, e invita il pubblico a riflettere sul senso di appartenenza, sul viaggio e sull'impatto ambientale.

 

Luca Pancrazzi (1961) riflette sulla pratica artistica come processo relazionale e sul valore poetico dello scarto. A Villa San Michele Pancrazzi ha scelto di esporre i suoi paesaggi minuti che fanno appello a una memoria profonda, ad un mito, ad un archetipo poetico. Questi reperti quotidiani diventano la base per comporre piccoli paesaggi astratti in terracotta, veri e propri orizzonti segnati dalle sagome di archeologie dell’ordinario. 

 

Infine, l’installazione di Sislej Xhafa (1970), un arco sormontato dalla scritta al neon “Paradiso” e un semplice tavolino con sedie in plastica, gioca sulla tensione tra immaginario turistico e realtà quotidiana. Con ironia tagliente, l’artista riflette sul desiderio di felicità e sulla sua banalizzazione. Xhafa firma anche due interventi pubblici del Festival allestiti nel centro storico: The Flag Project – III edizione, un’azione simbolica sul concetto di identità attraverso l'installazione di bandiere d'artista e Manifesto, un progetto visivo diffuso dedicato alle affissioni pubbliche della città.

 

La rassegna RUINA. Ricercare un'identità nell'antico e nell'attuale, realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura e di SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea in collaborazione con Villa San Michele, presenta le opere di cinque giovani artiste italiane under 35 – Clarissa Baldassarri, Morena Cannizzaro, Maria Cavinato, Carmela De Falco, Irene Macalli – che, attraverso differenti linguaggi, dalla scultura all'installazione ambientale, dalla fotografia analogica all'uso dell'immagine digitale, inquadrano il tema delle rovine come presenze attive, come veri e propri oggetti che, a partire dalla loro dimensione archeologica, appaiono in grado di recuperare tradizioni e relazioni, storie e immagini in via di scomparsa.

 

In un discorso in bilico tra l'antico e l'attuale, i lavori delle cinque giovani artiste negli spazi di Villa San Michele, affrontano uno spettro di temi che vanno dalla fragilità della memoria pubblica e personale, al rapporto tra storia intima e storia collettiva, tra creazione artistica e dimensione sociale; dall'inesorabile frammentarietà di un ordine culturale e storico alla spinta a rintracciare in tale paesaggio punteggiato da rovine l’origine per un nuovo alfabeto visivo.

 

Carmela De Falco (1994), con le sculture della serie "dentro, fuori" del 2024, affronta la rovina come perdita di una memoria, personale e collettiva, dovuta alla scomparsa di rituali quotidiani della tradizione del sud Italia. Le sue sculture - calchi di zerbini domestici realizzati con zucchero e caffè evocano la progressiva dissoluzione del senso comunitario del vivere e dell'abitare.

 

Le opere di Clarissa Baldassarri (1994) dal titolo "Dove sei?" eQuando piombò il silenzio e il tempo sembrò essersi fermato”, (2021) riflettono sui concetti di mobilità e immobilità, protezione e fragilità, che le rovine di ieri e di oggi evocano; sculture in polistirolo e blocchi di carta che attraverso la leggerezza del materiale e il contrasto con la solidità dei frammenti rappresentati e con il tempo inciso sulla loro superficie, sollevano nello spettatore dubbi sulla relazione tra passato e presente, e sul rapporto tra oggetto protetto e oggetto da proteggere, tra durata e quotidianità.

 

Irene Macalli (1999) presenta due opere scultoree - "Identità" (2021) e la scultura “The journey of hope” (2021) - in cui il tema della rovina emerge nella sua dimensione di stratigrafia di memorie, private e sociali, e nel riferimento costante all'universo domestico come luogo ambivalente, in bilico tra sopravvivenza e dissolvenza.

 

Maria Cavinato (1996) e Morena Cannizzaro (1997), rispettivamente con le serie fotografiche "Aurea interrotta" (2024) e "Nigredo" (2025), inquadrano il tema della rovina come ferita che si apre nel paesaggio, culturale e personale, contemporaneo, riconoscendo proprio nella frattura e nell’usura del tempo che attraversa un ordine storico o naturale, archeologico e oggettuale, lo spazio per configurare nuove strategie poetiche e nuove identità linguistiche.

 

 

Nell’ambito della IX edizione del Festival del Paesaggio di Anacapri, in programma dal 7 settembre all’8 novembre 2025 prende vita la prima edizione del Premio Jumeirah Capri Palace, un riconoscimento istituito dal prestigioso hotel Jumeirah Capri Palace in collaborazione con il Festival stesso. La cerimonia di consegna si terrà il 6 settembre 2025 a Villa San Michele, con l’obiettivo di valorizzare due tra gli artisti coinvolti nei principali progetti espositivi del Festival 2025. Gli artisti selezionati vedranno le loro opere entrare a far parte della collezione permanente dell’hotel e saranno accolti al Jumeirah Capri Palace, oltre a ricevere un contributo economico a sostegno della loro attività creativa.

 

Una giuria d’eccezione decreterà i due vincitori della prima edizione, composta da autorevoli figure del mondo dell’arte e della cultura: Cristiana Perrella (Presidente), Direttrice del Macro, Museo d’arte contemporanea Roma; Aldo Cazzullo, Giornalista e Vicedirettore del Corriere della Sera; Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / Museo MADRE, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli, Brunella Trimarco, Presidente della Fondazione Tridama, Napoli, Ermanno Zanini, Vicepresidente Jumeirah Group e General Manager del Jumeirah Capri Palace.

 

 

TRAVELOGUE. Paesaggi con rovine.  

7 settembre — 3 novembre 2025

a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio

Alessio de Girolamo, Katarina Löfström, Masbedo, Angelo Mosca, Luca Pancrazzi, Sislej Xhafa

 

 

RUINA. Ricerca un’identità nell’antico e nell’attuale. 

7 settembre — 8 novembre 2025

da un’idea di Giulia Imparato. A cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio

Clarissa Baldassarri, Morena Cannizzaro, Maria Cavinato, Carmela De Falco, e Irene Macalli

 

Sede principale

Villa San Michele, Viale Axel Munthe 34 Anacapri (Capri), Napoli

Altre sedi

Piazza Vittoria, Piazza San Michele, Via Trieste e Trento, Capolinea Autobus A.t.c.

info@festivaldelpaesaggio.com / press@festivaldelpaesaggio.com /


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