Aosta, 16 maggio 2024_È il momento di circondarsi di fiori, essenze botaniche e piante rigogliose: il Castello di Aymavilles e il suo parco settecentesco, circondati da vigneti, aprono le porte agli appassionati per offrire un’esplosione di colori e profumi. Torna, per la seconda edizione, il Marchéaux Fleurs, nel weekend del 15 e 16 giugno: l’occasione per lasciarsi avvolgere dalle fioriture e andare alla ricerca di idee per colorare il proprio giardino, coltivare l’orto o anche progettare il balcone perfetto.
La mostra mercato, organizzata in collaborazione con Asproflor, l’Associazione produttori floro-vivaisti, è una vetrina per i più importanti fioristi e vivaisti regionali e nazionali. La tenuta diventa un grande giardino dove vivere esperienze e perdersi tra mille sfumature di rosso, arancio, giallo, blu e rosa.
Al centro della manifestazione troviamo un castello tra i più particolari della Valle d’Aosta, soprattutto per la sua forma, che abbina severe torri medievali e gusto barocco. La mostra mercato diventa la scusa perfetta per approfittare di visite accompagnate (dalle ore 10 alle 19), alla scoperta della dimora e del suo parco. Specialmente domenica 16 quando, alle 11, alle 15 e alle 16.30, le visite saranno animate da eleganti dame e aristocratici del gruppo storico Nobiltà Sabauda di Rivoli, che propone anche varie animazioni itineranti in costume per ricreare le atmosfere di fine Ottocento. (Le visite sono a pagamento e richiedono la prenotazione sul sito Midaticket.it).
Inoltre, al Marché aux Fleurs è abbinato un interessante programma di eventi collaterali gratuiti: laboratori, percorsi e incontri con professionisti. Sono due gli appuntamenti per gli appassionati: innanzitutto si approfondisce la coltivazione in ambienti montani, prendendo a modello l’esperienza della Valle di Susa, che in estate si trasforma in una grande distesa viola. Ne parlano sabato 15 alle ore 11, Marco Gramaglia, vivaista a Collegno e profondo conoscitore della coltivazione della lavanda in quota, e Marco Sollier, titolare dell’omonima azienda agricola, che con la lavanda spontanea certificata ha ridato vita ad alcune borgate.
Il secondo appuntamento è con Giovanni Barberi Squarotti: domenica 16 alle ore 11, il docente di letteratura italiana all’Università di Torino unisce storia dell’arte, letteratura e botanica, nello spirito dei savants dei secoli scorsi. Un viaggio nella conoscenza che di tappa in tappa si sofferma sulla fortuna letteraria e artistica dei mitici giardini di Venere, immortalati dai versi di poeti come Lucrezio e Poliziano, fino alla recente interpretazione botanica della Primavera di Botticelli, che ha portato a individuare nel dipinto ben 40 diverse specie di piante.
Nelle due giornate i bambini possono, invece, prendere parte ai laboratori con un percorso sensoriale, dove si entra a contatto con la terra, sperimentando attraverso tatto, vista e olfatto il linguaggio dei fiori e imparando a conoscere gli ecosistemi che ci circondano.
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