| Un viaggio emozionante alla scoperta del Tagliamento, da percorrere idealmente in tutta la sua lunghezza, dalla sorgente alla foce. È possibile visitando la mostra multimediale “Tiliment. Il Fiume si racconta”, promossa dal CeVI-Centro di Volontariato Internazionale e dall’Ecomuseo delle Acque e allestita nelle sale di Palazzo Frisacco, in via Del Din 7 a Tolmezzo. Autore è il fotografo Eugenio Novajra, oltre trent’anni di carriera alle spalle con all’attivo numerosi premi e riconoscimenti, che per documentare il Tagliamento ha scelto una narrazione fotografica e video dal taglio naturalistico e antropologico, utilizzando la ripresa aerea: con la visione a volo di uccello ha descritto per il meglio gli infiniti “volti” del corso d’acqua, segnato da cascate, confluenze, rami intrecciati, scarpate, meandri ma pure opere di presa, derivazioni, arginature… Insomma, un fiume che non è un ecosistema unico bensì una successione di ecosistemi, presentati in un allestimento che assume una straordinaria valenza divulgativa. |
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Per coloro che hanno già visitato la mostra in una delle precedenti esposizioni ad Artegna, Pordenone, Trieste, Tricesimo, Codroipo, Ronchis e Gemona, ci sono novità importanti che non escludono affatto una seconda volta. In primo luogo sono state inserite delle foto inedite, sempre di grande impatto e suggestione, ed è pure disponibile la nuova edizione del catalogo, rivisto e aggiornato con i testi di Angelo Floramo e Furio Finocchiaro (la prima edizione è esaurita da tempo). Inoltre, oltre alle foto e ai video di Novajra, sono in visione le realizzazioni degli studenti dell’ISIS “Fermo Solari” e in prima assoluta il video a 360° che, indossando gli appositi visori, trasporta il visitatore in un viaggio immersivo lungo tutto il fiume. La mostra resterà aperta fino al 15 dicembre, da mercoledì a lunedì (escluso il martedì) dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30, domenica dalle 14 alle 18.30. |
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«Il fiume si trova dovunque e in ogni istante, alle sorgenti e alla foce, alla cascata, al traghetto, alle rapide, nel mare, in montagna, dovunque in ogni istante, e per lui non vi è che presente, neanche l’ombra del passato, neanche l’ombra dell’avvenire» (Hermann Hesse, “Siddharta”). |
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