venerdì 20 dicembre 2024

I suggerimenti di Maximilian Riedel per degustare al meglio i grandi rossi delle Langhe e della Valpolicella.

 




Manca poco all’inizio dell’anno nuovo, e come sempre gennaio e febbraio inaugurano le Anteprime del vino italiano, a partire da due delle più note e apprezzate regioni vitivinicole del Belpaese a livello globale: le Langhe e la Valpolicella.

 

Vitigno principe di questo areale è il Nebbiolo, varietà verso cui Riedel, coadiuvato dallo storico partner Gaja, ha sempre rivolto grande interesse ed attenzione al fine di creare il calice perfetto ad esaltarne le straordinarie peculiarità. Il Nebbiolo, come sempre, sarà celebrato il 27 e il 28 gennaio durante la nona edizione di Grandi Langhe, l'atteso evento torinese che ogni anno inaugura le Anteprime del vino italiano e che mette in scena un’ampia gamma di vini di spicco del Piemonte, garanzia di qualità ed eccellenza, prodotti in uno dei territori enologicamente più ricchi d’Italia nonché Patrimonio culturale Unesco dal 2014.

 

I calici Riedel sono strumenti di precisione che portano con sé tutta l’esperienza nel glassware specifico delle ultime tre generazioni dell’azienda familiare – oggi guidata dall’undicesima, Maximilian Riedel, Presidente e CEO di Riedel Crystal – e tutta la conoscenza delle caratteristiche delle diverse varietà di vino e di distillati, attraverso sfide pionieristiche condotte con successo negli ultimi 70 anni. Che si tratti di Barolo, di Barbaresco o di Nebbiolo d’Alba, una sola è la forma in grado di valorizzare al meglio le tipologie derivate da questo vitigno, caratterizzate da profumi intensi e complessi, bella struttura, elevata acidità e tannino equilibrato, di norma mai aggressivo, a garantire longevità ed eleganza.

 

“Il nostro calice nebbiolo della linea Veloce, prodotta a macchina ma con una fattura che rasenta la più raffinata artigianalità, è il vascello ideale” sostiene Maximilian, e continua “da grande appassionato di Barolo e Barbaresco sono fermamente convinto della funzionalità di questo bicchiere che, grazie alla parte più ampia del bevante, offre a queste tipologie lo spazio necessario a sviluppare i loro aromi, catturandone ogni sfumatura del carattere. Non ha rivali. Lo stile produttivo cambia, ma non il DNA del vitigno, che resta unico ed immutabile”.


Ma il Nebbiolo non è l’unico protagonista di inizio anno. Infatti, per coloro che apprezzano maggiormente i grandi rossi del Nordest italiano, ecco che a inizio febbraio si celebra sua maestà l’Amarone con le anteprime del nuovo millesimo del grande rosso scaligero che tornano in scena ad Amarone Opera Prima, appuntamento imperdibile per stampa specializzata ed operatori organizzato dal Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella.

 

Il bicchiere giusto? Forse un giorno avremo anche il calice dedicato esclusivamente alla tipologia, ma per il momento Riedel suggerisce come strumento ideale il calice Hermitage o, ancora, il calice Syrah (Vecchio Mondo) di Riedel Veritas, la linea oggi best seller che ha dato il via alla produzione a macchina dei calici ultra leggeri specifici per vitigno: elegante e senza tempo, questa collezione è realizzata grazie ad una speciale tecnologia sviluppata per Riedel confermando così la leadership dell’azienda austriaca nel settore dei bicchieri di cristallo per consumatori e professionisti. Questa forma, in particolare, è capace di esaltare ai massimi livelli le tipiche note speziate e di frutta sotto spirito dell’Amarone, fino ai più complessi terziari di cacao, cuoio, tabacco e liquirizia, e di accompagnare l’ampiezza e la morbidezza del sorso, sostenuto dai suoi importanti tannini.

 

 

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È possibile trovare maggiori informazioni sulla gamma di prodotti Riedel, dai calici ai decanter, sul sito www.riedel.com

 

 





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