Territorio interessato alla produzione
I comuni della Pedemontana della Marca trevigiana.
La storia
L’allevamento del maiale si inserisce nell’alveo
di una antica e diffusa tradizione contadina. Il suino era
estremamente apprezzato perché nulla di questo animale veniva
gettato e qualsiasi sua parte dell’animale trovava utilizzo in
qualche particolare preparazione.
Le soprèsse, così come musetti, salami e altri insaccati, venivano confezionati presso le famiglie agricole del trevigiano dall’esperto del luogo.
Le soprèsse, così come musetti, salami e altri insaccati, venivano confezionati presso le famiglie agricole del trevigiano dall’esperto del luogo.
Descrizione del prodotto
Il cotechino della pedemontana viene ricavato
utilizzando per il 75% circa carni suine grasse (tagli di cotenna per
il del 40-50%, tagli di gola per circa il 10-20 e spolpo testa dal 15
al 20 %) e per il restante 25 %, carni suine magre (tagli di spalla).
Le carni vanno macinate con stampo a fori da 6 mm. Il prodotto ha
forma cilindrica con diametro variante dagli 6 ai 10 cm, con
lunghezza tra i 15 e 20 cm. Il peso del prodotto finito è attorno i
400-500 g. Dopo la cottura mostra un colorito rosso scuro con la
caratteristica irregolare marezzatura bianca dovuta alla componente
di grasso che avvolge la parte proteica; presenta profumo
caratteristico, gusto saporito e leggermente piccante. La tipicità
di questo prodotto è data dall’uso delle droghe di tradizione
locale.
Processo di produzione
Per ottenere il cotechino della pedemontana si
utilizzano esclusivamente carni suine provenienti da animali nati e
allevati in aziende zootecniche della provincia di Treviso che
appartengono a razze tradizionali. I suini sono allevati in strutture
ben coibentate e areate o allo stato brado e semibrado. Vengono
alimentati senza l’utilizzo di farine di carne e di alimenti di
origine animale non lattea, bensì mediante alimenti sotto forma
liquida e di pastone con l’aggiunta di acqua e siero di latte. Le
parti di carne selezionate per i cotechini sono quelle più dure: la
carne nervosa, le orecchie e il muso. Si provvede, quindi, a macinare
il tutto, con l’aggiunta dell’eventuale lardo secondo la
necessità. Quindi vengono ben pestate e macinate più volte.
L’impasto viene insaporito al 2,4-2,8 % con sale (marino) e
aromatizzato con pepe spezzato o con la dosa (che contiene aromi di
vari tipi tra cui cannella e chiodo di garofano). Dopo una accurato
mescolamento, l’impasto viene insaccato a macchina in budello
naturale e legato a mano. La fase di asciugatura necessita di un paio
di giorni a temperatura di circa 12° C. L’ideale per la
maturazione è una settimana, dopo di che è consigliabile il
consumo.
Reperibilita’
Da dicembre e fino all’inizio della primavera sono
reperibili presso ristoranti, agriturismi e macellerie in tutto il
territorio della pedemontana trevigiana.
Usi
I cotechini, per essere mangiati, devono essere
cotti e per questo possono essere consumati senza dover aspettare
lunghi periodi di maturazione. Tradizionalmente il cotechino si
accompagna con cren (grattugiato), o radicchio cotto.
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