venerdì 15 gennaio 2016

Borgo Malanotte


Le origini

Il nome del borgo deriva da quello di un'antica famiglia di mercanti di lana originari di Caldès, in Val di Sole (Trentino): i "Malanotti", o "Malenotti". Verso la metà del Seicento un ramo della famiglia si trasferisce a Venezia e, nel 1670, acquista i primi terreni e case a Tezze di Piave. Negli anni successivi vi viene iniziata la costruzione della Villa del Borgo, utilizzando e ampliando i fabbricati preesistenti con a fianco le abitazioni dei coloni, le stalle e i granai, posti lungo la strada su tre schiere o file parallele. Nel 1695 il Borgo è oramai ultimato, come testimonia una lapide posta sulla Chiesetta.
Prima dell'arrivo dei Malanotte è documentata la presenza di un antico nucleo abitativo risalente al XV secolo, formato da un gruppo di fabbricati, con un muro di cinta e una Torre di guardia e difesa. Questa Torre, ben evidente anche in una mappa del 1605, fa ipotizzare una più lontana origine quale luogo fortificato posto sulla via che conduceva al Guado di Lovadina, noto attraversamento del Piave risalente a tempi molto remoti, frequentato fin dal Medioevo da Mercanti, Uomini d'arme, Cavalieri e Pellegrini.
Durante i duecento anni di presenza dei Malanotte nel Borgo abitavano circa 250 persone, distribuite in una trentina di famiglie formate da coloni e da artigiani, costituendo una unità agricola e produttiva autonoma con fabbri, falegnami, carrettieri e carpentieri; il Borgo disponeva anche di una Filanda e di una Cantina per la produzione del vino, affermandosi oltre i confini locali.
I Malanotte si estinsero alla fine del 1800 e le loro proprietà vennero acquisite dalla famiglia Zacchi che ne rimase in possesso fino al 1977 quando la villa passò per eredità all'attuale proprietario Dr. Rossi De Rubeis. Le abitazioni del Borgo vennero invece cedute ad alcuni vecchi coloni che scelsero di rimanere.
Di fronte all'antico Borgo è tuttora possibile vedere, percorrendo "via Colonna", un antico cippo marmoreo d'epoca romana. La bianca colonna che fa da sentinella al Borgo proviene da Oderzo ed è stata qui collocata da Pierantonio Malanotte nel 1776: alla sommità una statua acefala, probabilmente di un nobile ambasciatore romano, che reca in mano un rotolo con le sue credenziali.
Veduta del Borgo di notte

Il Borgo oggi

Fra gli altri elementi di spicco presenti nel Borgo ci sono: la Villa con le sue pertinenze, il capitello, la "tièda" stazione dei cavalli, gli affreschi, i portici e la trincea della Grande Guerra.
Il Borgo Malanotte, rimasto integro per oltre 300 anni, è iscritto fra i Centri Storici del Veneto ed è inserito nell'Atlante dei luoghi di interesse storico della Provincia di Treviso; il complesso del "Borgo Malanotte con villa Zacchi" è dichiarato "di interesse particolarmente importante", sottoposto con decreto alla tutela delle cose di interesse storico-artistico.
Ogni anno presso il Borgo si tengono diverse manifestazioni di vario genere: dagli eventi storico-culturali come "Cose dei Tempi Antichi" nei due primi fine settimana di Giugno al tradizionale Panevin la sera del 5 gennaio.

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