mercoledì 6 gennaio 2016

La ricetta dei calamari alla gricia : la cucina romana all'Osteria Municipio di Gaiarine


L'Origine del nome di questo tipo di pasta deriva dalla stretta somiglianza con calamari affettati
Ed è un formato di origine campana


Sul Web troverete centinaia di ricette diverse della Gricia. E' un piatto che rimane ottimo anche nelle sue innumerevoli varianti. Tuttavia è necessario chiarire un paio di punti. Spesso tra gli ingredienti principali viene annoverato il mitico pecorino romano. Questo è un errore piuttosto grossolano. Nella Gricia non va assolutamente usato il pecorino romano!! Questo è infatti troppo stagionato e quindi troppo saporito. Deve essere utilizzato un pecorino più morbido, meno stagionato, dal sapore più delicato. In genere gli addetti al bancone del fresco nei supermercati dovrebbero sapervi aiutare. L'ideale sarebbe il pecorino di Amatrice. Altro errore in cui spesso si incorre è quello di utilizzare come condimento l'olio di oliva. I vecchi pastori amatriciani non sapevano nemmeno cosa fosse l'olio di oliva, loro utilizzavano solo strutto di maiale come condimento dove far rosolare il guanciale.

Se proprio non volete utilizzare lo strutto allora sostituitelo con il burro fuso ma assolutamente non con l'olio di oliva. Infine per la cottura della pasta è necessario uscire un po' dagli schemi, non commettete l'errore di scolare la pasta al dente e mescolarla alla fine al condimento preparato. Così sono bravi tutti a preparare la Gricia!!
La pasta dopo una prima sbollentata deve ultimare la cottura dentro la crema di pecorino, incorporandone l'aroma ed il gusto. L'unico ingrediente da unire alla fine è il guanciale, aggiunto in ultimo proprio per conservarne intatta la croccantezza ottenuta in padella. Per il resto serve solo una grande passione e la voglia di sperimentarsi in una ricetta semplice ed allo stesso tempo meravigliosamene complessa.


I calamari del Pastificio Morelli


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