L'Origine del nome di questo tipo di pasta deriva dalla stretta somiglianza con calamari
affettati
Ed è un formato di origine campana
Sul Web troverete centinaia di ricette
diverse della Gricia. E' un piatto che rimane ottimo anche nelle sue
innumerevoli varianti. Tuttavia è necessario chiarire un paio di
punti. Spesso tra gli ingredienti principali viene annoverato il
mitico pecorino romano. Questo è un errore piuttosto grossolano.
Nella Gricia non va assolutamente usato il pecorino romano!! Questo è
infatti troppo stagionato e quindi troppo saporito. Deve essere
utilizzato un pecorino più morbido, meno stagionato, dal sapore più
delicato. In genere gli addetti al bancone del fresco nei
supermercati dovrebbero sapervi aiutare. L'ideale sarebbe il pecorino
di Amatrice. Altro errore in cui spesso si incorre è quello di
utilizzare come condimento l'olio di oliva. I vecchi pastori
amatriciani non sapevano nemmeno cosa fosse l'olio di oliva, loro
utilizzavano solo strutto di maiale come condimento dove far rosolare
il guanciale.
Se proprio non volete utilizzare lo
strutto allora sostituitelo con il burro fuso ma assolutamente non
con l'olio di oliva. Infine per la cottura della pasta è necessario
uscire un po' dagli schemi, non commettete l'errore di scolare la
pasta al dente e mescolarla alla fine al condimento preparato. Così
sono bravi tutti a preparare la Gricia!!
La pasta dopo una prima sbollentata
deve ultimare la cottura dentro la crema di pecorino, incorporandone
l'aroma ed il gusto. L'unico ingrediente da unire alla fine è il
guanciale, aggiunto in ultimo proprio per conservarne intatta la
croccantezza ottenuta in padella. Per il resto serve solo una grande
passione e la voglia di sperimentarsi in una ricetta semplice ed allo
stesso tempo meravigliosamene complessa.
I calamari del Pastificio Morelli
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